Una nuvola grigio scuro si accese come una lampadina nel cielo per un istante. Irregolari linee luminose squarciarono nubi più basse e pallide, poi un rumore forte e secco rimbombò per qualche secondo e la pioggia parve precipitare come un fiume privato del suo letto.
Achille era protetto dalla sua giacca di cerata gialla, lucida di acqua, il cappuccio stretto a coprire il collo e la testa. Gli sembrò come se una cascatella fosse franata sopra di lui, tuttavia non si destò dal suo stato di concentrazione a cui aveva dato anche un nome, esposizione.
Sono in esposizione, avrebbe detto, se qualcuno glielo avesse chiesto.
Di fatto, si trovava di fronte a un vicolo cieco insieme ai suoi genitori, Lux e Giuda, stretti in un abbraccio, la sorella Eva, Pietro e lo zio Astaroth. Attorno a lui i muri erano alti più di dieci metri e, oltre questi, i palazzi svettavano alti nel cielo perdendosi in una cortina di foschia grigia.
Nella realtà intangibile, invece, aveva spostato il suo corpo oltre quelle mura, a qualche chilometro di distanza, ritrovandosi nel bel mezzo di una sparatoria.
Quattro macchine celesti con una scritta bianca stampata lateralmente, "Polizia", avevano accerchiato un furgoncino nero lucido. Dietro le quattro vetture, otto uomini indossavano una divisa blu scuro e, chini sull'asfalto, impugnavano con entrambe le mani una pistola che sporgeva dal cofano e puntava il veicolo solitario.
"Venite fuori con le mani sopra la testa!" aveva gridato il più anziano degli otto.
Sul furgoncino vi erano tre uomini e una donna vestiti di nero. Senza farsi attendere, il più giovane, situato davanti al volante, scese dal mezzo con le mani incrociate sul petto.
"Sopra la testa!" urlò l'anziano. Dalla fessura laterale delle sue labbra uscì un ringhio rabbioso.
Il giovanotto sorrise sicuro di sé e non mosse un muscolo. Subito dopo, dallo sportello opposto, scese un uomo più grande di dieci anni circa. Assunse la stessa posa dell'altro ma con un'espressione dura come il marmo. A seguire i due sportelli posteriori furono spalancati, ma dall'interno non si manifestò nessuno.
"Abbiamo l'ordine di sparare!" sbraitò l'anziano. "Niente scherzi! La galera è sempre meglio della morte."
Da entrambe le portiere posteriori del furgone scivolò fuori un oggetto sferico, somigliante a un ananas senza foglie, che rotolò sull'asfalto fino ad accostarsi a una delle ruote delle macchine celesti. A distanza di qualche secondo, nell'aria volteggiarono altri due di quegli oggetti.
"Cazzo!" urlò uno degli uomini con la divisa. "A terra!" Le persone vestite allo stesso modo si gettarono sull'asfalto ruvido con le mani sopra la testa, chi in silenzio, chi imprecando, chi bestemmiando.
Rapidi come felini, i due adulti vestiti di nero rientrarono sul furgoncino, sbattendo gli sportelli. Quando anche quelli posteriori vennero chiusi, ci furono quattro esplosioni che incendiarono le macchine celesti e uccisero ogni uomo in divisa. Alte lingue di fuoco li avvolsero divorandoli tra grida disumane.
Achille sbatté le palpebre e rifletté su quanto aveva visto. Percepì una sensazione anomala. C'era qualcosa di sbagliato in quell'evento terminato e ormai archiviato secondo le leggi universali dell'equilibrio cosmico. Non era d'accordo; la sua sensibilità aveva decretato in quell'istante che l'episodio si sarebbe dovuto concludere in maniera opposta.
Ma non poteva riportare in vita i morti.
Dunque creò uno scudo di energia attorno a sé e fece esplodere il furgone con i vari passeggeri all'interno. L'autovettura schizzò in aria con uno scoppio scintillante e prese a volteggiare insieme alle fiamme che bruciavano i corpi dei malfattori. Il clacson echeggiò nel cielo impazzito. Schegge di vetro e detriti atterrarono sopra lo scudo ma non lo scalfirono minimamente. Poi giunse l'uomo più giovane a qualche metro di distanza, con un tonfo simile a quello che farebbe un sacco di cemento lanciato dal dodicesimo piano di un palazzo contro l'asfalto. Mulinelli di fumo salirono verso l'alto dai vestiti scuri.
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Ricordi di un mondo passato - L'essenza del Male
FantasiLa storia dei protagonisti di "Ricordi di un mondo passato" continua.