mente pensante mano scrivente

identificami l'unicità

siamo soggetti all' identificazione
prima di conoscere una persona
si tende a giudicarla
a capire se va bene o no a scuola
a sapere dove abita
a conoscere la sua compagnia di amici
a guardare il suo profilo Instagram
in qualche modo è
come se noi volessimo tante conoscenze
però allo stesso tempo
vogliamo che siano tutte quante uguali
tutte quante simile a noi
come se
non volessimo
effettivamente
affrontare un confronto con la realtà
di altre persone
è come se confrontarsi con un'altra realtà
sia un qualcosa di talmente tanto spaventoso
ma talmente eccitante che
alcune volte
ci fa troppa paura
sin dalla nascita siamo abituati
a sentirci dire
di legarci con persone  simili a noi
che ci potrebbero portare sulla buona strada dubitando anche
della nostra stessa capacità di capire
quali siano i comportamenti da seguire
e quali i comportamenti da non seguire
è come se
volessimo stare rinchiusi in quella bolla di sapone per non cascare in un buco nero
in cui l'unica cosa che possiamo fare
è ragionare e utilizzare la nostra testa
siamo in qualche modo delle persone che sono abituate a essere guidati dall'istinto
di fare un qualcosa
solamente per piacere agli altri
anche se penso che non tutti
siano così
credo che le persone diverse ci possono insegnare molto di più
che le persone simili a noi 
perché credo che 
ognuno abbia un  qualcosa da insegnarci e ognuno abbia un qualcosa da esprimere
e credo che
ascoltare il parere di tutti sia la cosa migliore per imparare
l' identificazione potrebbe essere
una cosa utile
solo se venisse utilizzata per farci capire
che siamo unici
ma nel momento in cui
identificazione diventa sinonimo di etichetta
si va ad annullare tutta l' unicità su cui si continua ad insistere
la domanda è
preferiamo essere identificati
come tutti gli altri
o essere identificati
come essere diversi?
perché oggi
essere diverso viene percepito
più come un difetto
che come un pregio