Chapter VI-Ti Porgo Le Mie Scuse

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Ron P. O. V
Stupido... Stupido... Stupido! Continuavo a ripetermi, pensando a come avevo trattato male Hermione. Per la barba di Merlino, quella ragazza sa farmi pentire sempre di ciò che faccio, ma come ci riesce? Ci tiene molto a me, a quanto vedo, ma quando sono arrabbiato non ragiono più. Odio me stesso quando reagisco così, soprattutto quando la persona la quale tratto in questo modo è lei. Ma non posso farci niente, è il mio carattere. Camminavo per i corridoi pensando a ciò, probabilmente mi sarei procurato l'odio di Hermione a vita! Quando ad un certo punto sbattei contro una ragazza. Questa aveva i capelli rossi come me, lunghi e lisci, era un po' bassa, mi arrivava fino alle spalle. Dall'aria sembrava una ragazzina del primo o del secondo anno.
-Ehi! Sta più attent-- alzai lo sguardo verso di lei
-Cretino- mi disse
-Scusa Ginny- le diedi una mano ad alzarsi
-Ma hai la testa persa o sbaglio?- chiese
-Stavo solo pensando a... Vabbè lasciamo stare-
-Adesso me lo dici- insisté lei
-Io non ti devo dire proprio un bel niente Ginevra, non sono affari che ti riguardano- passò un po' di tempo, dove io incrociavo lo sguardo mio con quello di mia sorella. Poi non potei fare a meno che cedere.
-Ho fatto una cazzata- imprecai mentalmente 
-Che genere?- chiese lei
-Con Hermione, mi sono arrabbiato e forse l'ho fatta piangere-
Ginny aprì la bocca per spiccare parola, ma io parlai per primo -Sono un grandissimo idiota-
-Sì, lo sei- esclamò lei, ma non le diedi ascolto e continuai
-Ora sarà da Harry a farsi consolare...- all'improvviso una forte emozione mi inondava il petto, non capivo se fosse rabbia o... Gelosia.
Ginny aveva le guance leggermente rosse (di imbarazzo, pensai) e stringeva i pugni, non così forte come l'emozione che si faceva largo nel mio sterno, nemmeno così forte da far diventare le nocche bianche, ma c'era vicina.
-Vai a parlare con lei-
-Non credo voglia parlarmi...-
-Buttati! È meglio tentare e fallire che non provarci affatto-
Feci un timido, dolce, lieve sorriso e la abbracciai
-Grazie, sei la migliore sorellina-
E me ne andai a cercare Hermione.
Quando la trovai, lei stava seduta in sala grande, al tavolo della nostra casata. Era da sola, non aveva nessuno affianco, stava leggendo un libro.
-Herm...- alzai la mano in segno di saluto, facendo un altro sorriso, uguale, identico, a quello di prima.
Ma lei non parve apprezzare la mia presenza, infatti, appena mi avvicinai, si alzò e iniziò a prendermi a pugni per tutto il corpo.
-Ehi! Che fai Hermione... Ahia! Mi fai male!-
-Tu! Stronzo... Ronald Weasley!-
-Perché ce l'hai con me adesso?-
-Perché ce l'ho con te? Ah, e me lo chiedi pure?- rise istericamente, una risata acuta
-Ti ho corso dietro troppo a lungo! Quando avrei dovuto stare ferma e lasciarti andare! Ho urlato il tuo nome! E quando Malfoy è venuto a prendermi in giro, tu dov'eri? Dov'eri quando avevo bisogno di... Te-
A quelle parole mi si congelò il cuore, le avevo fatto troppo male, l'avevo ferita.
-Io... Beh... Ecco...- sussurrai dispiaciuto
-Ti porgo le mie scuse...- era come se non avessi detto niente, lei non aveva neanche fatto caso alle mie parole, non aveva colto il mio dispiacere... Ma me lo meritavo alla fine.
Andai da Harry, seduto anche lui.
-Harry...-
-Ciao Ron- almeno lui mi salutò, era un buon segno.
-Hermione non mi vuole parlare-
-Mi sembra comprensibile dopo quello che le hai fatto, no?- domandò un po' brusco
-Sono un cretino- esclamai dopo una breve pausa di silenzio.
-Già, lo sei- confermò questi
-Ma cos'è oggi la giornata Tutti contro Ron?- chiesi, e mi allontanai
N. A
Tan tan taaaan, ho aggiornato, contenti? Oggi non sono molto loquace. Vabbè, mi dileguo, ciah.

Another Think About You-HarmioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora