23 Capitolo

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Pov. Ariana
Corsi via dalla mensa, sono incazzata e disperata, potrei rompere qualcosa, trasformarmi o addirittura mettermi a piangere

Mi diressi in bagno, ma solo dopo capii di aver fatto un enorme errore, in bagno non c'era nessuno, quindi Alex ha il via libera

"esci fuori Alexander"

Alex: bambolina, ora ho l'accesso a casa tua, non sei felice

"perché? Perché cazzo vuoi proprio me"

Alex: sei perfetta, e poi perché non tormentarti? Il tuo passato non svanirà nel nulla, non puoi rinchiuderlo in un cassetto quindi io sono qui per ricordarlo. Comunque ti piace il migliore amico di Scott? L'umano? No perché se è così mi deludi, hai proprio dei gusti di merda

"infatti sono stata con te"

Diede un pugno al muro, fin troppo vicino alla mia faccia,

Alex:non osare sfidarmi o sai cosa succederà,chiaro

"sparisci"

Alex: comincerò da tuo fratello

"non oseresti"

Alex:sai perfettamente che ne sono capace, a te la scelta, sai che sono molto, fin troppo forte, non puoi battermi, ma da quel che ricordo, sei intelligente quindi fai quel che ti dico e andrà tutto bene. Non dirai nulla a nessuno

Sparì nel nulla

Ritornando a casa Incominciai a pensare

Nella vita ci metti così tanto per costruirti la strada giusta, ci metti tanto a continuare i rapporti che ti fanno stare bene, ci metti tanto a stare nella retta via ma basta un errore, un fottutissimo errore è tutto crolla, sono sempre stata da sola, papà, sempre se quell'essere può definirsi tale, ha preso in custodia me, ma si comportava come se non esistessi, lavorava, andava alle cene coi colleghi e ritornava ubriaco
Ho dovuto sempre cavarmela da sola, Scott ha avuto l'amore di mamma, ma io no, finché non ho incontrato Alexander, mi ha ingannato, aveva capito che io fossi in una situazione non bella quindi ha fatto finta di amarmi, ha fatto finta di prendersi cura di me,mi ha portato alle feste, mi ha fatto ubriacare, mi ha trasformato... 'l'ho fatto per te' lo ripeteva sempre. Mi ha insegnato ad uccidere...

Senza rendermene conto ho iniziato a piangere, entro in casa e lancio lo zaino

Theo: hey principessa, come-

Cercai di rendere la mia voce più stabile possibile

"sto bene"

Theo:non mentirmi

"ho detto sto bene"

mi fece girare verso di lui, io abbassa i la testa

Theo:principessa?

Fece una cosa che non mi sarei aspettata, essendo mooolto più bassa di lui, si piegó arrivando alla mia stessa altezza, mi prese il viso e dovetti per forza guardarlo

Theo: chi ti ha ridotto così?

"nessuno"

Theo:dimmelo, che gli spacco la faccia

"no, stavo solo ascoltando una stupida canzone"

Riuscii a mantenere il battito del  cuore costante

La sorella di Scott MccallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora