Lettera in bottiglia

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Tante volte in questo anno abbiamo citato il libro "Oceano Mare" di Alessandro Baricco. Ricordo quando lo lessi per la prima volta: non ne capii nulla, ricordo che per me era un linguaggio ancora troppo lontano e forse troppo profondo per l'esperienza che avevo sulle spalle. Non era un peso abbastanza pesante quello che tenevo sulla schiena, quindi diciamo che il suo valore non riuscii a percepirlo a pieno. Oggi vorrei riportarti qui alcune frasi, commentandole con te.
"Un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte", ecco qui c'è un grosso pensiero che ci lega, o almeno, che mi riguarda in prima persona. Io che scappo, io che corro, io che sfuggo... ma che non faccio un passo senza Te e senza il mio amore che continuo ancora oggi a custodire come un cristallo trovato in fondo alla barriera corallina.
"Si baciavano di sguardi quei due", beh, questa si commenta da sola. Noi che ci siamo sempre amate, sempre desiderate nonostante il tentativo di tenere taciuto tutto questo. Un giorno mi dicesti che con gli occhi avevamo fatto l'amore un sacco di volte... ed è vero, era la pura verità.
Senza tante etichette, senza tanti nomignoli, senza tante promesse, ...eravamo Noi e la nostra purezza, eravamo l'Amore.
"Non ti ho amato per noia, per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità." Questa citazione ci tengo invece ad ampliarla a seconda anche del mio pensiero. Io ti ho amata, presumibilmente da subito e non poteva esser falso come sentimento, poiché era inaspettato ed incomprensibile. Se non capisci un qualcosa non puoi buttarci menzogne sopra, perché poi non sapresti più distinguere dove finisce la realtà e dove inizia la fantasia. Non potevo negare quel che non sapevo di provare. Era vero.
Tu sei Mare, un profondo e abissale Mare.
Perché sei Mare? Perché tu sei il mio Mare e sei quello in cui vorrei farmi cullare dopo che la mia vita cesserà di continuare?
"Il mare. Il mare incanta,il mare uccide,commuove,spaventa,fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste,divora navi, regala ricchezze,non dà risposte,é saggio,é dolce,é potente,é imprevedibile. Ma sopratutto:il mare chiama. Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, é te che vuole. Puoi anche fare finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti. Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che saranno, sempre in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita. Instancabilmente, li sentirai chiamare. Succede in questo purgatorio di sabbia. Succederebbe in qualsiasi paradiso, e in qualsiasi inferno. Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare,che ti chiamerà."
Il Mare sei te con i tuoi movimenti spesso grossolani, tu che riesci a portare con te macigni senza vederli neanche tali.
Tu che mi lasci nuotare in te facendo attenzione a non farmi mai annegare.
Sei una sensazione bella, come quella che provi sulla pelle quando in piena estate vuoi tuffarti prendendo la rincorsa ma poi scegli di bagnarti i piedi poco alla volta. Entri e dici "porca miseria, è gelata", "beh, sembrava più fredda", "mi sto abituando, ora è piacevole" e poi... "basta, io mi butto!" Ecco. Tu sei il mio "ora io mi butto". Vada come vada, purché con te. "Comunque vada con te", perché mi piaci sempre e costantemente.
"Sapete, è geniale questa cosa che i giorni finiscono. E' un sistema geniale. I giorni e poi le notti. E di nuovo i giorni. Sembra scontato, ma c'è del genio. E là dove la natura decide di collocare i propri limiti, esplode lo spettacolo.
I tramonti." Non c'è niente da aggiungere, ma voglio dirti ancora una piccola cosa: dove finisco io, dove la mia Luce inizia il suo declivio naturale vedo sorgere il tuo Tramonto dal principio senza farmi mai desistere.

Auguri anche oggi, mio Mare.

Per sempre Tua,

Luce.

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