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Scusate l'assenza ma la scuola mi distrugge. Vi ho lasciato qui sopra la canzone che mi ha aiutato a scrivere questo capitolo. Il testo non c'entra nulla,ma il ritmo mi ha ispirato. Buona lettura <3

Finalmente suona la campanella che da inizio alla ricreazione

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Finalmente suona la campanella che da inizio alla ricreazione. Dopo 3 ore di matematica stavo uscendo fuori di testa.

Esco dalla classe,salutando cordialmente la professoressa che mi scambia un veloce sorriso,posando nuovamente gli occhi sul libro che ha tra le mani.

A pochi metri da me vedo una figura sventolare il braccio per farsi vedere,ma non riuscendo a mettere a fuoco,non capisco chi sia.

«Juniper!» Urla,facendo girare tutti i presenti.

È sadie.

Mi avvicino a lei,curvando le mie labbra in un sorriso.

«Ehi sadie» la saluto abbracciandola.

«Mi accompagni a prendere un frullato?» mi domanda,assumendo l'espressione di un povero cucciolo abbandonato,alla quale non so resistere.

«Va bene» le dico e mi prende a braccetto.

«Cosa ti piace fare nella tua vita?»

«Adoro leggere,talvolta anche scrivere qualcosa; adoro ascoltare la musica,mi salva la vita,ed è l'unica a non avermi mai abbandonato.»

«Gruppi o cantanti preferiti?» mi interrompe guardandomi.

«I the neighbourhood,li amo con tutta me stessa»

Sadie scaccia un urletto,facendomi spaventare.

«Da questo momento preparati a sopportarmi ogni giorno. Sei la mia sosia.»

Rido assieme a lei,che mi incita a continuare a parlare.

«Beh,poi ci sono gli Arctic monkeys e come cantanti preferiti posso farti la lista perché sono veramente tanti» le scappa una risatina,mentre ci troviamo davanti al camioncino dei frullati,nel giardino sul retro della scuola.

«Tu vuoi qualcosa?» mi domanda mentre guarda il cartellone esposto con i vari prezzi.

«Penso prenderò un cappuccino,sai,non riesco a vivere senza» ammetto

«Okay,perfetto» abbiamo solo due ragazzi davanti a noi,e non molti minuti restanti prima della fine della ricreazione.

«Vedi che comunque voglio sapere tutti i tuoi cantanti preferiti eh,devo capire se ne abbiamo qualcuno in comune. Sai,stando tanto tempo in disparte,trovare qualcuno disposto ad ascoltarmi mi elettrizza» dice un po' in imbarazzo,ma le rivolgo un dolce sorriso,mettendola a suo agio.

«Si da il caso che la sottoscritta sia molto felice di averla trovata,signorina sink» ridiamo assieme e arriva il nostro turno.

«Cosa prendete ragazze?» ci domanda Daniel,il ragazzo che si occupa di gestire il piccolo bar su un camioncino rosso.

«Per me un frappè alla fragola,per lei un cappuccino» inizia a prepararli,e tiro fuori dalla tasca le monetine che mi ero presa stamattina prima di uscire di casa.

«Ah,ah,cara mia juniper,pago io» sadie muove avanti e indietro il suo indice di fronte al mio viso,per simulare una negazione.

«Dai scema,pago io la mia parte e se vuoi anche la tua» Daniel ci porge le nostre bevande e tendo il braccio in avanti per pagare,ma sadie lo blocca,poggiando sulla piccola sporgenza del camioncino una banconota da 5.

Prende il mio cappuccino e il suo frappé soddisfatta,porgendomi il primo.

Salutiamo Daniel e torniamo dentro la scuola.

«Ti avevo detto che pagavo io!» piagnucolo

«Fai poche storie e goditi il tuo cappuccino,fra poco dobbiamo tornare in classe» mi avverte,prendendo un po' del suo frappé alla fragola.

«Pomeriggio sei libera?» chiede subito dopo.

«Penso di sì»

«Andiamo a fare un giro? Non esco con qualcuno,che non sia mia madre,da tantissimo tempo» ridacchia portando alle labbra la cannuccia verde.

«Certo,dammi il tuo numero così sono sicura di non dimenticarmene,sai,sono un po' sbadata» mi sorride scuotendo la testa e prendendo il telefono.

Mi detta il numero e memorizzo il suo contatto.

«Ti scrivo appena esco da scuola»

«Cerca di non dimenticarlo sbadata»

Veniamo interrotte dal frastornante suono della campanella che segna la fine della ricreazione,e quindi l'inizio di una noiosa lezione di fisica.

«A dopo juniper» mi abbraccia e corre in classe,facendo muovere i suoi lunghi capelli rossi a ritmo dei veloci passi.

Vado in classe,riprendendo a scarabocchiare il foglio.

𝐛𝐨𝐨𝐤 𝐛𝐨𝐲 // 𝐅𝐢𝐧𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝 IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora