Palermo – 21 Marzo 2018
La pioggia cadeva incessante come un pianto liberatorio riversato dal cielo, scrosciava contro i tetti dei palazzi, scorreva tiepida negli occhi e nelle orecchie, mischiandosi a lacrime di gioia. Un alito di vento lo travolse e la pelle sotto la nuca gli divenne rigida come fosse di legno.
Il cuore di Giuda batteva all'impazzata, i muscoli gli tremavano a seguito della lunga corsa. Una fitta trapassò il suo stomaco e gli poggiò una mano sopra; sembrava che qualcuno gli avesse appena conficcato un pugnale. Ma non vi era uno squarcio né traccia di sangue. Uno strano calore gli ardeva al centro del petto ed emanava dozzine di spiri ardenti che si allungavano verso il collo, le braccia e il basso ventre; uno scudo contro il fastidioso tocco della pioggia, pensò, anche se non era importante. Tirò su col naso passando il dorso della mano sinistra sotto le narici umide e giunse una seconda fitta lancinante allo stomaco. Sorrise perché finalmente riconobbe quella remota sensazione: era amore; il suo doloroso quanto smisurato amore verso la donna più forte dell'universo.
Lux era distesa tra le braccia di Astaroth. I suoi piedi erano scalzi, come di cristallo, rigati di rosea umidità. La veste bianca, stretta alla vita da una graziosa fusciacca candida, aderiva interamente al suo corpo come una seconda pelle. Il tessuto era sottile, infradiciato, ed evidenziava le sue deliziose forme. Le sue labbra carnose del colore di un malinconico tramonto risaltavano su quel viso rotondetto costellato di lentiggini. I suoi boccoli intrisi d'acqua penzolavano verso terra, dondolando ad ogni spiro di vento. Il suo seno si gonfiava dolcemente ad ogni respiro.
Dio, quanto era bella!
Il cuore di Giuda vibrava per la gioia, l'eccitazione, la tensione, il dispiacere, il dolore. Attorno a lui ogni cosa era diventata nera, priva di forma, di consistenza. C'era solo lei; lei che aveva reso i suoi giorni vuoti pieni di speranza, lei che era emersa come la sua unica ragione di vita, di sacrificio, di forza contro poteri che lo avevano reso debole e vigliacco. Lei che aveva dato un senso al tempo, ai sogni, al coraggio e alla paura.
Dio solo sa da quanto tempo sperava di nuovo di poterla guardare, toccare, accarezzare, baciare.
Le sue gambe divennero sempre più molli e cadde in ginocchio, dentro una pozzanghera. Percepì una sensazione di fastidio, poi di freschezza. Stava bene, meravigliosamente bene. Tutto ciò di cui aveva bisogno era di nuovo lì, davanti ai suoi occhi. Sollevò lo sguardo per ringraziare l'artefice di quel momento, ovunque egli fosse; il cielo era grigio sopra Palermo, appena venato del rosso del tramonto. Un'ultima lacrima scese sulle sue gote infreddolite.
"Giuda!" esclamò Pietro. "Tutto..."
"Sì!" rispose Giuda, senza fargli terminare la frase. Poi si rialzò premendo le mani sull'asfalto bagnato e, lentamente, senza staccarle gli occhi di dosso per paura che il suo corpo potesse sparire, prese a camminare verso Lux. Sembrava stesse sognando. Era sicuro di sentire il cuore di lei pulsare, piano, delicato. La vita scorrerle dentro, pura, rinnovata.
Il passato era una scritta sbiadita sull'incresparsi cupo dell'oceano. Ancora un'altra onda e sarebbe stato cancellato per sempre.
Lo sciabordio di pozze d'acqua calpestate cessò. Astaroth, con grande gioia sul viso, fece scivolare il corpo di Lux tra le braccia di Giuda. Al contatto, l'apostolo rabbrividì di piacere, poi una vampata di calore gli infiammò le guance. La sua dolce amata schiuse con tenerezza le palpebre come richiamata da un lungo sonno, le labbra le si distesero in un sorriso e, dopo un breve istante, una lacrima scese dai suoi occhi brillanti. Lux gettò le sue braccia attorno al collo di Giuda e prese a singhiozzare, e lui la strinse forte. Rimasero in quella posizione a lungo...
"Non lascerò più che ci separino" disse Giuda dopo un po', dandole un bacio sulla guancia.
"Dimmi che è tutto finito" rispose Lux con voce flebile. Tremava, e Giuda non riuscì a capirne il motivo, se il freddo, il dolore o la gioia. Qualunque fosse, lui la strinse più forte.
"È tutto finito."
L'onda dell'oceano giunse sopra i due tumultuosa e spazzò via ogni filamento del passato. Era l'alba di un nuovo inizio.
YOU ARE READING
Ricordi di un mondo passato - L'essenza del Male
FantasyLa storia dei protagonisti di "Ricordi di un mondo passato" continua.