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Dovevamo solo vincere la finale contro la Nazionale Coreana e saremmo andati ai mondiali, anche se Axel è sempre più strano.
Isabelle= stai bene? Sei strana.
Emma=si, devo andare, ci vediamo dopo.
Avevo appena visto Axel rientrare, stavo per raggiungerlo quando qualcuno lo fece prima di me, era Mark. Andarono al campo al fiume.
Axel= mio padre vuole che vada a studiare medicina in Germania.
Quelle parole mi affondarono, perché non me l'aveva detto?
Mark era visibilmente arrabbiato, e conoscendolo anche determinato a far rimanere il suo migliore amico. Decisi di tornare alla sede, non volevo che nessuno dei due mi vedesse, volevo vedere se Axel avesse avuto il coraggio di dirmi le cose in faccia.
Xavier= sorellina, che hai?
Non mi ero neanche accorta di Xavier, con i capelli in disordine e i vestiti stropicciati, negli occhi gli si leggeva in nome, come sulle labbra, Isabelle.
Emma= niente, Xav. Piuttosto cerca di non mettere incinta Belle.
Xavier divenne più rosso dei propri capelli.
Xavier= b-beh i-io v-vado.
Mio fratello era caratterialmente l'opposto di Axel. Xavier poteva risultare stronzo o freddo, il solito ragazzo strafigo, ma non era così. Alla fine lasciava vincere i sentimenti, ed era anche molto sentimentale. Mentre Axel era il classico strafigo stronzo e freddo, aveva tutte le ragazze ai suoi piedi. Non riusciva neanche a mettere da parte l'orgoglio, le uniche volte che lo vidi piangere furono al risveglio di Julia e quando dovette abbandonare la squadra.
Celia= Emma!
Mi distolse dai miei pensieri.
Emma= Cel, che succede?
Celia= ero venuta a cercarti in camera ma non c'eri.
Emma= ero andata a fare una passeggiata, ecco.
Celia= hai visto Jude?
Emma= no, magari sta litigando l'ennesima volta con Caleb.
Celia= io li ucciso entramb...
La ragazza non riuscì a finire la frase che Scott le tirò un pallone addosso, lei iniziò subito ad inseguirlo. Una voce mi distolse dal guardarli. Era Axel.
Axel= possiamo parlare?
Emma= andiamo in camera tua.
Entrammo nella stanza. Era visibilmente angosciato, aveva paura di dirmelo, glielo leggevo negli occhi.
Axel= Emma, io...la Germania...il Giappone...
Aveva iniziato a borbottare parole a caso.
Emma= forma una frase di senso compiuto.
Axel sospirò, come per trovare la forza di sputarmi tutte le sue parole in faccia.
Axel= io... devo partire in Germania, per studiare medicina. Me l'ha imposto mio padre.
Gli tirai uno schiaffo. Mi guardò stranito.
Emma= perché l'hai detto prima a Mark e poi a me?!
Axel= lo sapevi...
Emma= vi ho visti oggi al campo al fiume! Perché non me l'hai detto!?
Axel= pensi che sia così facile!? Dirti che forse non ci potremmo mai più vedere mi fa morire dentro!
Sbottò acido. Gli tirai un altro schiaffo, ancora più forte del primo.
Emma= e questo è perché non difendi i tuoi sogni!
Uscì dalla sua stanza, era la prima volta che litigavamo così, e infondo i sensi di colpa mi stavano sbranando dentro.

•Just you and I• Axel Blaze💫🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora