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08:51 a.m.

Il ragazzo dai capelli scuri era, come al suo solito, seduto in un posto all'angolo della caffetteria dell'università. Sul tavolo c'era il solito cappuccino, il solito libro, il solito quadernino.
Quest'ultimo oggetto era di una notevole importanza per Hoseok: lì aveva trascritto i suoi pensieri, le piccole lettere che forse, chi lo sa, potevano essere dedicate a qualcuno.
Non aveva mai fatto leggere niente di ciò che c'era scritto. E mai lo avrebbe fatto.

Ricordo ancora la prima volta
che ci siamo visti:
io seduto qui, nello stesso posto in cui
sto scrivendo questo, e tu, invece,
avevi chiesto un cappuccino
con del cacao di sopra.
Rimasi impalato a guardarti, e ti girasti
verso di me, cercando di capire
il motivo del mio sguardo.
E fu allora che ti sedesti davanti a me,
sorridendo, togliendo quell'aria
scontrosa che sembravi avere.

Il ragazzo sorrise mentre leggeva di nuovo le pagine del quadernino scritte precedentemente.

hold on · sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora