Ma io... credevo che... che tu mi amassi...

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[28.09.2018]

Sono in una stanza.
Non so bene dove.
È tutto chiuso.
Non ci sono finestre.
Ho paura.
Sento un fiato caldo sul collo ma non reisci a vedergli la faccia.
Sono legata.
Completamente.
Mani.
Piedi.
Busto.
Petto.
Fronte.
"Ma che... chi è? Chi sei!?" Lo sento ghignare.
Sul mio collo.
Provo ribrezzo verso di lui.
Non riesco a vederlo ma so che è un uomo.
Le mani di un uomo si riconoscono sempre.
"CHI SEI E COSA VUOI DA ME!?"
"Oh suvvia..."
Quella voce... n-non può essere...
"non ti agitare, BIMBA"
e alzò lo sguardo, fissandomi negli occhi con quello sguardo sadico che è sempre riuscito a farmi accaponare la pelle, ma che al contempo mi affascinava.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime. "I-io... credevo che... tu mi amassi...". Una risata maniacale uscì dalla sua bocca.
Stein... perchè mi fai questo... Mi fissò negli occhi ghignando. Si avvicinò al mio orecchio.
Sussurò come solo lui sa fare, facendomi venire la pelle d'oca.
"Welcome to Hell, my little sweetheart"

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