Capitolo 1

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canzone del capitolo:Little too much-Shawn Mendes

Al mondo ci sono nessuna e tante regole:è semplice ma complicato.Solo una però vi porterà a raggiungere ogni obbiettivo nella vita:vince il più forte.

Per ciò che si vuole si deve combattere con unghie e denti.Ecco come sono arrivata fino a qui.

Fin da subito mi sono impegnata nello studio e,anche trasgredendo qualche regola,riuscivo a diventare sempre la migliore.Così i miei insegnanti dell'università mi hanno proposto di passare qualche mese,ospite del famoso professore,scrittore e editore:William John Manuel Mendes.Era da un po' di tempo,che offriva questo posto all'alunna di lettere migliore della California,che avrebbe dovuto farle inoltre da assistente.La paga è minima,ma al posto di soldi,ripaga con lezioni private e sul campo e ospitalità.

Così,eccomi per raggiungere LA,dove vive il grande capo.

Spinta dalla curiosità cerco qualche notizia su wikipedia su di lui:sembra si sia trasferito in California solo da pochi anni e che prima vivesse in Canada con la famiglia.Ha solo due figli,ma non ne dice l'età.Leggo dei vari premi vinti e sento tutta la mia autostima calare.

Vedo che mancano poche ore all'atterraggio e deciso di passarle dormendo.

La voce fastidiosa dell' hostess mi sveglia bruscamente,facendomi odiare ancora di più quella biondina stupida:mentre scendo,vedo che saluta tutti i passeggeri,uno per uno,augurandogli buone vacanze o ritorno a casa;tranne a me:si limita a rivolgermi una smorfia schifata e un "ciao" appena percettibile.

Non riuscirò ai ad andare d'accordo con le ragazze bionde ed alte,poco ma sicuro.Prendo il cellulare,alla ricerca dell'indirizzo della casa,ma mi sento chiamare da lontano.

"Miss Gilbert,Miss Gilbert".

Mi giro e vedo che i richiami provengono da un uomo calvo sulla quarantina,che sventola la mano,di fronte ad un taxi.Decido di raggiungerlo e vedere come mai mi sta chiamando,urlando come un matto.

"E lei..."chiedo sorridendo.

"Salve Miss Gilbert,sono Mr. Johnson,mi ha incaricato Mr. Mendes di accompagnarla in dimora"

"oh mio dio!Che figo!Voglio dire"mi schiarisco la voce in modo teatrale"sono onorata,la ringrazio infinitamente"

Il signor Johnson scoppia a ridere mentre carica le mie valigie nel portabagagli.

"E signor johnson,la prego non mi chiami Miss,Alexa andrà benissimo"

"Ma non posso permettermi,io..."

"Chi sono io per farmi chiamare Miss?A malapena riesco ad allacciarmi le scarpe al primo colpo"dico sorridendo.

Ride e mi apre la portiera,facendomi accomodare.

I viaggio passa tra una chiacchiera e un'altra.Mi racconta anche in breve di quando ha incontrato la famiglia Mendes,la scomparsa della madre e il trasferimento.

"E quando dico scomparsa"mi ha detto Jo(prendiamo già confidenze)con un tono di voce incredibilmente basso come se qualcuno ci potesse sentire"intendo scappata di casa nove anni fa.Si rifugiò a Phoenix  dai genitori.Non sopportava più la vita in compagnia di un uomo di affari e non se ne sa più niente.La più piccola dei figli, Aaliyah ,cercò la madre,la raggiunse ma non le quest'ultima non ne volle sapere nulla di tornare a casa.Voleva cominciare una vita nuova,dimenticando la famiglia."

"Wow e che ci fanno qua in California?"chiedo sconvolta.Quale madre scorderebbe i propri figli?Mi immagino quanto possano soffrire.

"Volevano cambiare...come dire...aria.Così il signor Dallas ha deciso di mettere sede anche a Los Angeles.L'editore qua ha avuto molto più successo che in Canada"

"Beh e che mi dice sull'altro figlio,il più grande?"chiedo curiosa.

"Il signorino Shawn è...oh eccoci arrivati"dice cambiando discorso.Faccio per chiedere spiegazioni ma vedo che ha proprio ragione:entriamo nel cancello di un'enorme villa moderna,fornita di giardino e piscina.Jo mi apre la portiera facendomi scendere e prendendo le mie valigie.La porta si apre e ne esce un uomo in cravatta con un sorriso a trentadue denti,che mi saluta con un forte abbraccio."Signorina Gilbert,quale onore.Oh Signor Johnson potrebbe portare i bagagli della signorina al piano di sopra,nella stanza accanto alla camera di mia figlia."

"Signore,l'onore è tutto mio,incontrare una persona del suo rango"inizio a blaterare su quanto sia un uomo straordinario.

"Alexa,cara.Dovremo passare molto tempo insieme,vivrai sotto al mio tetto,un registro colloquiale andrà benissimo."mi dice mettendomi una mano sulla spalla.

Chiacchierando del più e del meno raggiungiamo il suo ufficio.Mi fa accomodare e e si siede di fronte a me,dietro a una scrivania in mogano.Nella stanza,un forte odore di inchiostro e fumo invade le mie narici.

"Allora,Alexa:penso che inizialmente sarai molto disorientata,ma per questi mesi questa sarà casa tua.Come sai frequenterai i corsi universitari alla W&S University,stessa università di mio figlio,che penso avrai il piacere di incontrare tra oggi e domani.Ti consiglio di trovarti un lavoretto part-time,poiché appena finisce la borsa di studio,andrai al college,e li non potrò più occuparmi di spese"

Mi sentii improvvisamente in imbarazzo:mi sento in soggezione a sapere che quell'uomo si occuperà di me per tutti questi mesi.

"Manuel,mi pare un'ovvietà che farò di tutto per trovarmi un qualche incarico.Già le sono grata per l'ospitalità,per comprare effetti personali me ne posso occupare io"dico sorridendo.

"Sarà un piacere averti qua mia cara.Stavo dicendo...ah sì!Avrai il pomeriggio libero,ma nel weekend verrai all'editore con me dove ti spiegherò tutto quello che c'è da sapere sul campo.Diventerai ufficialmente la mia assistente,quindi quando avrò bisogno per documenti e scartoffie varie u dovrai sempre essere disponibile.Non si parla di portare caffè,ma affari che potrebbero valere milioni di dollari"mi dice con uno sguardo severo.MI sento gelare dai suoi occhi e l'unica cosa che riesco a fare è ricambiare lo sguardo serio e annuire fermamente.Devo mostrarmi sicura agli occhi del Signor Mendes,anche se dentro sto affogando nell'insicurezza più totale.

"Nel pomeriggio arriveranno gli altri scatoloni con i suoi effetti personali.La sua stanza è al piano di sopra al centro del piano,accanto a quella di mia figlia.Può tranquillamente buste alla sua porta,fate amicizia e sarà disponibile di offrirle aiuto ad organizzarsi"mi disse cambiando completamente lo sguardo.Mi strinse la mano e me raggiunsi la mia stanza.Come consigliato dal signor mendes busti alla porta di Aaliyah.Mi aprì la porta,una ragazza sui quindici anni,con un visino delicato e dai lineamenti dolci.La sua pelle abbronzata e i capelli sciolti in un modo quasi selvaggio rappresentava la vera e propria anima californiana.Fece un urlato e mi abbracciò."Alexa,vero?Io sono Aaliyah,che bello avere un'altra ragazza in casa.Wow stai anche accanto a me in camera,dai andiamo a sistemare la tua roba!Quanti bei vestiti,ho anche delle decorazioni carine da mettere in camera!"mi dice sorridendo e trascinandomi in camera mia.Spero anche Shawn sia così.

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