4 Capitoli + Estratti random
Secondo volume della trilogia disponibile su Amazon in KINDLE ULIMITED E CARTACEO.
In un mondo morente, completamente inghiottito dal male non si può fuggire dal passato, per quanto oscuro possa essere, tornerà sempre, m...
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Nicholas si voltò lanciando uno sguardo di fuoco a Gabriel poi, quando si era già allontanato e camminava verso la porta, disse a voce alta e con tono quasi arrabbiato:
«Il tuo silenzio non aiuta nessuno, Gabriel.» Poi senza esitare entrò nella stanza, ma si fermò come bloccato dalla paura. Sua sorella era lì, incosciente, distesa su un letto lungo la parete vicino alla finestra, attaccata a tanti apparecchi. Spaventato e incredulo tremava in modo evidente, ma poi si fece coraggio e mosse finalmente le gambe nella sua direzione. Si avvicinò e si sedette sul bordo del letto, le accarezzò i capelli sfiorando delicatamente anche una guancia. Poi chiuse gli occhi sospirando, si piegò in avanti con dolcezza e le diede un bacio sulla fronte.
«Ti voglio bene, Kate.» In quel momento Justin, che era vicino a lui, sentì che doveva dire qualcosa.
«Vedrai che andrà tutto bene!» Gli toccò il braccio per dargli un po’ di conforto, però senza riuscirci molto. Nicholas aggrottò la fronte.
«Le battaglie che dobbiamo affrontare sono difficili e dureranno ancora per molto tempo. Ma solo insieme a Kate sarò in grado di affrontare le difficoltà e solo insieme arriveremo alla fine, qualunque cosa succeda.» Guardò sua sorella con occhi lucidi. All’improvviso l’ombra di Shade entrò dentro la camera e sfiorò il letto di Kate. Si fermò accanto a Nicholas, aspettando il suo permesso per entrare nella mente di sua sorella.
«Se le succede qualcosa, qualsiasi cosa, sarai l’unico responsabile, Shade!» disse con tono preoccupato ma allo stesso tempo severo.
«Tranquillo, non le farà del male, in fondo è anche sua sorella.» Lo rassicurò Justin, mentre lui annuiva, ancora troppo diffidente per rispondere. Nei suoi occhi si leggeva una certa insicurezza, non sapeva se fidarsi o meno di loro, se credere o non credere che qualcosa sarebbe cambiato. Poi, all’improvviso, non ce la fece più. Si alzò in piedi con un balzo come se fosse pronto a scattare da un momento all’altro.
«Lei è tutto quello che ho, è parte della mia vita, di me. E nonostante mi abbia ferito, umiliato e ingannato, io continuo a pensare ai suoi occhi azzurri puntati su di me. A volte la vorrei odiare per il dolore che mi ha provocato e per tutte quelle volte che sono rimasto deluso, ma non ci riesco. Prima di tutto questo, la vita era migliore, tutto più sicuro, la nostra vita, il nostro futuro e non potevo immaginare la mia vita senza di lei. A dire il vero neanche ora. Vederla sdraiata su questo letto, immobile, mi fa impazzire. Ho la sensazione che il mio cuore si possa fermare da un momento all’altro insieme a lei.» Fece una breve pausa e guardò Justin dritto negli occhi.
«Lei è l’unica cosa che mi è rimasta, l’unica che mi tiene in vita e nello stesso tempo mi uccide, l’unica persona a cui tengo più della mia stessa vita, l’unica cosa reale.» Sospirò.
Justin fece un profondo respiro poi con tono calmo disse: «Noi siamo dalla tua parte! Devi solo fidarti e credere che tutto andrà bene».
«Ho forse un’altra scelta? Devo fidarmi di voi, di due sconosciuti comparsi improvvisamente nella nostra vita. Chi siete, veramente?» chiese con tono irritato.
«Un giorno, quando verrà il momento, parleremo anche di questo, ora abbiamo altre priorità. Non abbiamo più tempo da perdere, devi scegliere!» Nicholas si passò velocemente una mano sul viso, frustrato, chiuse gli occhi e smise di respirare per un secondo, poi soffiò fuori l’aria. «Ok, d’accordo, Shade, ti do il mio consenso! Vai, adesso, prima che ci ripensi.» L’ombra di Shade cominciò a muoversi intorno al corpo di Kate finché non si fermò proprio davanti al suo volto, poi come un fantasma entrò dentro di lei.
