Zurigo, 2500
L'alba di un nuovo giorno sorgeva, la città era già in movimento e le luci degli uffici e delle fabbriche erano accese. Ogni cittadino si doveva svegliare alla stessa ora: 7:00, e per questo in ogni abitazione era impiantato un allarme che si attivava a quell'ora.
I lavoratori si dirigevano verso le fermate riservate a loro, c'è la puntualizzare che coloro che lavorano erano solo umani, quindi, con la nuova legge emanata nel 2498 gli uomini non potevano avere un contatto fisico con gli androidi: in ogni luogo sia pubblico sia privato c'erano zone non accessibili alla razza umana. I bambini erano istruiti dagli androidi specializzati, il sistema scolastico era molto rigido: otto ore di lezione, nessuna attività ricreativa poiché potevano sviluppare l'individualismo; capacità malvista dai nuovi governatori della Terra; pranzo in mensa e rimanevano a scuola per dormire: le strutture erano simili a quelle del collegio, infatti i bambini entravano a cinque anni e uscivano a diciotto.
L'unico luogo dove gli umani avevano la massima libertà, a Zurigo e in tutta l'Europa, era il laboratorio Genus Novus. Qui si costruivano gli androidi, qui la razza robotica andava avanti, cresceva e si rinnovava. Qui c'era una stanza chiusa a chiave dall'inizio della guerra civile, a differenza delle altre, questa era dotata di un impianto che forniva ossigeno per l'androide che ci abitava; nessuno sapeva chi fosse e a che servisse quel macchinario, nessuno tranne il presidente Vladimir Kalnikov, un quarantenne moscovita.
Ogni mattina e ogni notte andava ad accudire Jezebel, ma perché tenerla isolata? Perché non attivarla? Le risposte sono semplici: Jezebel non era un'androide. Era isolata per tenerla al sicuro dal mondo post-guerra; di meccanico aveva solo gli arti.
Alle 7:30, Vladimir aprì la porta della stanza e incominciò a fissarla, era semplice ma allo stesso tempo bellissima, una bellezza che rimandava a quella antica; di inizio millennio: profondi occhi marroni a mandorla, folti capelli neri con sottili ciocche, aveva un corpo minuto ed era alta.
Il presidente era abbastanza preoccupato "Deve andare tutto per il meglio. È arrivata la sua ora, l'ora di spalancare le ali." Sospirò mentre le toccava la guancia sinistra. "Sembra ieri quando la ritrovai sulla soglia della porta del mio ufficio." A quei ricordi gli scesero le lacrime, Jezebel era diventata oramai sua figlia, aveva condiviso il posto nel cuore di Vladimir con l'altra sua figlia: Natasha fu catturata mentre combatteva contro gli androidi in un'insurrezione a S.Pietroburgo, per poi esser condannata a morte dal governatore Nickolaji Roznov, il primo modello dell'RZX30, questi androidi avevano un'elevata capacità di governare e di dirigere un esercito.
Immerso nei suoi orribili ricordi si dimenticò di staccare la macchina a Jezebel. Dopo aver spalancato gli occhi corse a disconnettere tutti i fili che erano attaccati agli arti.
La ragazza aprì gli occhi, non sapeva dove fosse e chi fosse quell'uomo alto e biondo con gli occhiali, per prima cosa toccò il volto dello sconosciuto "È morbida" pensò "potrebbe essere un umano?" Incominciò a piangere.
«Jezebel» la chiamò Vladimir preoccupato
«Chi sono?» sussurró con la voce mozzata dal pianto «Chi sei?»
«Tu sei Jezebel, un'umana così come me. Io sono Vladimir, presidente di questo laboratorio.» rispose facendole sentire al suo agio.
«Come ci sono arrivata qui? Perché mi sento le braccia e le gambe pesanti?» domandò cercando di alzare le braccia meccaniche.
«Bhe...» iniziò l'uomo sentendosi spiazzato da quelle domande improvvise «Eri figlia di un'umana e di un androide , e devi sapere che sono vietati i matrimoni misti,quindi...»
«Quindi mi hanno abbandonata per non esser uccisa» la ragazza interruppe Vladimir fissandolo e lui annuì. Jezebel gli sorrise.
«Perché sorridi?» le chiese
«Sono orgogliosa del loro coraggio e per questo uscirò da qui andrò a festeggiarli» gli rispose con un tono deciso. «Ora dovrei incominciare ad usare queste macchine.»
«Non sarà affatto difficile per te, Jezebel.» la rassicurò.
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Iron World
Science Fiction2500, post guerra civile fra umani e androidi: i primi rivendicano i diritti persi due secoli fa, mentre i secondi combattono per governare ancora loro sul mondo. La popolazione degli androidi nasce in un laboratorio antico 400 anni: Genus Novus Lab...