CAPITOLO 1

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Afferro il rossetto e lo applico sulle labbra. Sono in ritardo. Dovevo essere pronta ben dieci minuti e invece sono ancora qui, struccata e senza scarpe.

Mi squilla il cellulare, mi giro e corro a rispondere: è Eva.

"Amo sei pronta? Io sono giù."

"Ehm.. Sì.. Sì arrivo subito!" cavolo.

Riaggancio e lancio il telefono sul letto, prendo il mascara e mi meraviglio della velocità con cui l'ho messo.
Prendo la borsetta, ci metto dentro un paio di cose, e corro verso la porta di casa.

"Filo! Sei pronto?" grido, ma non ricevendo nessuna risposta, realizzo che quella ad essere in ritardo sono io, e che lui sarà già di sotto ad aspettarmi con Eva.

Mi richiudo la porta alle spalle e scendo di corsa le scale.

Mi sorprendo sempre di più di me stessa, per non aver preso la caduta peggiore della storia tentando di correre per le scale con i tacchi ai piedi.

Arrivo di sotto e sento Eva chiamare il mio nome. Filo è già in macchina con lei. Faccio una corsetta e mi infilo nell'abitacolo.

"Scusate il ritardo, non trovavo il telefono..." mi invento una scusa.

"Ma se ti ho telefonato 10 minuti fa!"

"Emh.. Sì, hai ragione scusa"

Eva ride insieme a mio fratello, che aggiunge "sei sempre la solita!"

Dopo essere andati a prendere Silvia e Sana, arriviamo alla festa e scendiamo dalla macchina.

"Ele ma che bella questa camicetta!" si complimenta Silvia indicando la camicia bianca che indosso sotto la salopette.

"Grazie" le sorrido "anche tu non scherzi, che schianto!"

Mi piace come é vestita, soprattutto il suo top grigio di cotone, che peró a primo impatto sembra pizzo. Le sta davvero bene.

"Ma dov'é Fede?" chiedo

"Qualcuno ha detto Fede?" sento un braccio che mi cinge le spalle, e realizzo subito che Federica é dietro di noi.

"Eccola la festeggiata!" dice Eva, che stava salutando un po' di gente, ma era rimasta lì.

"Auguri Fede!" la stringo, e a me si uniscono anche tutte le altre, formando un super abbraccio.

"Bene bene, quanti sono?" chiede mio fratello prendendo tra le dita il lobo dell'orecchio di fede.

"Eh no Filippo! Le tirate di orecchie no!" si lamenta Fede mentre tutti iniziamo a ridachiare.

"E va bene, per stavolta sei salva..."

La festa inizia, il volume della musica viene alzato e tutti iniziano a ballare. In un angolo ci sono quelli di Villa, seduti a parlare e a guardare le ragazze muoversi.

Gli occhi di Edoardo incrociano i miei. Mi guarda in modo strano, ma io distolgo subito lo sguardo.
So perché mi sta guardando così...

Mi allontano da lui e vado dall'altra parte della terrazza. Nel mentre incrocio Eva. É mezza ubriaca, e non so come faremo a tornare a casa, visto che la macchina con cui siamo venuti é la sua, ed in questo momento non credo proprio che lei sia in grado di guidare.
Mi giro e vedo mio fratello che sta toccando le tette a.. Silvia?

"Filo ma che fai?!"

"Scusami ma tuo fratello non era gay?" mi chiede Silvia.

"Certo che lo é! O hai cambiato idea?" mi giro a guardarlo mentre incrocio le braccia al petto.

"Io no, tu?"

Scuoto la testa.

"Ti trovi bene con la tua coinquilina?" mi stuzzica lui.

"Ma chi, la portoghese?" chiede Eva.

"Eh sì la portoghese!"

Mi accorgo che Edoardo mi sta guardando. Si porta la sigaretta alla bocca e butta fuori una nuvoletta di fumo. Distolgo lo sguardo e restituisco l'attenzione ai miei amici.

"Arrivo subito" dice eva per poi seguire Martino di sotto i cucina.

"Eva! ma il regalo?" chiede Silvia. Capisco che si stia riferendo al regalo per Federica.

"Vabbe, glielo diamo dopo, no?" dice lei, per poi continuare a camminare verso Martino.

Mi guardo intorno, e non vedendo più Edoardo, decido di andare ad accendere una lanterna di carta.
La distendo, prendo l'accendino e do fuoco al combustibile.

"Ti posso aiutare?"

Alzo gli occhi, e indovinate chi c'é? Ovviamente "Eduardo"!

"No" cerco di essere educata e faccio una sorta di sorriso.

"Dai fatti aiutare, sennó poi ti bruci, vai a fuoco..."

"Non serve."

"Eddai!"

Prende tra le mani il bordo della lanterna opposto al mio, mentre io continuo a tenere la fiamma al centro. Ci guardiamo negli occhi per un momento, ma io, come al solito, distolgo lo sguardo.

"Sbaglio o avevamo fatto un patto io e te?"

"Scusa tu non dovevi cancellare il muro?" dico, riferendomi al muro dietro i bagni dei maschi, dove lui ed i suoi amici avevano inciso tante x quante erano le razze che si erano portati a letto.

"Be', anche tu mi hai promesso che saremo usciti a settembre, e poi vengo a scoprire che te ne vai sei mesi in inghilterra!"

"Mica é colpa mia se mi hanno ripescato..."

Ci guardiamo di nuovo per un secondo, poi lui capovolge lentamente la lanterna.

"Stai attento" gli dico.

"Sto attento" mi risponde mentre tiene sù la carta per evitare di bruciarla.

Mentre aspettiamo che la lanterna si riempa d'aria, lui attacca di nuovo conversazione.

"Come va lì?"

"Bene"

"E io che credevo che piovesse sempre e si mangiasse di merda!"

"Si impara anche l'inglese! Dicono serva..."

"Ma dai!"

Sento il suo sguardo addosso, ma non mi giro a guardarlo.

"E quando riparti?" chiede.

"Domani mattina presto."

"Da Fiumicino?"

"No, Ciampino!"

"Peccato, se fosse stato Fiumicino, magari, potevamo andare a fare un giro al mare!" dice, mentre lascia la lanterna volare nel cielo.

Mi viene da ridere. Ma questo ragazzo non ha ancora capito che non me ne importa niente di lui? E che non ci usciró mai?
Intanto peró i suoi icchi ti piacciono... Zittisco il mio subconscio. Ma poi che capelli di merda!

"Comunque mi accompagna mio fratello"

La vera storia inizierà dal prossimo capitolo. Questo, da come avete visto, è ambientato alla festa di Federicona e le battute sono le stesse.💕

#INCANTAVA? OPS! - Eleonora Sava - Skam Italia S2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora