La monotonia risuona nelle quattro mura in cui vivo. Non solo oggi, ma tutti i giorni. Spesso la noia mi pervade e rimango lì, sul letto a fissare il soffitto e poi i pensieri incombono nella testa: belli, brutti, tutti quelli che capitano, senza freni. La notte, poi, quando riesco a prendere sonno, mi si fiondano solo incubi, probabilmente per via del ritmo quotidiano a cui sono abituato. Comunque, al momento sono un mantenuto, ebbene sì, ho ventiquattro anni e vivo con mia madre; d'altronde non vedo nulla di strano perché ci sono persone più grandi di me che ancora sono a casa dei genitori , alla fine se stiamo bene in quel posto, perché cambiarlo?
Il vicinato mi conosce come "Hikikomori della zona", non mi vedono da quando avevo circa diciassette anni, credo che nemmeno mi riconoscerebbero se mi vedessero, sono cambiato assai. Non prendi più cura di me stesso, non sento l'esigenza di sprecare acqua o qualsiasi altra cosa per uno come me, un Inutile Essere Umano. Sembro il classico Hikikomori, ma non è così. Ogni persona ha un vissuto diverso, esperienze diverse e si rinchiude nelle quattro mura per altre ragioni. Non siamo uguali.Mi chiamo Korin, vivo in un piccolo paese dove tutti si conoscono, credo che se mi trovassi in un altro paese o città, dove esiste il lavoro, la libertà di essere e ciò che si vuole essere, io ora non starei così. Sono anni che non vedo una persona nuova, non ricordo nemmeno com'è fatto qui intorno se non ogni tanto dalla finestra, se quel grande albero di quercia c'è ancora, se le piante che papà piantò ci sono ancora, se quelle vecchie persone che conoscevo sono andate via da qui o hanno fatto famiglia o magari decedute, chissà.
La vecchia vita, dove riuscivo ad uscire ormai rimane solo come un ricordo, un sogno.

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Vita da Hikikomori (Bozza)
LosoweUn Hikikomori alle prese con la vita. Se vi piacciono le storie avvincenti questa fa per voi.