Capitolo 1

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Mi svegliai di soprassalto sentendomi chiamare. Non avrei potuto immaginare risveglio peggiore. La mia migliore amica era in piedi davanti al mio letto che mi guardava furiosa, ed io potevo soltanto immaginare l'inferno che da lì a poco si sarebbe scatenato.
"Hai il colloquio più importante della tua vita e tu sei ancora a letto?" Disse Lorelay la mia migliore amica.
Sgrano gli occhi e mi alzo di scatto dal letto corro in bagno mi faccio una doccia veloce e corro in camera per decidere cosa mettermi. Opto per un jeans, una maglietta grigia e ci abbino le mie adorate converse; afferro il portafogli, il cellulare e le sigarette e metto tutto all'interno di una borsa nera; afferro una sciarpa leggera e la indosso, qui a Londra fa sempre freschetto .

 Opto per un jeans, una maglietta grigia e ci abbino le mie adorate converse; afferro il portafogli, il cellulare e le sigarette e metto tutto all'interno di una borsa nera; afferro una sciarpa leggera e la indosso, qui a Londra fa sempre freschetto

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Corro in cucina mi preparo un caffè veloce e mentre lo sto bevendo Lorelay mi raggiunge.
"Dai che ti accompagno così eviti di arrivare più in ritardo di quanto già non lo sei."
"Rory non c'è bisogno, posso prendere la metro, il mio colloquio è tra un'ora posso farcela."
"Sophie quando ti deciderai a metterti in testa che devi guidare? Non puoi continuare così. Avresti la tua indipendenza con un'auto tutta tua."
"Non iniziamo per favore." Dico sbuffando.
Lorelay lascia perdere, sa che cambio difficilmente idea e sa anche che più mi si impone una cosa più evito di farla. La patente ce l'ho, ma ho un blocco a guidare, è più forte di me.
La mia migliore amica afferra le chiavi e con uno sguardo che non ammette repliche mi dice di andare.
Raggiungiamo velocemente l'Ibis hotel e saluto la mia amica.
Mi affretto ad aggiungere la hall dell'hotel.
"Come posso aiutarla?" Mi domanda la receptionist.
"Sono qui per un colloquio con lo chef Fortis, sono la signorina Martini." Le sorrido e lei digitando un numero al telefono mi dice di attendere ai divanetti.
Mentre sono intenta a guardare se qualcuno mi abbia cercato sento dei passi avvicinarsi.
Alzo lo sguardo e i miei occhi caramello si perdono nell'infinità di un verde smeraldo.
Sulle sue labbra si forma un sorriso sghembo che mi fa perdere un battito del cuore.
"Vuole restare lì imbambolata o iniziamo il colloquio?" Dice con un sorriso malizioso.
"Ehm.. si.. piacere, sono Sophia Martini.."
"Questo già lo sapevo." Mi ferma lui. "Ho letto il suo curriculum e non so il perché ma il mio sesto senso dice di assumerla signorina Martini." Continua squadrandomi dalla testa ai piedi.
"E come mai il suo sesto senso le dice questo signor Fortis?"
"Questo non le interessa signorina Martini. L'aspetto domani mattina alle nove in punto. Non tollero neanche un solo minuto di ritardo. Arrivederci signorina Martini."
E mi lascia così senza neanche il tempo di salutarlo.
Esco infuriata dell'hotel e mi dirigo verso la metro. Raggiungo la casa della mia amica.
Entro come una furia, ormai sono le due passate quindi decido di prepararmi qualcosa da mangiare. Mentre cuoce la pasta vado nel mio armadio e prendo la mia divisa, la stiro e l'appendo dietro la porta.
Vado in cucina assaggio la pasta e la scolo, la condisco con dei pomodori e mi siedo al bancone della cucina. Mentre sto per prendere il primo boccone sento il mio cellulare squillare; rispondo senza guardare.
"Pronto."
"Tesoro come stai?
"Ciao mamma." Rispondo alzando gli occhi al cielo.
"Tesoro volevo informarti che questo sabato saremo a Londra per il ballo di fine estate. Ci sarai vero?"
"Mamma non lo so. Ho trovato lavoro e non posso già chiedere un permesso."
"Oh Sophie congratulazioni. Quando avevi intenzione di dirmelo. Dai raccontami, quando hai iniziato? Com'è la paga? Avrai le ferie a natale?"
Alzo gli occhi al cielo. Quando fa così non la sopporto proprio.
"Mamma comincio domani. Ora devo andare, ci sentiamo."
Riattacco senza darle il tempo di rispondere. Mi maledico mentalmente e mi impongo a guardare sempre chi mi chiama prima di rispondere. Non faccio neanche in tempo a posare il telefono che lo sento suonare di nuovo.
"Mamma ti ho già detto che sono impegnata."
"Non sono sua mamma signorina Martini. Sono il signor Fortis." Rimango interdetta, non riesco a spiccicare parola; fino a quando non sento ridere dall'altra parte del cellulare. Mi riprendo e rispondo balbettando.
"Mi.. mi scusi si-signor Fortis. Pensavo fosse mia madre. Come posso aiutarla?"
"Non si preoccupi signorina, volevo solo informarla che domani mattina dovrò andare in una villa per un catering e volevo che lei venisse con me."
"C-certo signor Fortis." Mi ha lasciata senza parole.
"A che ora dovremmo andare?"
"La passo a prendere per le otto e trenta a casa sua. Mi raccomando puntuale."
E riattacca senza che io possa dire qualcosa.
Ormai mi è passata la fame, prendo il piatto e lo ripongo in frigo per stasera. Vado in camera e senza rendermene conto mi addormento.

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Spazio autrice.
Salve volevo solo dirvi che è la mia prima storia, accetto qualsiasi tipo di consiglio. Quindi commentate così capisco cosa sbaglio.

Un bacio a tutti.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25, 2019 ⏰

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