Part 3 Il primo

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Quando mi svegliai ero in infermeria, con un mal di testa assordante, ma quando mi ricordai perché ero lì, mi dimenticai subito di quel stupido mal di testa e mi alzai corsi subito verso la porta e camminando veloce verso Mare per chiederli dove era l'armadietto di quello stronzo e deficiente di Peter!

- Mare tu sai dov'è quello stupido armadietto di quel cazzo di Peter!?

- Emm... Credo che si vicino all'aula di arte. Perché?

- Quel brutto stronzo mi ha colpito con la palla da pallavolo in faccia e non per fare punto per formarmi questo cazzo di livido... E sai cosa succederà !!!

- Ehi Jess!

Riconobbi subito quella voce! Era di Peter... Quindi mi girai e li tirai uno schiaffo in piena faccia!

- Porca puttana! Cosa cazzo?! Anh...si scusa per prima ma...

Non li lasciai finire la frase.

- Perché cazzo l'hai fatto... Non ti avevo detto niente. Ma che cazzi di problema hai?

Non mi rispose anzi si avvicinò e fece una cosa in aspettata...mi bacio!

- Ciao dolcezza.

Ero a bocca aperta, ma... Boo non ci capisco niente... Mi girai e vidi Mare con la mia stessa espressione, ma anche con un sorriso stupido che mi fece ridere. Lei mi guardo strano e ci incamminammo verso la mensa ancora sbalordite per parlare.

In un certo senso ero felice, ma poi un pensiero mi rimbombo in testa... Io non posso avere un fidanzato, non potava toccarmi senza che io mi spaventassi, ma la cosa più importante e che non potava sapere quello che succedeva a casa dei miei zii, non mi cambiava se lui lo sapeva, ma comunque io non mi fidavo, ero chiusa in me stessa, ero il contro tutti e tutti contro di me, non potavano essere in due anzi non ce la facevo a permettere a qualcuno di soffrire come me. Io volevo proteggere tutte le persone più care per non farle sentir male quando io invece stavo così, non potevo resistere al sapere che qualcuno di loro soffriva così intensamente, mi avrebbe spezzato il cuore, una sola una cosa poteva farlo smettere era morire, non era come gli altri non poteva mai essere

curato, i sentimento era la cosa che mi faceva paura da sempre, fare soffrire, che loro provassero quel sentimento ingiusto il male... e nessuno meritava... Non volevo far soffrire nessun altro.

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