Filo di Scozia

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David Sucksocks era un dominatore sessuale e un feticista in un modo un po' particolare, avendo una predilezione più che maniacale per i calzini in filo di Scozia purissimo. Questi, in particolare, gli venivano inviati direttamente dalla Scozia, essendo tessuti personalmente a mano, o meglio a pinne, da Nessie, il mostro di Lochness.

Affascinante, scaltro e abile seduttore, David Sucksocks era solito attrarre bellissime donne, prevalentemente bionde, che conduceva nella sua stanza del sesso e con le quali consumava l'atto sessuale, porgendo loro un calzino di filo di Scozia sul naso e usando l'altro come preservativo.

Sembrava essere una giornata come tante, quando David scovò una grande opportunità su Amazon che lo portò a ordinare uno stock da 150.000 calzini in filo di Scozia, al modico prezzo di 2.000 sterline a paio.

Quel giorno, però, Nessie, il suo fidato tessitore, era in sciopero a bere mojito con i sindacalisti a Copenaghen. 

Frank Katzon approfittò della confusione.

Acerrimo rivale di David da quando quest'ultimo, una volta, osò rubargli una ragazza che aveva adescato con un lecca-lecca al cocomero – oltre a essere amante dei calzini in seta –, architettò un piano diabolico per ucciderlo.

Prontamente, ordinò anch'egli uno stock di calzini, questa volta però in poliestere, e intercettò il pacco di Sucksocks. Tuttavia, effettuando lo scambio con il suo, non si accorse che la scatola non recava il logo di Amazon, ma quello di Ammazzon (si sa come funziona con questi pacchi cinesi che copiano i marchi registrati!).

David, dal canto suo, entusiasta per aver ricevuto il suo ordine, non si rese conto dello scambio. Aprì il pacco e, come di consueto, annusò i calzini appena arrivati.

In un instante lo colse una reazione allergica al tessuto, diagnosticatagli circa due giorni prima dal suo medico, Jonathan Analinspection, con il quale aveva da tempo un rapporto ben più intimo di quello medico - paziente.

Inizialmente ebbe un capogiro, poi seguirono erezioni cutanee a forma di calzino, spasmi, versamento pleurico, ulcera, artrosi al polmone, allucinazioni di calzini in filo di Scozia che lo attaccavano.

E, così, egli atrocemente morì.

David Sucksocks venne ritrovato a terra, vicino l'uscio della cucina, dal suo cane, Socks, che si era svegliato per andare a prendere un bicchiere d'acqua.

La polizia arrivò celermente in circa ventotto giorni e l'indagine fu affidata all'ispettore Giovanni Tenente, rettore dell'Università di Criminologia delle Favelas, insegnante nel corso di Criminologia vestiaria.

Importante studioso, egli annoverava nella sua brillante carriera la risoluzione di svariati casi, come "La sciarpa impiccatrice" e "Il plaid traditore che fece morire di ipotermia il suo proprietario".

L'indagine iniziò e, dopo un attenta e meticolosa analisi, emerse un dettaglio essenziale: il signor Sucksocks era morto.

L'ispettore iniziò a interrogare i sospettati: Frank Katzon, Jonathan Analinspection, il cane Socks e Nessie. 

L'interrogatorio cominciò proprio da Frank, che venne, però, subito scagionato, perché secondo l'ispettore la sua faccia non poteva essere quella di un assassino.

In realtà, i due da tempo intrattenevano un rapporto morboso, basato sullo scambio di t-shirt sudate. Mai Giovanni Tenente avrebbe messo in dubbio l'onestà e la buona fede del suo amante!

Seguì, a questo punto, Nessie, il Mostro di Lochness, che confessò di essere in sciopero perché il signor Scottex aveva dichiarato, tra una risata malvagia e l'altra, di voler prosciugare il suo lago.

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