Capitolo 2

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Era arrivato il momento del suo funerale.

Gabi aveva passato tutto quel tempo accanto a Riccardo, cercando di consolarlo, facendogli sentire la sua presenza, ripetendogli nonostante non riuscisse a sentirlo che sarebbe tornato per lui.

Sperava con tutto se stesso che Fei si fosse sbagliato, che fosse Riccardo la persona di cui aveva bisogno, e che sarebbe riuscito a riportarlo in vita.

Eppure non era accaduto niente.

Arrivati in chiesa si stupì di vedere tutti i suoi compagni di classe. Tutti, compreso Aitor. Cosa ci faceva lì il turchese? Lo sapevano tutti che loro si odiavano a vicenda, e che Aitor non era credente e non si stancava mai di ripetere che non sarebbe mai entrato in una chiesa per nulla al mondo. Eppure eccolo lì, seduto in prima fila al funerale della persona che più odiava. E Gabi si stupì di constatare che sembrava persino sinceramente triste, per quanto stesse facendo del su meglio per sembrare impassibile.

Dopo la cerimonia si spostarono tutti a seguito della bara, che Gabi evitò per tutto il tempo di guardare, verso il cimitero.

-Allora? Qualche idea?- chiese Fei più per distrarlo dai cupi pensieri che gli invadevano la mente che per sapere ciò che la sua espressione urlava ai quattro venti.

-No, nessuna.- rispose infatti il rosa, mentre osservava la bara contenente il suo corpo venire calata nella fossa scavata apposta nel freddo terreno.

Pian piano se ne andarono tutti, lasciando solo Riccardo, che ormai aveva finito le lacrime, di fronte alla lapide del suo fidanzato.

-Addio, amore mio...- sussurrò il moro, e Gabi si sentì mancare la terra sotto i piedi. Pensava diessere spacciato, eppure non successe di nuovo niente.

-L'avevo detto, io.- mormorò il verdino -Sbrighiamoci a trovare la tua vera anima gemella.-

Gabi annuì automaticamente, quasi senza rendersene conto. Fino ad ora non aveva voluto credere alle parole di Fei, gli sembrava impossibile che potesse essere qualcuno diverso da Riccardo. Eppure se fosse stato lui a quest'ora sarebbe probabilmente scomparso. Il suo fidanzato si era arreso. Il loro amore aveva perso.

Il rosa vide in lontananza il moro allontanarsi dalla sua tomba, sforzandosi di non guardare indietro, e si sentì completamente perso.

Avrebbe voluto seguirlo, ma che senso avrebbe avuto? Sarebbe riuscito a stargli accanto ancora solo meno di due giorni per poi scomparire o, nel migliore dei casi, diventare un emissario dell'aldilà.

All'improvviso una domanda gli attraversò la mente.

-Fei, tu perché sei diventato un emissario dell'aldilà?- chiese a bruciapelo, facendo quasi strozzare l'altro a causa di un attacco di tosse.

Gabi lo guardò, incuriosito dalla sua reazione, dimenticando per un momento il moro.

-Non sono riuscito a tornare in vita. Il mio ragazzo, che ero certo mi amasse più della sua stessa vita, in realtà mi tradiva.- ammise rattristandosi, mentre i suoi occhi limpidi si velavano di lacrime-

-Mi dispiace... non avrei dovuto chiedere...- si scusò il rosa.

-Non importa, ormai è acqua passata. È successo più di 150 anni fa...- ammise il ragazzo, facendo sgranare gli occhi al più giovane, che esclamò per alleggerire l'atmosera: -Non pensavo che fossi così vecchio!-. Ed entrambi scoppiarono a ridere per la prima volta in quei giorni.

-Gabi, ma alla fine hai idea di chi possa riportarti in vita?- chiese Fei.

-No.- sospirò sconsolato il rosa, avviandosi poi verso casa sua. Aveva deciso di volerci andare un'ultima volta prima di scomparire.

~~~

Questa fanfiction mi sta riuscendo alla velocità della luce: sto già scrivendo l'epilogo!
Per oggi vi faccio contenti e pubblico un secondo capitolo e da domani probabilmente riceverete un capitolo al giorno, tanto per levarvi il medico di torno... o forse non era cosi? Vabbè non importa! XD
Cosa ne pensate?

~Yuki

3 days - Ranmasa (Gabi x Aitor)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora