4 il principe azzurro al salvataggio

26 1 2
                                    

In un soleggiato pomeriggio di primavera, mentre se ne stava seduta in biblioteca dell'Università Imperiale a studiare la formazione dell'Orsa minore, Victoria venne colta di sorpresa da una voce melodiosa e tenorile.
<<Sono venuto a salvarti dall'Analisi completa dei cieli, opera dell'illustre professor Noia.>>
Salvarti? Qualcuno aveva forse pronunciato la parola salvarti? Victoria sollevò lo sguardo e si trovò davanti gli occhi più azzurri che avesse mai visto, ornati da ciglia così nere e lunghe che avrebbero fatto l'invidia di molte ragazze.
<<Scusa, stavi parlando con me?>>
<<Si, principessa>> le rispose il giovane, esibendosi in un elegante inchino.
<<Come fai a sapere che sono una principessa? >>
<<Perché un principe riconosce sempre una principessa. E poiché ricordo bene le spiegazioni del professor Noia sulle leggi che regolano il movimento del mondo, ho pensato che potresti ascoltare con piacere le mie>> aggiunse, con un luccichio dello sguardo che le fece battere forte il cuore e tremare le ginocchia.
<<E quale sarebbe la tua interpretazione? >> gli chiese con aria timida.
<<L'amore... ecco cosa fa andare avanti il mondo>> le rispose, e il suo sorriso era così caldo che avrebbe potuto sciogliere una montagna di neve prima ancora che avesse toccato terra.
Quella visione dall'aspetto così virile, dai capelli corvini, le spalle e il petto ampi, era forse ciò che aveva aspettato per tutta la vita? Sembrava adattarsi alla perfezione ai suoi parametri: era un principe bello e affascinante, e aveva abbastanza coraggio da tentare un approccio. Essere rapita da un mare di noia sarebbe stato un salvataggio ben diverso da quello che aveva sempre immaginato, ma non era comunque da scartare...
<<Sono d'accordo >> gli rispose, cercando di nascondere l'emozione. <<L'amore fa davvero girare il mondo, sebbene al momento il mio universo paia centrato sulla conoscenza della fossetta... voglio dire, dell'Orsa minore>> si corresse in gran fretta, cercando di distogliere lo sguardo dalle fossette che apparivano sul volto del suo interlocutore ogni volta che sorrideva. E graziea que suo piccolo errore involontario,il sorrisodel principe si fece ancora più ampio.
<<Sono al tuo servizio, principessa>> le disse, alzandosi e chinandosi sulla sedia. Ben presto Victoria imparò molte più cose sugli astri del cielo ed ebbe più stelle negli occhi di quante avesse mai immaginato fosse possibile.
Mentre tornava a casa aveva l'impressione che fosse accaduto qualcosa di magico. Rivide ogni singola parola, ogni sguardo che lei e il principe si erano scambiati, e si sentì invadere da un forte senso di eccitazione, trattenendosi a fatica dal ridere ad alta voce.
All'improvviso venne sopraffatta dal pensiero di Vicky, la povera piccola Vicky che aveva dimenticato da lungo tempo, ed ebbe voglia di raccontare tutto alla sua prima vera grande amica. Pensò che avrebbero riso insieme, abbracciandosi, ballando e cantando come erano solite fare molto tempo prima quando le accadeva qualcosa di meraviglioso. Ma avrebbe avuto il coraggio di farla uscire dallo sgabuzzino? Un'infinità di domande le affollò la mente: come sarebbe stata Vicky, dopo tutti quegli anni? E che cosa avrebbero detto il re e la regina? E chissà questo, e chissà quello...

Com'era solita fare in occasioni del genere, Victoria si mise a compilare mentalmente una lista degli elementi a favore e di quelli contrari alla decisione che pensava di prendere. Quando arrivò in camera sua e appoggiò i libri sul letto, aveva ormai stabilito che quel giorno sarebbe avvenuto un secondo evento di grande importanza. 
Sollevò il coperchio del baule e rovistò in mezzo alle tele raffinate e agli indumenti di pizzo, stando ben attenta a non sgualcire la mappa della famiglia reale, posta proprio in cima. Arrivando in fondo, con la punta delle dita sfiorò il freddo metallo della chiave che apriva lo stanzino in cui era prigioniera la sua amica. 
Si avvicinò lentamente e appoggiò l'orecchio alla porta:<<Ciao Vicky... sono io Victoria!>>
Battendovi delicatamente sopra, disse:<<Sto per aprire. Ho qualcosa di bellissimo da raccontarti...rispondimi!>>. 
Infilò la chiave d'oro nella serratura, la girò, e quando socchiuse si trovò davanti davanti solo l'oscurità più completa. Non si sentiva alcun rumore. <<Dove sei?>> chiamò, spalancando l'uscio.
Accucciata sul pavimento, con le braccia che le proteggevano la testa china, c'era la piccola Vicky.
<<Stai bene? Non aver paura, sono io... Victoria!>> 
<<Vattene, lasciami sola!>> strillò la ragazzina, rifugiandosi in un angolo.
<<Che ti succede? Sono qui per farti uscire>> esclamò la principessa, entrando a sua volta.
<<Vai via, non voglio uscire!>>
<<Vuoi forse dire che non hai voglia di venire con me? Ma non puoi restare qui per sempre!>>
<<Certo che posso, e lo farò... Ormai ci sono abituata. Sparisci.>>
<<Ho mille cose da raccontarti. Ti prego, non avere paura. Non ti farò del male.>>
<<Me l'hai già fatto un sacco di volte.>>
<<Ma non l'ho fatto apposta! Mi dispiace, davvero. E poi, ora la situazione è cambiata. Non succederà più.>>
<<Non ti credo >> gemette Vicky.
<<Sto parlando sul serio, te lo assicuro. Mi faccio una croce sul cuore, che io possa morire se non mantengo la mia parola, e prometto di baciare una lucertola... te lo ricordi?>>
<<Continuo a non crederti, e a non voler uscire.>> Dopo aver sbirciato la principessa, Vicky aggiunse: <<Ma immagino che se lo desideri, potresti stare qui per un minuto.>>
<<Sciocchezze! Andiamo piuttosto a sederci sul letto, come facevamo sempre...>>
<<No, non posso...>>
Victoria si inginocchiò di fianco alla bambina e le mise un braccio intorno alle spalle per consolarla. In un primo momento rimasero abbracciate sul pavimento, in silenzio, ma ben presto si misero a chiacchierare, ricordare e piangere, finché la principessa non riuscì a convincere la sua piccola amica a uscire dallo sgabuzzino.
Sedute sull'enorme letto a baldacchino, continuarono a chiacchierare, ricordare e piangere, inzuppando le coperte di seta al punto che le lacrime scivolavano sul pavimento, come era accaduto tanti anni prima a Vicky. E quando arrivò l'alba, si rallegrarono di essere ancora insieme, felici di aver finalmente trovato il principe tanto atteso.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 21, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La Principessa Che Credeva Nelle Favole.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora