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Di pomeriggio andai prima allo spogliato; lo osservo e a quanto pare i ragazzi sono già arrivati tutti. Con sguardo sospetto, Lucifero compare accanto a me e mi afferma << Tutto questo non è reale, quello reale sono io, capito? >> Non gli rispondo, perché dentro di me so che non è così, devo trovare un modo per uscire da questo incubo, anche perché in questa settimana non ho dormito molto, e questa deve essere sicuramente opera del nemico. Strano, in vita non ho mai avuto un vero nemico, gli unici "nemici" che ho e abbiamo noi della Karasuno sono gli avversari delle altre squadre, tutto qua.
Finisco di prepararmi, e in fretta e furia corro verso l'entrata della palestra. Appena gli altri mi vedono sulla soglia della porta, si fermano a guardarmi e il primo a venirmi incontro è Hinata che urla<< Sugawara, sei tornato! >> Mi abbraccia e io faccio lo stesso, anche gli atri si avvicinano verso di me. Tanaka e Nishinoya stringono il pugno, lo faccio anche io e glielo batto al loro con un sorriso sulla faccia.
<< Sono contento che tu sia tornato>>. Quella voce calma era impossibile non riconoscerla: Daichi.
<< Ciao Daichi >>. La voce di Lucifero mi rimbomba nell'orecchio<< Sveglia, quello reale sono io >>. Volevo dirgli qualcosa, ma se lo avessi fatto gli altri mi avrebbero preso per matto. Dopo questo Kageyama mi chiede<< Daresti una mano a me e a Hinata? >> È insolito da lui fare una proposta di questo tipo. Che sia successo qualcosa quando io non ero lì? Il coach si spiega meglio dicendo<< Hanno avuto una partita di riscaldamento contro l' Aoba Jhonsei e l'alzata veloce ha funzionato poco>>. Avendo capito quello che intendeva riferisco a loro<< Okay, vedrò cosa fare per migliorarla>>. Mi ringraziano e subito dopo torniamo al nostro riscaldamento.

&quot; If You Love Me, Don't Let Go&quot; ( DaiSuga) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora