ACT XII

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dopo questo capitolo probabilmente mi odierete, ricordatevi che io vi amo!

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dopo questo capitolo probabilmente mi odierete, ricordatevi che io vi amo!

Quella giornata le cose tra me e Taehyung avevano preso una piega perfetta, talmente bella che pareva essere surreale, ma allo stesso tempo mi confortavo, dicendomi che con tutto quello che avevo passato, finalmente la vita aveva deciso di darmi ciò che mi meritavo: una vita felice.
E Taehyung mi rendeva dannatamente felice.

Passammo il resto della giornata in spiaggia, a giocare, nuotare e prendere il sole sdraiati sulle nostre sedie a sdraio, tenendoci per mano, regalandoci coccole e baci.
Era strano come nel giro di ventiquattro ore quel discorso avesse sbloccato le cose tra noi due, forse la signora seduta accanto a me in aereo aveva ragione a dire che qualcosa stava bloccando Taehyung, ma stava bloccando anche me, ed ora eravamo entrambi liberi, pronti a mostrare il nostro affetto l'uno per l'altra.

Si erano fatte le sei di sera, quando io e il ragazzo decidemmo di rientrare nella nostra suite per fare una doccia e sciacquare via dai nostri corpi abbrustoliti la sabbia e la salsedine.

Taehyung mi lasciò andare in bagno per prima, a godermi il fresco getto della doccia che calmava il bruciore sulla mia schiena.
Non ci misi troppo tempo a lavarmi, perché non volevo lasciare Taehyung ad aspettare troppo a lungo: sapevo quanto era fastidiosa la sensazione del sale appiccicare sulla pelle, facendola tirare.

Indossai uno degli accappatoi in dotazione dell'hotel ed afferrai la maniglia della porta scorrevole, bloccandomi quando sentii la voce profonda di Taehyung.
"Sì, Jungkook, è così bella e solare, ogni volta che sto con lei è un'esplosione di emozioni, capisci? Voglio renderla felice, dopo tutto quello che ha passato...", mi strinsi nel morbido tessuto dell'accappatoio, sorridendo come un'ebete a quelle parole.

Ci fu un momento di pausa, probabilmente riempito dalle parole di quel Jungkook all'altro capo del telefono, che ovviamente non riuscii a sentire.
"Certo che mi piace, ormai me ne sono innamorato, per poco non gliel'ho detto, oggi.", ridacchiò Taehyung e fu in quel momento che sentii le ginocchia farsi molli, mentre nella mia testa immaginavo una dichiarazione romantica ed una vita perfetta con lui e i nostri bambini.
Sono un'inguaribile romanticona, non posso farci nulla!

Quando Taehyung salutò l'amico, uscii dal bagno, mordendomi lievemente il labbro inferiore in un tentativo piuttosto inutile di mascherare la mia gioia.
"Sbaglio o stavi parlando con qualcuno? Mi è sembrato di sentire la tua voce..." chiesi, con finto disinteresse, mentre dentro morivo dalla voglia di scoprire se mi avrebbe detto la verità, magari dicendomi in faccia quello che aveva appena detto all'amico.
Mi baciò dolcemente una guancia, annuendo. "Mi ha chiamato Jungkook, il mio migliore amico, voleva sapere come stavo...", aspettai qualche secondo, speranzosa, ma il ragazzo davanti a me non aggiunse nulla, e io annuii.

"Vai a farti la doccia, alga-man, altrimenti la prossima volta che ti bacio potrei trovare dei pezzettini di alghe nella tua bocca.", ridacchiai, guadagnandomi un piccolo broncio da parte di Taehyung, che con un'espressione offesa, si dirigeva verso il bagno.

Aprii la valigia, rovistando al suo interno alla ricerca del vestito che cercavo, e sorrisi soddisfatta quando tra le mie mani tenevo un vestito in cotone rosa antico, leggero, pratico, ma allo stesso tempo con un po' di eleganza.
Mi allacciai ai piedi i sandali a zeppa che portavo sempre con me durante l'estate e raggiunsi lo specchio verticale addossato ad una parete per poter asciugare i miei capelli.

Nel giro di un'ora ci trovammo di nuovo a camminare sulla spiaggia, mano nella mano, godendoci la quiete e cercando un posto adatto per stendere il telo da mare che Taehyung portava con se ed allestire il nostro picnic.
Mangiare in spiaggia era rilassante, con i piedi nella sabbia ancora tiepida e lo sguardo ipnotizzato dal dolce cullare delle onde.
Io e Taehyung intenti a conversare sugli argomenti più disparati, non annoiandoci mai.

"Non mi sono mai rilassata così tanto, è un posto paradisiaco...", sorrisi, aiutando il ragazzo a sistemare i rimasugli della nostra cena nel cestino che le ragazze della hall ci avevano gentilmente prestato, saputo che saremmo andati in spiaggia per passare del tempo da soli.
"Hai ragione, e poi ci sono io a renderlo paradisiaco...", ridacchiò lui, baciandomi la guancia e facendomi roteare gli occhi davanti a tutto quell'orgoglio.

"Sai attento, Narciso."
"Ehi, io non sono come Narciso! Io non ti disdegno, anzi...", arrossii lievemente, mordendomi il labbro inferiore.
"E chi ti dice che io ti amo?", lo provocai, vedendolo farsi sempre più vicino a me.
"Me lo dice il tuo corpo, non sei tanto brava a nascondere i tuoi sentimenti, sai?", mormorò, il suo viso ad un soffio dal mio, il suo naso si strusciava dolcemente sul mio.
Le mie labbra erano schiuse in una piccola "o", che poi si trasformò in un piccolo ghigno malizioso.

"Beh, nemmeno tu sei molto bravo a nasconderli, soprattutto quando parli al telefono con i tuoi amici, signor 'certo che mi piace, ormai me ne sono innamorato, per poco oggi non gliel'ho detto'..."
Le pupille di Taehyung si dilatarono per la sorpresa, mi guardava sperduto, come un bambino colto con le mani all'interno della biscottiera e la bocca ancora sporca di briciole.

Non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere. Il ragazzo mi guardò con un piccolo broncio. "Volevo renderlo più speciale, dichiararti i miei sentimenti...", borbottò, gonfiando una guancia.
"Beh, se vuoi possiamo ancora renderlo speciale...", sussurrai, accarezzandogli una guancia.

Taehyung parve capire quello che intendevo, o almeno così sembrava.
Si chinò verso di me e le nostre labbra trovarono posto le une sulle altre, in un bacio delicato e carico di sentimenti.
Portai le mani sotto la maglia in cotone che indossava, tracciando linee immaginarie sul suo addome, non aveva addominali eccezionali ma adoravo la sua pancia.
Presi con forza l'orlo della sua maglia, alzandola e sfilandogliela, gli occhi di Taehyung avevano un'altra luce, erano carichi di desiderio, eppure non era il desiderio morboso che vedevo negli occhi dei miei aguzzini, era desiderio di amore.

"Sei sicura di volerlo fare...?", mi chiese, leccandosi il labbro inferiore e scrutandomi, in attesa di una risposta.
Annuii sicura, tirandolo nuovamente a me per un bacio bisognoso e bagnato, le sue mani vagavano su ogni centimetro del mio corpo.

"Andiamo a farci il bagno nudi!", sentimmo gridare in un inglese da prima media da un turista ubriaco, ci furono grida di assenso e dei corpi nudi come vermi ci passarono davanti in corsa, gettandosi nelle acque tiepide dell'Oceano Indiano.
Taehyung coprì prontamente i miei occhi con una mano, borbottando un "altrimenti dovresti usare l'acqua santa come collirio."

Ridacchiai lievemente, nonostante come Taehyung fossi un po' seccata per essere stata interrotta da quei maleducati ubriachi.
Gli inglesi in vacanza erano dei veri porci.
"Credo che ci toccherà rimandare quello che stavamo facendo ad un momento più opportuno", mormorò il ragazzo, liberandomi la visuale dalla sua mano e posando un bacio a stampo sulle mie labbra. Sperai che quel momento opportuno si sarebbe presentato presto.

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