~ Capitolo 12 - Abbi cura di me

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Giugno 2019

Era passato più di anno da quella 68esima edizione del festival di Sanremo e di cose, per Ermal e Fabrizio, ne erano cambiate parecchie.
Prima fra tutte, che quell'anno furono proprio loro a vincere quel tanto ambito leoncino. Da lì, per entrambi, cominciò un'inarrestabile ascesa.
Ermal aveva fatto un concerto sold-out al forum di Assago, che ripetè proprio nel giorno del suo compleanno, il 20 aprile, l'anno successivo (ovvero quello corrente). Aveva inoltre terminato un tour per i teatri con i Gnu Quartet, anch'esso tutto sold-out, e aveva pubblicato il suo primo album dal vivo, "Non abbiamo armi - il concerto".
Quell'anno fu, inoltre, considerato e riconosciuto col titolo di Miglior Artista 2018 e seguì da vicino la Benedizione Apostolica che Papa Francesco volle riservargli per il suo impegno nel sociale, intento a trasmettere valori di pace e solidarietà, oltre che di amicizia e fratellanza.
Insomma, quell'anno fu pieno e gratificante, proprio come mai si fosse aspettato.

Fabrizio, dal suo canto, si era dato altrettanto da fare. Aveva finalmente realizzato il suo sogno, facendo un concerto allo Stadio Olimpico, il 16 giugno, nella sua amata Roma, praticamente tutto sold-out. Aveva anche lui, come il suo "compare", registrato un nuovo singolo, "Ho bisogno di credere", pubblicato nel suo nuovo album "Figli di nessuno".
Sia lui che Ermal, avevano, peraltro, partecipato entrambi alla 69esima edizione del festival di Sanremo, nella serata dei duetti. Ermal accompagnò Simone Cristicchi nel suo brano "Abbi cura di me", pure poesia a dire dello stesso Fabrizio. Mentre Ultimo, con "I tuoi particolari", chiese proprio a Fabrizio di accompagnarlo in quella sua avventura, suo amico fraterno e suo fidato punto di riferimento, artistico e umano.

Insomma, per Ermal e Fabrizio, quello fu un anno pieno. Vissero insieme l'emozione della vittoria di Sanremo e condivisero l'ancor più emozionante "avventura" dell'Eurovision Song Contest, a Lisbona, che li vide raggiungere il 5° posto in classifica. Ma per loro, le cose belle non erano finite lì, perché ne accadde una ancora più importante di tutte: riscoprirono entrambi l'amore.

Dopo Sanremo e l'esperienza dell'Eurovision, capirono che il loro era qualcosa di più di un semplice rapporto di amicizia/fratellanza e che, in realtà, avevano bisogno di stare insieme per essere felici. E così, decisero di amarsi e di condividere tutto, appartamento compreso.

Ermal andò via da Milano, in fondo non l'aveva mai sentita come casa sua. Si trasferì a Roma, nella villetta di Fabrizio, che ormai era praticamente diventata la loro, e lì si che si sentiva davvero a casa.
Ma casa non era Roma o Bari, non era la villetta di Fabrizio né quella della sua famiglia.
"Casa", per Ermal, era semplicemente il buongiorno che si scambiavano ogni giorno lui e il suo "pescatore", era l'odore del caffè caldo la mattina e dei baci che Bizio gli lasciava sulle labbra; Casa erano le sue braccia forti e protettive, era il suo modo di scombinargli quei ricci che lui tanto si curava. Erano i suoi baci, le sue coccole e le sue carezze. Casa era il modo in cui facevano l'amore e poi, spesso, ancora nudi, abbracciati, si addormentavano e, allo stesso modo, si risvegliavano. Erano le loro risate ma anche i loro litigi. Era la sua ansia e l'ipocondria di Fabrizio. Casa per Ermal non era un posto in particolare, era semplicemente amore. Ed amore, per lui, portava solo un nome; quello del suo amato Bizio.

F: "Piccolè... Che fai, dormi?"

Mentre Ermal stava ripensando a tutto ciò che accadde ad entrambi in quell'anno, ecco che Fabrizio si buttò nel loro letto, stendendosi al suo fianco, cingendogli con un braccio la vita e poggiando la testa proprio nell'incavo della sua spalla.

E: "No... Stavo pensando."
F: "A cosa?"

Chiese Fabrizio, curioso.

E: "A come, nel giro di un anno, ci è cambiata la vita."
F: "Spero che per te sia cambiata in positivo..."
E: "Ma certo che si, scemo."

~ "Sempre sarai l'eccezione di un difetto!" (MetaMoro) ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora