Capitolo 1

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Passo il naso sopra la polverina bianca, inspirandola lentamente.
La sporca banconota poggiata contro la mia faccia.

La cocaina si insedia tra le mie narici, immergendosi in ogni fibra del mio corpo.

Cameron ridacchia, avvicinandosi al poco contenuto di cocaina rimasta, sul tavolino in vetro.

Il fottuto tavolino in vetro di Dubai.

Se solo mia madre sapesse quello che succede sopra al suo prezioso piccolo tesoro.

Mi lascio cadere sulla poltrona in pelle, appena fatta sistemare da uno dei migliori restauratori di Los Angeles.

La cocaina mi sta già dando in testa.

Jackson palpa il culo della tipa al suo fianco, facendola sogghignare seducente.

Ridacchio alla scena, sentendo la mente leggera.

La mia testa è poggiata contro lo schienale della sedia. Sento il peso dei miei capelli lungo il capo, mentre passo la lingua tra i denti.

Ancora un po' di cocaina poggiata sulla punta del mio naso.

Con l'indice, lo sfioro facendo crollare nella narice sinistra, anche l'ultima possibilità di essere lucido.

Cazzate.

All'improvviso tutto sembra essere fottutamente divertente.

Jackson sta scopando la tipa di Nashville, Noah sta finendo tutta la mia dispensa, mentre Logan molto probabilmente è chiuso in un bagno a farsi una sega, su un porno da quattro soldi.

Giusto per accertarsi, che gli piaccia il cazzo e non quella graziosa cosa che ogni ragazza possiede.

Affari tuoi amico, non sai quello che ti perdi.

Cameron sembra l'unico essere lucido. Porta la sigaretta alle labbra, sotto gli occhi rossi, scrivendo qualcosa sul suo cazzo di iPhone nero.

"Sai una cosa?" Assottiglia gli occhi verdi, puntandomi la sigaretta contro.

"Cosa, cazzone?" Sposto lo sguardo dal bancomat poggiato malamente sul tavolino, al mio amico fatto.

"Sono nella fottuta merda." Continua a guardarmi con quella faccia da ebete, e la sigaretta sospesa in aria.

Con una fatica che sembra immensa, sollevo le sopracciglia.

Siamo totalmente andati.

"Tipo, tra un'ora dovrei essere in aereoporto. Sai, a prendere mia sorella. E beh, se mi presento così, -ride, indicando il suo aspetto- penso mi prenderà a calci nel culo."

Il mio cervello sembra metterci anni, per capire ogni parola che esce, in modo sbilenco, dalla bocca del coglione.

Uno degli effetti della cocaina.

"Sorella?" Assottiglio gli occhi. Non mi sembra che mi abbia parlato, nemmeno di averla, una sorella.

"Si." Annuisce, spegnendo la sigaretta contro il posacenere, con la mano tremante.

"Dille di prendere un cazzo di taxi. Los Angeles è piena di quelle merde gialle." Dico, iniziando a giocare con gli anelli, attorno alle mie dita.

"Sisi, ottima idea. Le-le dirò proprio così." Totalmente frastornato, si alza in piedi, con un sorriso vittorioso sulla bocca.

Kanye West risuona tra le pareti di casa, pacchetti di sigarette vuoti sono buttati sul tappeto da 5.000 $.

Cazzo, sbaglio o quel bicchiere mi sta venendo addosso?

Con uno scatto mi alzo, proteggendomi il viso con un braccio. Il viso di Jackson impegnato, in una lunga conversazione, ruota verso di me, con le sopracciglia aggrottate.

"Che cazzo fai, amico? Prendi a pugni l'uomo nero?" Ride, tornando a infilare la lingua nella gola della bionda tinta.

Io mugolo, risprofondando sulla poltrona.

Io mugolo, risprofondando sulla poltrona

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Odio le droghe.

No, non è vero le amo.

Ogni rumore sembra essere raddoppiato, nelle mie orecchie. Persino, quando Logan torna dalla sua seghetta quotidiana, premendo i stivaletti firmati contro il parquet, che scricchiola fastidiosamente.

"Stronzi, me ne avete lasciata un po'?"
Si muove in modo scomodo, sistemando goffamente i pantaloni stretti.

"Stronzi, me ne avete lasciata un po'?" Si muove in modo scomodo, sistemando goffamente i pantaloni stretti

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"No, è finita. Invece di segarti in bagno, saresti potuto restare qui." Parlo lentamente, impiegando anni per ogni sillaba.

Amo prenderlo per il culo.

Lo vedo bestemmiare, alla mia rivelazione, per aver perso la sua porzione di miele.

Lo guardo ridendo, volendomi godere ancora la sua disperazione.

"Ti pare, amico?" Alzo il bacino, estraendone l'ultimo sacchetto dalla tasca dei jeans.

Dovrò chiedere rifornimenti a Charles.

Gliela lancio, facendolo sorridere come un bambino.

"Ehi togli quella merda, mia sorella sarà qui a momenti." Comanda Cameron verso Logan, tirando i capelli tra le dita, con fare disperato.

"Cosa? Perché cazzo la stai facendo venire a casa mia?" Mi altero, non riuscendo a controllare i repentini sbalzi d'umore, dovuti dalla droga.

"Perché devo dargli le chiavi di casa, genio." Si accascia, raccogliendo il porcile sul tappeto, come una mamma esaurita. Successivamente, si sposta verso la finestra, spalancandola, così facendomi immediatamente rabbrividire.

"Che cazzo fai? Chiudi quella finestra." Sbuffo, accendendo l'ultima sigaretta rimasta.

"No, c'è troppo odore di cocaina qui dentro."

"Fanculo Cameron, non è della fottuta erba. È cocaina, non ha odore. E adesso, chiudi quella cazzo di cosa, prima che ti spacchi la faccia." Dico, facendolo sbuffare, per poi chiudere la finestra.

Quando lui sta per dire qualcosa, il campanello suona.

La sorella di Cameron è qui.

Girl Almighty [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora