"JACOPOOO!!" una voce tuonò nell'aula
"SEI DÌ NUOVO IN RITARDO"
"mi dispiace prof"
"OK vai al tuo posto, che non si ripeta più".
Il mio nome è Jacopo, sono un ragazzo di 16 anni e questa è la mia storia. Come avrete già capito sono un po' imbranato. Iniziò tutto il 29/agosto/2017, come al solito arrivai a scuola a metà lezione e dopo la solita sgridata mattutina me ne andai al posto e mi feci passare gli appunti dal mio migliore amico Zak.
Suonò l'intervallo ed io, come al solito, me ne andai sul tetto, lontano da tutti. Ad un certo punto sentii uno strano rumore provenire dal cortile e quando mi affacciai per vedere chi era mi accorsi di un uomo davanti al cancello che continuava a sbattergli contro, quell'uomo era pieno di ferite e sembrava non essere troppo sveglio.
Uscì il bidello e andò a controllare, ma quando si avvicinò al cancello l'uomo lo afferrò per il braccio e con un morso gliel'ho staccò. Il bidello cadde all' indietro ma dopo pochi secondi si alzò e si diresse all' interno della scuola. Non ci capivo più nulla fino a quando dall'interno si sentirono delle urla e allora mi diressi al piano di sotto e vidi tutti i miei compagni che si uccidevano tra di loro, e cosa più assurda, dopo essere morti si risvegliavano ma diversi.
Era iniziato tutto da quell' uomo al cancello! Mi diressi velocemente all'aula più vicina per nascondermi, quella dei professori, dentro non c'era nessuno. Appena entrai chiusi a chiave la porta e le misi davanti diversi oggetti, in modo che non potesse essere aperta dall'esterno, poi cercai nella stanza qualcosa che potesse essermi utile, trovando solo una spillatrice e tra l'altro era quasi vuota. Allora misi qualche sedia davanti a me come scudo, la porta iniziò a tremare segno che qualcuno stava per entrare. Sapevo che la porta non avrebbe retto e quando sarebbero entrati, cosa avrei fatto? Sarei diventato anche io un morto vivente? Avevo paura, ma sapevo che dovevo cercare di sopravvivere.
Ero immerso nei miei pensieri quando sentii un grosso botto e, alzando lo sguardo, vidi Zak sul ciglio della porta. Stavo per sorridere quando, vedendolo, mi accorsi che aveva la pelle pallida, puzzava di marcio, sanguinava dalle spalle e da una gamba. Si stava avvicinando verso di me, non credevo ai miei occhi! Stavo per essere mangiato dal mio migliore amico! Era la fine, non riuscivo a reagire, ma capii che quello non era più il mio amico Zak, ormai lui era morto.
Mi alzai con le lacrime agli occhi, gli saltai addosso, lo spinsi con tutta la mia forza contro il muro e, puntandogli la spillatrice in fronte, iniziai a sparare tutte le spillette che avevo fino a quando non sentii che stava scivolando a terra ormai morto per sempre. Dalla porta iniziarono ad entrare altri morti finché non mi ritrovai circondato e senza armi.
Era questa la mia fine? No non volevo morire!
Mi guardai intorno per cercare una via di fuga e con un balzo afferrai una sedia e la lanciai contro il vetro, rompendolo in mille pezzi e saltai dalla finestra. Ero fuori, fortunatamente non c'era nessuno, dovevo trovarmi delle armi e l'unico posto che mi venne in mente era lo stanzino del bidello, che si trovava sul retro. Iniziai a correre verso la mia meta e la trovai libera, nessuno zombie nei paraggi. Entrai e mi chiusi dentro e all'interno di un mobiletto trovai un fucile. Volevo sapere perché il bidello aveva un fucile e se potevo prenderlo, ma ormai il bidello era morto e non potevo pensarci due volte perché avevo i minuti contati. Oltre al fucile presi una cinta, me la misi a tracolla e gli inserii una pala e una mazza che avevo preso nel campo sportivo.
Uccidendo tutti gli zombie che mi trovavo davanti mi diressi in una casa li vicino per riposarmi visto che si era già fatta sera e non mi fidavo ad uscire con quello che stava accadendo. Entrai, la casa era vuota, sbarrai la porta con il divano e mi diressi al piano di sopra per riposarmi qualche ora e cercare di capire cosa stava succedendo, al mio risveglio avrei dovuto trovare delle provviste, un mezzo per spostarmi e dei sopravvissuti. Speravo che sarebbe finito subito ma era solo L'INIZIO DELLA FINE.
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The Apocalipse
RandomChe cos'è una vita se non è normale? Mi chiamo Jacopo e la mia vita era normale finchè gli zombie non hanno invaso la mia città in un ordinaria giornata di scuola.