Capitolo 4

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Tutta questa immobilità comincia a farmi sentire inutile, decido di alzarmi e di sgranchirmi le gambe. La stanza è grande e se si osserva bene si riesce a vedere il peso del tempo che passa, le crepe sul soffitto si fanno di giorno in giorno sempre più grandi, non so bene il perché ma nessuno in questo maledetto posto sembra farci caso. La vernice si inizia a scrostare a causa dell'umidità attorno al bordo della finestra, la luce solare che filtra attraverso di essa fa notare tutte queste cose, ma come solo la luce del sole può fare non fa sembrare la stanza più brutta, solo vissuta e pronta a raccontare la propria storia. Guardo fuori dalla finestra, si vede un bosco, sembra quasi incantato. Fa male vedere tutte questa vita pulsare e essere chiusi in una stanza (anche se carina) mi volto e vado verso la porta, provo ad aprire ma essa va a sbattere contro qualcosa e sento imprecare, -dannazione! Che dolore...- sento che si sposta e apro completamente la porta, vedo un soldato che si massaggia il fianco, la sua armatura è troppo elaborata per essere quella di un soldato semplice e il suo scudo ne mostra tutto il suo splendore con una perla nel centro e dei filamenti d'oro che dividono lo scudo in otto parti.-Lei non sarebbe dovuta uscire signorina- mi fa gesto di rientrare ma io non mi muovo e il soldato continua -dovrebbe tornare nella sua camera- fa una pausa e vedo la sua mano correre alla spada, alzo le mani - calmati, non sono pericolosa.....e nemmeno una prigioniera- gli lancio un occhiataccia e il soldato si fa piccolo per la vergogna ma si riprende subito. -So di essere stato rude ma questo è il protocollo e io devo rispettarlo, voi non dovete uscire dalla camera anche se non siete una prigioniera- mi fa nuovamente segno di entrare e questa volta eseguo il suo ordine, -mi puoi almeno spiegare perché io non posso uscire?- il soldato si toglie l'elmo e i suoi riccioli neri si riversano sulle spalle, sorride e scuote la testa -mi dispiace ,ma è confidenziale.- Esce chiudendosi la porta alle spalle, accanto alla porta c'è una libreria vuota, torno alla finestra, il sole è quasi tramontato e si riesce a vedere ben poco a causa delle punte degli alberi , le lucciole iniziano a farsi vedere e i gufi a volare da un albero ad un altro fino a quando un animale esce dal folto della foresta, sembra una volpe ma ha il pelo viola. Si siede ai margini del bosco e inizia a emettere dei versi strani come un sasso che cade nell'acqua, si alza e si avvicina lentamente al palazzo, alza lo sguardo e inizia a fissarmi per poi riprendere a fare quei strani versi, sembra quasi ridere .La porta alle mie spalle si apre ed entra qualcuno che poggia qualcosa sul letto e poi se ne va , mi rigiro verso la finestra e cerco la volpe che però è sparita, mi dirigo verso il letto e prendo in mano l'oggetto che hanno lasciato sopra, è una sfera. Appena la tocco inizia a illuminarsi e a roteare per poi alzarsi e rimanere a pochi centimetri dalla mia faccia, mi giro verso la porta e noto un paio di occhi gialli fissarmi, mi avvicino alla creatura e la sfera si muove mostrandomi l'essere che non è altro che la guardia di prima che sogghigna nell'ombra. -Cos'ha da ridere di grazia- gli chiedo ma la guardia continua a ridere, incurante di tutto e di tutti, continua a scuotere la testa -lo sapevo, lo sapevo io che non ci si poteva fidare...- mi avvicino e sfioro la spalla della guardia -hey,tutto bene?- Gli passo una mano davanti agli occhi e la guardia mi prende il polso e me lo rigira dietro alla schiena -Tu stai con loro vero? Io lo so, stavi parlando con la volpe prima, traditrice.- Il suo voto si deforma , inizia a perdere i tratti morbidi e inizia ad acquistare tratti animaleschi, i suoi canini iniziano a sporgere, le orecchie ad allungarsi per non parlare degli occhi che diventano completamente neri. Prova a prendermi l'altro braccio ma il braccialetto gli brucia tutta la mano -il braccialetto è di rodio- faccio fatica a sentire la sua voce , la bestia/soldato inizia ad urlare e Tommaso si precipita nella stanza seguito a ruota dalla ragazza e da un altro soldato -Ferma!- urla il sodato e mi punta la lancia contro, alzo le mani e la ragazza si dirige verso l'uomo bestia e gli consegna una fiala, -generale mi può spiegare cosa è accaduto?- La bestia si tira su a fatica e riprendendo i suoi tratti normali sussurra -noli me tangere- la ragazza si allontana risentita -la ragazza-continua l'essere/soldato -parla con i nostri nemici........... io l'ho vista- si accascia al suolo, la guardia mi colpisce sul fianco e mi butta a terra ma riesco a sollevarmi -non è vero!Non stavo parlando con nessuno!- la guardia prova a colpirmi un altra volta me io prendo la lancia e gliela strappo dalle mani erano tutti increduli - Come hai fatto- mi chiede la ragazza, io scuoto la testa -non lo so- mi avvicino alla guardia che estrae la spada ma io gli porgo la lancia, che però prende Tommaso -adesso ci diamo tutti quanti una calmata chiaro?- dice mentre da la lancia alla ragazza che la prende risentita e se ne va. Si avvicina al soldato ferito ,lo prende per le spalle e gli sussurra qualcosa nell'orecchio poi si gira e fa un cenno col capo all'altra guardia che prende il ferito per un braccio e se ne va, Tommaso chiude la porta e mi fa gesto di sedermi sul letto, appena mi siedo va alla finestra e la chiude per poi chiedere -cosa ti ha detto la volpe?- Scuoto la testa -non hai capito proprio niente di quello che ti ho detto neanche un minuto fa ? Io non stavo parlando con la volpe!- Tommaso si avvicina, mi prende il braccio e mi rimette sopra la rosa maledetta ,si allontana con un impeto di rabbia e la rosa si stringe di più al mio braccio, abbastanza da pizzicare ma le spine non lasciano alcun segno -non devo spiegarti il motivo per il quale ti ho messo la rosa al polso vero?- annuisco e Tommaso sembra sollevato. -Adesso dimmi, cosa ti ha  detto la volpe?- Alzo gli occhi al cielo -la volpe non mi ha detto niente- rispondo con voce neutra-che rumori ha emesso allora?- Continua ad incalzarmi Tommaso -sembrava un sasso che cadeva nell'acqua- continuo con lo stesso timbro di voce , Tommaso annuisce compiaciuto dalla mia risposta -un ultima domanda, cosa hai fatto al soldato?- scuoto la testa -non gli ho fatto niente , lui mi ha preso per il braccio e si è scottato con il braccialetto- alzo il braccio e il braccialetto tintinna ,Tommaso si avvicina e lo prende, capisco si è bruciato con il rodio del bracciale, sorride -vado a farlo analizzare in laboratorio-si volta e va verso la porta ma, la curiosità è troppo forte e gli chiedo -come mai tu non ti bruci con questo fantomatico rodio?- Tommaso non si gira ma dice - è tutta colpa della luna , quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti- detto questo se ne va e chiude a chiave la porta dietro di se.                                            Un improvvisa stanchezza mi coglie e decido di andare a letto per dormire, mi sdraio e mi copro fino a sotto il mento e mormoro -cosa può accadere di male se mi riposo?- e mentre mi addormento sento una voce femminile sussurrarmi all'orecchio -niente mia cara......... finché ci sono io a proteggerti.-


Così come nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora