Capitolo 3

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Draco si lasciò alle spalle il corpo svenuto e pietrificato di Potter.Una sensazione nuova e quindi del tutto sconosciuta si impossessò del suo corpo. Possibile che lui, Draco Malfoy, stesse iniziando a provare.. pentimento? No, sicuramente si trattava di altro. I suoi gesti in fondo erano giustificati dal fatto che doveva proteggere la sua famiglia... Non poteva esserne pentito.

Arrivarono all'interno della scuola, nella sala grande, dove il preside, Albus Silente, ogni anno teneva i suoi insensati e infinitamente lunghi discorsi. Draco li aveva quasi sempre ascoltati per educazione. Ma quest'anno non lo avrebbe fatto. Doveva farsi vedere il più distaccato possibile , e quindi si mise a giocherellare con un cucchiaio. Ad un certo punto, però, la sua attenzione venne catturata dall'entrata di due studenti..  Uno dei quali era Potter. "Come è possibile?" si chiese il ragazzo. "Come ha fatto a svegliarsi?". Riflettè che probabilmente lo aveva aiutato quella sua amichetta  che era con lui quando aveva fatto la sua entrata di scena. Draco si sentiva in un certo senso sollevato.. Ma perchè? Teoricamente aveva steso il suo nemico, nonchè il ragazzo più ficcanaso che avesse mai incontrato. Che ora era vivo e vegeto nella scuola, invece di trovarsi a Londra  a disperarsi. Quindi avrebbe dovuto essere furioso... Ma non lo era.

Fissò Harry quasi tutto il tempo. Si concentrò sui suoi occhi verdi, e sulla sua cicatrice rosso brillante, che fiammeggiava sotto la luce delle candele della sala grande. Quegli occhi, erano certamente una distrazione ben più grande di un semplice cucchiaio.

Il suono dei soliti applausi alla fine del discorso del preside, riportarono Draco alla realtà. Se voleva concentrarsi sul suo obiettivo, doveva smettere di fantasticare e di farsi distrarre così facilmente da Potter. "Potter è solo uno stupido ragazzino" si diceva. "Stupido e pericoloso. Devo stargli alla larga". Ma si ritrovò a fissarlo nuovamente. Qualcosa lo attraeva come una calamita verso quel volto, verso quei capelli scuri sempre così selvaggiamente disordinati.. Verso i suoi occhi che rilucevano come smeraldi al sole. Lo stava osservando ridere con la ragazza Weasley, e provò una fitta di gelosia. Vagamente, riusciva a sentire una voce che lo chiamava...

- Draco? Draco! Il cibo... Mangia qualcosa..- Era Pansy.. quella ragazza a volte riusciva ad essere davvero fastidiosa.

- Non ho fame. Scendo in camera.

Si avviò verso i sotterranei, dove si trovava la sala comune dei Serpeverde. Quando entrò passando per il ritratto che nascondeva la stanza, non si meravigliò di non trovare nessuno all'interno.. Erano tutti a cena. Fece qualche passo nella sala, per riflettere sugli ultimi avvenimenti. Si chiedeva ancora come mai Potter era così fortunato, e come ogni volta riusciva a cavarsela. Rivide nuovamente i suoi occhi, lo rivide scherzare con i suoi amici. Una fitta di dolore gli invase il corpo. Per un attimo, la sua attenzione venne catturata dalla finestra che si affacciava sul fondo del lago nero. Venne rapito dalla bellezza delle creature che vi nuotavano lal'interno, e che non aveva mai notato prima. Incantato da quello spettacolo meraviglioso, si concesse un pò di tempo per stare rilassato, perso nelle sue fantasie e lontano dalla triste realtà.

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