Capitolo 5

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POV'S TN
Appena entrai a casa c'erano i miei svegli, cazzo pensai. Mio padre mi iniziò a parlare.
Padre: "Dov'eri?? Ti sembra l'ora di tornare??" -cercai di inventarmi una scusa il prima possibile e risposi -
TN: "Ero con degli amici, abbiamo avuto una cena insieme e alla fine sono qua a casa, adesso vado a letto, si?? - non risposi quindi decisi di andare finché non sentì -
Mamma: "Tu da qua non ti muovi, adesso meriti una punizione puttanella" - disse alla fine con una voce maligna, cercai di scappare verso camera mia ma non ci riuscì per colpa delle scale; mia madre mi prese da un polso facendomi cadere dalle scale, mi si aprirono i tagli che avevo nelle gambe, mi tirò dei calci, piano piano mi senti svenire, finché non sentì una voce, quella di mio padre, cazzo sono proprio fottuta adesso pensai.
Papà: "Adesso tocca a me" -mi portò nella sala, mi fece sdraiare nel divano e mi legò con delle manette, c'è le ha perché ha fatto il poliziotto, per mia grande sfortuna adesso è in pensione o almeno credo, ma almeno non poteva più rubare quelle manette, a quel punto iniziai ad urlare, perché quello che mi voleva fare era stuprarmi, l'ha già fatto in passato, quando avevo 13 anni, non c'era nessuno a casa, lui un giorno sali in camera mia e iniziò a legarmi come ha fatto proprio adesso, già ho perso la mia verginità al età di 13 anni, vorrei avere la mia verginità, stava per toccarmi le parti basse, quando cercai di urlare e lui disse.
Papà: "Nessuno ti verrà a salvare" - dopo che lo disse mi tirò uno schiaffo, non avevo perso tutte le speranze, quindi iniziai a gridare a più non posso, mi iniziarono a tirare calci e pugni, pensa che ormai non mi importa più della mia vita, in più mi ricordai che questa casa era insonorizzata, ma c'era una finestra aperta, non avevo più forza per urlare e neanche per muovermi, ormai senti che stavo per morire, però sapevo che quella finestra era mia unica speranza, non voglio vivere così per sempre. Nel frattempo i miei erano andati a prendere le fruste e altri oggetti; per fortuna ero vicina alla finestra, quindi scesi dal divano e mi avvicinai alla finestra, quindi iniziai a gridare anche se non avevo più voce, sentì i miei salire le scale, cercai di rimettermi nel divano ma non ci riuscì, mia madre disse.
Mamma: "Dove credi di andare puttanella??" - con una cinghia in mano, mi inizio a frustrare, finché non sentì la porta principale aprirsi o meglio che qualcuno l'ha aveva rotta, , iniziai anche ad avere difficoltà a respirare, e da lì di nuovo buio.

POV'S CHRISTOPHER
Quei lividi erano provocati dai suoi genitori, ecco perché non voleva dirmelo, perché forse temeva che non gli credessi e forse c'è anche il motivo che non si fidi di me. Entrai nella sala in cui c'era lei e i suoi, lei era a terra, credo fosse svenuta, suo padre disse.
Padre di TN: "Tu chi sei??" - non risposi, perché stavo ideando un piano per salvarla, senti la voce di sua madre che disse.
Madre di TN: "Rispondi ragazzino, non ti  hanno insegnato a parlare o a rispondere??" - sentì un arrabbia dentro che era ora di emanare -
Christopher: "Sono il ragazzo di TN, mi sa proprio che neanche a voi vi hanno insegnato i modali per crescere vostra figlia e in più mi sa che neanche sapete chi sono" - già sembrava che non sapessero che fossi il figlio del produttore della SONY LATIN MUSIC;  
Padre di TN: "Tu, il ragazzo di questa puttana, non farmi ridere ragazzino, sai adesso che ti guardo hai un'aria molto famigliare... - mi guardò e continuo - "...ah adesso mi ricordo, tu sei il figlio di Leonardo Vélez, il mio capo - ha quel punto mi venne un'idea per salvare TN -
Christopher: "Facciamo un accordo"
Padre di TN: "Che tipo di accordo??" - si sedette nel divano, ____(TN) era ancora per terra, mi avvicinai a lei e la feci sdraiare nelle mie gambe e dissi.
Christopher: "Se smetterete di picchiare vostra figlia, chiederò a mio padre di pagarvi di più, se invece non lo farete, dirò a mio padre di quello che fate a vostra figlia ed esporrò denuncia per maltrattamento fisico" - vidi le loro facce sbiancate e dissero insieme.
Genitori di TN: "Preferiamo la prima opzione" - poi aggiunse la madre.
Madre di TN: "Se vuoi te la puoi portare pure a casa tua, tanto non è nostra figlia, è stata adottata e poi non ci interessa più" - ____(TN) adottata?? Non me lo sarei mai aspettato, se fossi stato ancora come prima, forse l'avrei presa in giro o qualcos'altro. Pensai che potevo portarla a casa mia, lì avrebbe fatto una vita migliore, però sarebbe diventata la mia sorellastra, e in quel caso non potrebbe innamorarsi di me, e io non posso smetterla di amarla, però dovevo fare la cosa giusta per lei, dovevo salvarla, quindi dissi -
Christopher: "Va bene, ma voi non avrete la promozione, in più racconterò a mio padre laccaduto e in più se la porterò a casa vuoi dovrete dirgli che è stata adottata e in più faremo un test di DNA per vedere se quello che dite e vero, perché credo che lei non vi crederà mai e poi in caso vi voglia denunciare, non è un problema mio, ma vostro, lei ormai è maggiorenne quindi può fare quello che vuole, ormai a dei diritti come voi e io non potrò fermarla" - a dopo aver finito la presi a mo di sposa, sentivo la sua respirazione affannata a quel punto gli presi l'inalatore e cercai di svegliarla.
TN: "C...Christopher??" - non dissi niente e gli detti l'inalatore e da lì credo che si addormentò di nuovo, mi girai verso quelli che erano i suoi "genitori" e gli dissi -
Christopher: "Lei soffre d'asma, certo che non dovevate prendere una figlia, e credo che lei non abbia nessuna colpa per quello che lì avete fatto" - detto quello decisi di chiamare un taxi, ma avevo lei fra le braccia, per mia grande fortuna c'era una fermata vicino a casa sua, quindi camminai fino a lì e chiamai un taxi e gli dissi la via di casa per fortuna non mi ha riconosciuto o forse non sapeva chi fossi, arrivati a casa era silenziosa, i miei non c'erano visto che erano in viaggio per lavoro, misi ____(TN), nella stanza degli ospiti, la guardai per un po', avevo l'istinto di baciarla ma mi trattenni, andai nella mia stanza, mi feci una doccia e mi misi il pigiama, mi sdraiai e mi domandai, Lei in tutti questi anni ha vissuto così?? Perché non ne ha parlato con nessuno?? Perché non ha esposto denuncia?? Sapeva di essere adottata?? Perché non è andata ad abitare da un'altra parte per non essere picchiata o maltrattata da quelli che erano i suoi "genitori"??, sbuffai si è dimostrata una persona molto forte e in più per non averne parlato, si è dimostrata anche molto più forte, ma dentro si sarà sentita senza nessuno che le stava accanto, a quel punto caddi tra le braccia di Morfeo. Anche se erano state poche le ore che avrei dormito.

BULLYING -CHRISTOPHER VELEZ x TN- versione in italianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora