Delsi

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Delsi è uno dei protagonisti de "La luna di nessuno", compare sin dai primi capitoli e le sue vicende sul pianeta Firsa si intrecciano varie volte con quelle di Gebrel. Per evitare di fare troppi spoiler, vi parlerò un po' della vita del Sindaco precedente al romanzo, soffermandomi anche sul suo carattere.

Delsi nacque nel 767 DRS su Firsa (ne "La luna di nessuno" ha 36 anni) dal Dio Odvion e da una madre umana, Raquelin. Da adolescente si appassionò alla politica, desideroso di dare continuità alla linea governativa più recente basata sulla non-violenza e sulla diplomazia. Grazie ai consigli di suo padre riuscì rapidamente a diventare Assessore di Puddorm, una cittadina rurale di Firsa, ed ebbe così inizio la sua carriera politica.

La sua amministrazione fu eccellente e, per quanto il centro da lui governato non fosse tra i più sviluppati economicamente e tecnologicamente, riuscì a mantenere le finanze positive anche in seguito a un periodo di dura carestia, diventando ampiamente benvoluto dai cittadini di Puddorm.

Entrò giovanissimo a far parte del Consiglio di Firsa (aveva solo 32 anni!) e anche come Consigliere si dimostrò affidabile e pragmatico. Curò personalmente le trattative con una delle quattro città più importanti di Toova, Glenebans, la cui amministrazione si rifiutò di proseguire gli scambi commerciali con la madrepatria a seguito di un attentato dinamitardo che portò alla morte di undici civili, riuscendo alla fine a convincere i locali di rimanere alleati di Firsa grazie alla spedizione di un contingente militare e all'abbassamento delle tasse sui viveri e sui beni di primaria importanza.

Tre anni dopo il Sindaco attuale morì di malattia, lasciando il posto vacante: nessuno dei Consiglieri, infatti, era abbastanza esperto da venire automaticamente scelto come suo successore. Le mire egemoniche fondate sulla cruda violenza e sulla rottura di molti accordi commerciali del principale avversario di Delsi riuscirono a conquistare una grande fetta della popolazione, ma Delsi riuscì a dimostrare con i suoi eccellenti discorsi che la linea della diplomazia aveva portato ottimi risultati; fu lui a venire scelto come nuovo Sindaco di Firsa.

Come Sindaco intavolò molte trattative con altri pianeti e città, cercando al contempo di ridurre le ostilità su Toova per limitare le vittime. Divenne una figura molto apprezzata, ma anche contestata da alcuni gruppi: gli indipendentisti, che rifiutavano l'autorità centrale di Firsa in quanto gran parte dei territori sotto il controllo del Sindaco e del Consiglio erano stati annessi con la forza, e i tradizionalisti, che volevano far tornare Firsa una potenza militare espansionistica, fatta per conquistare città dopo città e pianeta dopo pianeta. Delsi riuscì sempre a tenere a bada i suoi contestatori senza troppe difficoltà, anche se negli ultimi tempi (rispetto a "La luna di nessuno") gli indipendentisti riuscirono a espandere le proprie proteste dalla costa fino all'entroterra nei pressi della metropoli di Firsa (la capitale del pianeta Firsa è Firsa, la città omonima, nella quale sono ambientate tulle le vicende che prendono luogo su Firsa de "La luna di nessuno").

Carattere

Delsi è senza dubbio eccellente dal punto di vista professionale: innovativo e originale, sa sempre come sfruttare ogni fattore a vantaggio di Firsa. Ama il proprio pianeta, ma senza essere accecato da un eccessivo patriottismo, ed ogni sua azione è volta al bene di Firsa.

È molto competitivo e cerca sempre di fare bella figura con Affers, il quale è molto importante per lui: avere l'approvazione del padre è l'unico motivo che può spingerlo a fare una scelta che non favorisca il suo pianeta al cento percento. Più di una volta il Dio gli ha fatto cambiare idea, spingendolo magari verso una strada che non avrebbe percorso spontaneamente, e Delsi stesso si è trovato in tali occasioni a rimproverarsi di essersi lasciato influenzare più del dovuto dal padre.

Quando le cose vanno male, è abituato a chiudersi una sorta di meditazione per analizzare attentamente i problemi e trovare le soluzioni appropriate. Per il rito predilige parchi e aree verdi, in cui riesce ad isolarsi dal mondo e a dialogare con se stesso. Quando va in questi luoghi preferisce stare da solo o, al massimo, scortato da una o due persone che devono rigorosamente rimanere a distanza; il suo desiderio di essere lasciato libero dal corpo di sicurezza si manifesta spessissimo, al punto da portarlo a litigare con le guardie di grado superiore che vorrebbero attorniarlo di scorte più numerose.

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