Capitolo 2

1K 27 10
                                    

Cameron continua a muoversi come una dannata mamma frustrata.

Sua sorella è ancora fuori dalla porta, da probabilmente cinque minuti.

Cazzo, fossi stato in lei, avrei già buttato giù quella merda di porta.

Continuo a ridere, seguendo a fissare quella scenetta pietosa che ci sta offrendo il fratello.

"Dio fratello, apri quella cazzo di porta." Ghigna Noah, tenendo stretto il pacchetto di nachos, nella mano interamente tatuata.

Cameron fa un respiro profondo, stirando la camicia completamente stropicciata. Con uno scatto, capace di far accaponare la pelle a un cazzo di epilettico, apre la porta.

"Perché cazzo ci hai messo così tanto, cazzone?" Sento dire dall'uscio della porta. Mordo il labbro, cercando di non scoppiare a ridere, mentre Jackson affoga il viso nel cuscino del divano, per trattenersi.

"S-si, è che stavamo giocando alla play." Borbotta Cameron, sotto le nostre risatine, allungando il braccio verso la figura femminile, a me ancora ignota.

Quella colonna del cazzo, la devo far buttare giù.

"Vieni entra."

Delle lunghe gambe sbucano da dietro l'uscio. Scarpe firmate, scure e lucide, che ricordo di aver visto nel cazzo di armadio di mia madre, toccano il parquet.

Un abito aderente nero, si stringe sul corpo asciutto, mentre lunghi capelli biondi cadono lungo la schiena, lasciata scoperta dal vestito.

Mi dà le spalle, quando la vedo osservare bene la casa.

Lentamente si volta, permettendomi finalmente di scoprire il suo viso.

Santo dio.

Gesù mi deve volere fottutamente bene

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Gesù mi deve volere fottutamente bene.

Come diavolo ci è arrivata una stangona di due metri, nel mio salone?

Ah giusto, la sorella sexy di Cameron.

"Mio dio, il tuo amico capellone mi sta veramente fissando il culo?" Dice la stangona, puntandomi un dito contro.

Cameron quasi si strappa i capelli del cazzo, dandomi uno scappellotto in testa.

"Coglione, che diavolo fai?" Mi fulmina il fratellino, facendomi ghignare.

"Il mio nome è Hewy." Strizzo gli occhi, percependo la lingua pesante e terribilmente secca.

Sai, tutta la merda che provoca la cocaina.

La bionda alza le sopracciglia, increspando le labbra in una smorfia schifata.

"Che cazzo? Cam, il tuo amico è fatto? Voglio dire, oh mio dio, è proprio fatto." Gesticola la bambola bionda, dalle tette grandi, fissandomi.

"No, lui è solo..., si insomma lui è nato così." Blatera Cam, strofinando numerose volte gli occhi, nel tentativo stupido di eliminare il rossore.

"Vuoi dirmi come ti chiami?" Ghigno, cercando di fermare l'enorme quantità di saliva, presente in bocca.

"Non so Hewy, non mi sembri lucido." Lei alza le sopracciglia, incrociando le braccia al petto.

Dannazione, le sue tette sembrano ancora più grandi.

Lecco le labbra terribilmente asciutte, non riuscendo a trattenere un sorrisetto.

"Avanti dolcezza, dimmi il tuo nome." Ghigno, con la voce più rauca del solito.

"Natalia, Natalia Castro. Non chiamarmi dolcezza." Mi squadra, con gli occhi azzurri e vispi, mentre Cameron tossicchia, giusto per rompere i coglioni e disturbarci.

Pensi che non scoperò tua sorella, Cam?

Oh si, lo farò.

Me la sbatterò forte, proprio nel letto di casa tua.

Mordo il labbro, cercando di trattenere un sorriso, al pensiero delle tette della bionda all'aria, con un'espressione di piacere, impressa fra le linee del viso, baciato da dio.

"Beh insomma, queste sono le chiavi di casa. Se vuoi, puoi usare la mia macchina. È parcheggiata qui fuori. Io penso rimarrò a dormire qui." Parla come una macchinetta lo stronzo del fratello, indicandole l'Audi ferma nel vialetto di casa mia.

Lei annuisce, afferrando le chiavi di casa, su cui penzolante vi è un preservativo di vetro, regalato da noi bastardi, per il ventunesimo compleanno di Cam.

Natalia fissa schifata il mazzo di chiavi, volgendo un colpo di accenno al fratello.

La visione del suo splendido culo sparisce, quando si volta verso tutti i cadaveri fattoni presenti nella sala.

"Beh, allora buonanotte." Mormora incerta, cercando di bloccare l'espressione schifata con cui ci guarda.

"Buonanotte Sexy Natalia. Ah e il mio nome è Harry, non Hewy." Sogghigno, mandandole un bacio con la mano.

Girl Almighty [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora