Sono passati due giorni e non sono venuta a lavoro fino ad oggi. Ho approfittato di questa occasione per dormire un pò di più per una volta.
Fino ad ora questa settimana ho fatto sei tinte e sette tagli di capelli. Pensavo di star andando piuttosto bene, considerando che la maggior parte erano tutte persone di passaggio.
Stavo pulendo la mia postazione mentre Naomi con uno sguardo concentrato asciugava con il phon i capelli di un cliente. Rhonda invece stava facendo dei colpi di sole rosa ad una ragazza di circa quindici anni mentre gli chiedeva come stava proseguendo la sua estate.
Oggi sembrava tutto normale mentre spazzavo il pavimento e pulivo le ciotole sporche di colore che aveva usato Rhonda. Non avevo nient'altro da fare, quindi cercavo di aiutare un pò ovunque.
"Hey, Jenna. C'è una ragazza di passaggio che avrebbe bisogno di taglio e piega. Puoi venire a farlo tu?" Sussurò Rhonda dalla porta. Annuii e mi asciugai le mani prima di vedere Marissa al bancone.
"Marissa!" Urlai, un sorriso comparve sul mio viso.
Marissa è la mia migliore amica da quando siamo piccole. La vedo soltanto durante le feste dato che si è trasferita in California per coronare il suo sogno di regista. Adesso era il direttore esecutivo di un nuovo programma TV che sarebbe andato presto in onda e io non potevo essere più felice per lei.
"Jenna! Cavolo, mi sei mancata così tanto!" Gridò anche lei prima di abbracciarmi.
"Mi sei mancata tantissimo anche tu! Ma che cosa ci fai qui?" Le chiesi mentre lei sorrideva.
"Sono venuta a farmi tagliare i capelli, scema." Ridacchiò prima di sedersi sulla sedia dietro di me.
"Oh, giusto." Gli risposi mentre le mettevo la mantella.
"Vorrei tagliare circa cinque centimetri." Mi disse tranquillamente mentre le pettinavo i capelli.
"Okay. Seguimi al lavandino."
Lei si alzò e prese posto su un'altra sedia prima di tirare la testa leggermente indietro mentre le bagnavo i capelli.
Poi usai shampoo e balsamo prima di sciacquare e mettere i capelli in un asciugamano.
Si alzò per tornare alla mia postazione mentre prendevo le forbici dal cassetto e le pettinavo i capelli rossi.
Dopo averli pettinati, li tagliai fino a dove mi aveva chiesto. Poi utilizzai un prodotto che li avrebbe protetti dal calore del phon e per renderli brillanti.
Le asciugai i capelli fino a quando fossero del tutto asciutti. Lei si guardò allo specchio e sorrise.
"Li adoro!" Sorrise ampiamente mentre si voltò a guardarmi.
"Bene sono contenta! Vieni, ti servirò io al bancone." Le dissi mentre le toglievo la mantella dalle spalle.
Si alzò e si diresse verso il bancone tirando fuori il suo portafoglio e pagando l'esatta cifra che le avevo chiesto. Incluse anche la mancia.
"Quindi per quanto tempo rimarrai in città?" Le chiesi mentre rimetteva il portafoglio nella borsa.
"Solo oggi," singhiozzò. "Torno a Los Angeles stanotte."
"Oh okay." Le risposi un pò triste. Dopo tutto, lei è la mia migliore amica.
"Ma tornerò per il 4 Luglio!" Cercò di ravvivare la situazione.
Sorrisi e feci una risata leggera.
"Bene, allora ci vediamo, Rissa."
"Ci vediamo, Jen." Mi sorrise prima di darmi un altro abbraccio e uscire dal negozio.
Rhonda stava asciugando i capelli della ragazza con dei colpi di sole rosa. Il sorriso della ragazza continuava ad aumentare mentre i suoi capelli si asciugavano.
Aveva finito finalmente e la ragazza faceva dei salti di gioia per quanto le piacevano. Sua madre sedeva nella sala d'aspetto e la guardava. Sorrise alla felice reazione della figlia mentre Rhonda definiva il prezzo.
Spazzavo via i capelli dal pavimento prima di buttarli via e poi andare nel retro bottega. Naomi stava seduta con il suo telefono, probabilmente scriveva alla babysitter.
"Ciao." Dissi mentre mi lavavo le mani.
"Ciao. Come va?" Mi chiese gentilmente mentre mi asciugavo le mani.
"Sto bene. Tu invece?"
"Benissimo."
Annuii lentamente mentre Rhonda entrava nella stanza sospirando.
"Okay Jenna puoi rimanere qui mentre io Naomi andiamo a pranzare?"
"Certo". Le risposi facendo un cenno con il capo.
Naomi e Rhonda presero le loro cose e uscirono.
Decisi di pulire la mia postazione con uno straccio, non avevo niente di meglio da fare.
Mentre lo facevo, la campanella alla porta suonò indicando che qualcuno era entrato nel salone
"Sarò lì tra un secondo." Dissi mentre mettevo apposto lo straccio nella stanza dietro e tornavo davanti.
Davanti a me c'era un uomo di almeno 12cm più alto di me con capelli ispidi e ricci. Mi osservava contento mentre io ero senza parole.
Quest'uomo era belissimo. I suoi occhi erano un misto di verde scuro e castano e riuscii a vedere le sue fossette quando mi sorrise leggermente mentre mi tendeva la mano.
"Salve."
"Ciao."
"Sono Ashton."
"Jenna." Gli risposi mentre gli stringevo la mano prima di lasciarla andare.
"Mi, uh, mi servirebbe un taglio di capelli." Mi disse mentre toccava dietro il suo collo.
Bicipiti.
Santo cielo i bicipiti di quell'uomo.
"Si. Um, seguimi." Gli sorrisi dolcemente mentre lo guidavo alla mia postazione.
Si sedette, gli misi la mantella attorno al collo e guardando allo specchio potevo vedere solo la parte più alta del mio viso a causa della sua altezza.
Lui rise per la mia espressione mentre abbassavo la sedia e lo guardavo attraverso lo specchio.
"Quindi Ashton," iniziai. "Che taglio vorresti oggi?" Gli chiesi guardandolo allo specchio. Rimase in silenzio per un secondo prima di tornare a fissarmi. Potevo vedere dalle sue guance che stava arrossendo lentamente.
"Aspetta, i parrucchieri non dovrebbero tipo, giocare con i capelli dei clienti mentre fanno quella domanda?"
Rimasi interdetta da quella domanda, ma risi leggermente.
"Cosa, vuoi che io gioca con i tuoi capelli?" Gli chiesi con un sorriso.
"Cioè, non lo so. Io pensvo fosse, tipo, parte del lavoro." Rispose mortificato prima che passassi le mia dita fra i suoi capelli.
"Meglio?" Gli chiesi, il sorriso non lasciava la mia faccia.
"S-si."
"Okay, ma cosa vorresti oggi?" Gli chiesi nuovamente continuando a giocare con i suoi capelli color sabbia.
"Um... Veramente voglio solo tagliarli." Mi rispose insicuro.
"Okay. Che ne dici di tagliare qualche centimetro, farli più corti ai lati e più lunghi sopra?" Gli sorrisi mentre cercavo una risposta nei suoi tratti perfetti.
"Si. Andrà bene."
"Okay. Seguimi al lavandino e iniziamo." Gli sorrisi prima che si alzasse dalla sedia per andare verso i lavandini.
Diedi un pugno alla aria in segno di vittoria quando lui girò l'angolo per poi dirigermi verso i lavandini con un sorriso enorme.
Grazie a Dio per aver fatto andare via Rhonda e Naomi.
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Hairdresser / a.i [TRADUZIONE]
FanfictionShe was a curvy hairdresser He was a famous drummer Questa storia non è mia, ma appartiene a @niallersdiamond_ Io mi occupo solo della traduzione dall'inglese all'italiano.