CAPITOLO 8

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Okay. Avevo capito. Mi amava.

Quel bacio sembrava infinito.

Passavano i secondi...

Cercavo di staccarmi, ma lui mi tratteneva. Passavano altri secondi...

Fummo interrotti da delle voci:

-okay, volete stare così tutto il giorno oppure vi staccate?-

Era Leo.

-no perchè potete continure se non fosse che mi sta venendo il voltastomaco a guardarvi.-

-hai qualche problema?- disse Nico.

-si, ho un problema. Con te-

E sguainarono le spade

-ragazzi-mi intromisi-basta-.

Ma non ci pensavano neanche a smettere. Non sapevo cosa gli prendeva a tutti e due... No, non ci arrivavo. E continuavano a guardarsi in cagnesco. Ogni secondo, pronti per attaccare.

Mentre stavano per correre uno contro l'altro, mi misi in mezzo. E per poco che non rimanevo affettata.

Ma quel gesto li fece abbassare le spade.

Mentre rifoderavano le spade, chiesi:

-mache cavolo vi è preso ragaz...-

Neanche il tempo di finire la frase che Leo mi prese per il polso, e mi tiró verso di lui e ci avviammo verso la casa 11: la casa di Ermes.

Eroi dell'olimpo: la figlia di AresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora