Il dovere dei più grandi

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Madison si svegliò soddisfatta per essere riuscita finalmente a sconfiggere il demone Hicthyos, anche se non pensava che il prezzo da pagare sarebbe stato la vita dei suoi amati genitori. Si alzò ed entrò in bagno, si lavò la faccia, i denti, si truccò giusto un pò.. Poi scese per fare il caffè. Giù, già svegli da un pò, c'erano padre Ty e Joora che preparavano la colazione. L'attenzione di Madison si spostò completamente su padre Ty.. Non aveva mai visto cucinare delle uova in quel modo. 3 pentoline diverse con solo 2 mani a disposizione, uova che volavano da una parte all'altra per poi tornare nella pentola. Ormai ne era sicura, aveva conosciuto il vero Rambo. Girò lo sguardo per la stanza e vide la giovane Rebekha che fissava il cielo. Provò ad avvicinarsi ma Joora la bloccò.

Joora:"lasciala a se stessa Maddy.. Ha bisogno di stare sola..capiscila.. Non è facile superare quello che ha vissuto in questa settimana."

Madison:"non sono neanche sicura che abbia capito cosa realmente sia successo."

Joora:"se cosi fosse ora sarà dell'idea che tu abbia ucciso un uomo"

Madison guardò Joora com sguardo smorto..

Madison:"non ho ucciso un uomo.. Quello era Satana!!"

Joora:"no ti garantisco che Satana è molto peggio"

Madison:"c'è di peggio??"

Joora:"non sai cosa c'è in questo mondo. L' Hicthyos è molto pericoloso.. Ma per fortuna posso raccontare di esser sopravvissuto a scontri contro Satana, o Dracula, o con Bin Laden."

Madison:"Bin Laden era un mostro?"

Joora:"lo era anche Hitler. Molti cattivi della storia erano o sono mostri"

Madison con sguardo sorpreso fissò Joora e sorrise. Intanto padre Ty portò tutti e 6 i piatti con le uova e la pancetta. Petrov scende le scale.

Vladimir:"(parla russo) non dormivo così da tanto tempo"

Madison:"serviti pure,ti vanno bene uova e pancetta?"

Vladimir:"colazione americana..non esiste nulla di peggio per lo stomaco.. Mangerò qualcosa di russo se non vi dispiace" uscì dalle mutande una fiaschetta con vodka liscia.

Madison:"Già.. La nostra colazione è davvero omicida." sarcasticamente.. Tutti nella stanza risero tranne Rebekha.

Madison prese un piatto con la colazione e fece cenno come dire "vado" a Joora.

Madison:"il cielo di New Orleans è davvero bellissimo a prima mattina.. Mangia hai bisogno di forze.

Rebekha:"non ho fame"

Madison:"senti per quello che è successo ieri.."

Rebekha:"lo so era un demone ho capito. Ancora non ci credo che quella roba esista e abbia ucciso mamma e papà.. E ancor di più non riesco a credere che tu li combatta, sei sempre stata una fifona"

Madison:"lavorando come detective a LA fidati che la paura passa.. Credi ancora che sia colpa mia se mamma e papà.."

Rebekha:"no.. Non è colpa tua.. Anzi scusa ma ero sconvolta.. Arrabbiata.. Tu volevi fare del bene ma ci sono stati intoppi. O meglio così me l'ha spiegato Jessica."

Madison:"hai parlato con lei?"

Rebekha:"si.. Mi ha aiutata a pensare..ancora non è scesa la colazione si raffredderà.. Vado a chiamarla."

Rebekha si alzò di scatto e corse verso le scale. Madison la fermò gridando il suo nome"

Madison:"Bekka!!" la chiamò col nomignolo che le diede la madre, attirando la sua attenzione "Da oggi ci sarò sempre per te, staremo insieme,ci faremo forza d supereremo il lutto.. Ti proteggerò sempre"

Rebekha sorrise e tornò a salire le scale.. Madison era contenta di aver fatto pace con la sorella.. Adesso aveva la sua responsabilità.. è questo il dovere dei fratelli più grandi, esserci sempre nei momenti di difficoltà,ed ora Madison era pronta per fare la sorella maggiore.

La dolce faccia della morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora