Dopo essersi alzato e aver mangiato un paio di biscotti, montò la sua attrezzatura da lavoro: il computer, microfono, casse, e un'infinità di altri apparecchi. Li posizionò sulla scrivania vicino alla vetrata, nel salotto.
Il suo lavoro lo aiutava a non pensare, così decise di lavorare a qualche canzone. La musica gli scorreva nelle vene, lo ispirava, ed era grazie ad essa che non era crollato dopo la rottura con Jimin. Continuava, nel profondo del suo cuore, ad amarlo ancora un pochino, non era riuscito ad andare avanti.
Lui e Jimin erano stati fidanzati per sei lunghi anni. Erano diventati una coppia al liceo, quando Jungkook aveva diciassette anni e Jimin diciotto. Durante tutta la loro relazione non hanno mai avuto litigi seri, solo alcuni piccoli momenti di broncio, che venivano risolti in qualche ora nel letto. Proprio per questo fu una sorpresa per tutti sapere che la perfetta coppia si fosse lasciata. Non molti sapevano il vero motivo: Jungkook aveva fatto la proposta di matrimonio e la risposta di Jimin è stata scappare nella notte, lasciando solo una breve lettera di scuse sul comodino del minore.
Pensò che forse sarebbe dovuto uscire con qualcuno per distrarsi, magari fare un po' di sano sesso per non accontentarsi sempre della sua mano, che stava diventando della stessa forma di quella degli omini Lego.
Sospirò: era quasi depresso e sessualmente frustrato. Sapeva che molte altre persone avevano problemi decisamente più grandi dei suoi, con un po' do tempo sarebbe riuscito a risolvere tutto.
Troppo preso dai suoi stessi pensieri, non si accorse delle casse che sparavano musica a tutto volume e di qualcuno che bussava insistemente alla sua porta.
Se ne rese conto solo quando lo sconosciuto ebbe iniziato ad urlare. Spense immediatamente le casse si precipitò alla porta, inciampando su qualche cavo e rischiando di procurarsi alcuni lividi.
Senza nemmeno controllare chi fosse dallo spioncino (cosa assolutamente sbagliata), aprì la porta.
Si trovò davanti un ragazzo molto attraente dai capelli grigi. Suppose che fosse qualcuno del palazzo, così iniziò a scusarsi, facendo piccoli inchini e impicciandosi con le parole.
-No no no, aspetta, fermo. Non mi stavo lamentando del volume troppo alto. Semplicemente volevo sapere il nome della canzone che stavi ascoltando, e visto che sei appena arrivato, presentarmi- disse il ragazzo con voce profonda e melodiosa.
Jungkook non era certamente stupido, riconobbe immediatamente la sua voce.
Il ragazzo che gli stava di fronte, appoggiato allo stipite della porta, era il suo vicino rumoroso.

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Through the walls (Taekook)
FanficJungkook si trasferisce in un palazzo dai muri molto sottili e Taehyung è il suo vicino "rumoroso". !boyxboy! !taekook ff! !smut/fluff/angst!