Cavolo era l'ultimo giorno di scuola e dovevo per forza decidere cosa fare! Avevo paura di fare la scelta sbagliata! Il cuore mi diceva di andare, ma la testa l'esatto contrario! Cavolo che casino!
Ho deciso di andarmene da Roma per staccare la spina da tutto, per cambiare aria e poi, in fondo ci andavo solo per i miei amici mica per lui!
Ho fatto i bagagli e il sabato sono partita. Porca miseria come andava il mio cuore durante il viaggio! Ero in uno stato di ansia, panico; mi sentivo il sangue andare al cervello e poi di nuovo al cuore, mi era venuto il fiatone come se avessi corso per un'ora senza mai fermarmi. Volevo che quel viaggio in macchina durasse un'eternità e invece è durato meno del solito.
Il tempo di chiamare Talia ed ero già in giro! Sai, Talia é l'immagine della ragazza perfetta: alta fidanzata da 2 anni con uno più grande, migliore amica del mio ex, dolce, simpatica. Quel tipo di ragazza cortegiata da tutti.
Cavolo che sospiro di sollievo quando ho saputo che Andrea ancora non era uscito! Ho passato la maggior parte del tempo con il mio migliore amico, eh si lui è il mio VERO migliore amico: Mattia e si, lui è il ragazzo PERFETTO da tutti i punti di vista: biondo occhi azzurri, muscoloso, dolce e unico. Cavolo, devo ammettere che dall'altro anno era cambiato; eccome se lo era! Non ho mai visto un ragazzo bello come lui!
È il mio migliore amico per tanti motivi, uno in particolare: è l'unica persona che non mi abbandona mai, che se ho bisogno di qualcosa c'è sempre e che mi fa ridere anche quando mi sento uno schifo.
Purtroppo ho dovuto rivedere Andrea; i nostri sguardi si sono incontrati e l'ho dovuto salutare per forza; devo dire però che siamo rimasti molto amici, il che mi fa molto piacere perché non voglio rovinare i nostri rapporti!
Sono tornata a casa più tardi del solito, era ormai l'ora di cena e i miei genitori stavano per tornare a Roma. Li ho salutati e sono rimasta con i miei nonni che hanno iniziato a riempirmi di domande: "allora, come li hai trovati tutti i tuoi amici? Che si dice a Roma? Come è andata la pagella?". Io ero circondata dal mio mondo e non avevo ascoltato una parola di quello che mi avevano detto! Avevo lo sguardo fisso nel vuoto ed era talmente evidente che anche mia nonna me l'ha fatto notare: "vabbè, ho capito. Non devo chiederti niente tanto non avrò mai delle risposte da te in questo momento, sei rinchiusa nel tuo mondo!"; mi sono risvegliata un attimo e ho risposto guardando il telefono: "si nonna scusami, ma adesso non è proprio il momento"
Mi sono alzata da tavola, ho afferrato il mio telefono e sono andata in camera mia. Era l'ultima stanza in fondo a destra, accanto al bagno. Per raggiungerla dovevo scendere 4 gradini. Ha una finestra accanto al letto matrimoniale, la mia preferita; da quando ero piccola mi siedo sul davanzale e inizio a guardare giù e il cielo stellato. Mi aiuta molto!
Stavo aspettando che Mattia mi venisse a chiamare per uscire e intanto continuavo a pensare a lui. Cavolo quanto era bello! Non riuscivo a pensare ad altro e a nessuno: "penso proprio che mi sto innamorando di lui!" Dissi a bassa voce e scrissi sul mio diario; devo dire che la cosa mi preoccupava molto! Non volevo soffrire per l'ennesima volta per amore. Non ma lo merito!
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Essere una tredicenne non è poi così tanto facile
RomansaQuesta è la mia biografia, una ragazza di 13 anni che deve convivere con i problemi di famiglia e con tutti i problemi dell'adolescenza.