2: La storia di Rosaline Burton

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- Tre anni prima -

Francis stava steso sul divano a giocare ai video giochi, e quando premette il pulsante di pausa per riposare gli occhi guardò istintivamente l'orologio: segnava le diciannove e trenta, e di solito a quell'ora la madre tornava.

Francis era l'unico uomo di casa, e spesso in cuor suo si sentiva responsabile se qualcosa veniva a mancare o se sua madre si sentiva stanca o trascurata.

In quel momento però, era solo preoccupato che lei non fosse ancora rientrata. 

"Non è il caso di farne un dramma - pensò - si sarà fermata a parlare con le colleghe o il treno avrà fatto ritardo".

Tornò al suo videogioco e non ci pensò più. 

Quando decise di spegnere, guardò nuovamente le lancette: erano le venti e venti minuti. 

"Non mi ha nemmeno telefonato?" 

L'ansia si fece sentire, e Francis telefonò alla madre, ma non fece in tempo a mettere il telefono vicino all'orecchio che la porta di casa si aprì.

Sua madre entrò lentamente: era pallida come un lenzuolo e a stento salutò il figlio.

-Mamma ...

Disse Francis con un filo di voce.

Sua madre poggiò la borsa da lavoro sul tavolo e si mise a sedere. Sembrava sconvolta: era successo qualcosa, e Francis pensò subito al peggio.

Forse avevano cercato di derubarla, l'avevano aggredita, si era persa. Poteva essere qualsiasi cosa, e Francis non sapeva cosa pensare.

-Mamma, che cosa è successo?

Lei poggiò la mano sugli occhi e disse con voce debole.

-E' stata una giornata orribile Francis. E' stato orribile ...

Cominciò a piangere.

Francis la abbracciò forte. 

-Ti hanno aggredita? Ti hanno derubata?

-No, no, io sto bene ... E' accaduta una disgrazia nel mio ufficio. 

-Che disgrazia?

-Una mia collega ... si è suicidata.

A Francis si gelò il sangue nelle vene.

-Come sarebbe a dire? ... Per quale motivo? ... Tu che c'entri?

-La polizia è venuta ad indagare: l'hanno trovata stamattina. Si è gettata dalla finestra dell'ufficio ... è finita dritta sugli spuntoni delle grate del cancello ... 

A Francis, la scena passava davanti agli occhi nitida come se si stesse svolgendo davanti a lui: gli occhi di sua madre erano immersi nel vuoto; anche lei era spaventata a morte.

-Ha passato una notte in agonia, senza che nessuno la soccorresse.

Continuò a raccontare sua madre.

-Ma per quale motivo ha fatto questo? Perché proprio lì? 

-Non ne ho idea, tesoro. Alle volte ... non c'è una spiegazione per certe cose. 

-Vedrai che la Polizia scoprirà qualcosa. Adesso non pensarci più, è finita, non ti riguarda più. 

Fu una nottata infernale: la madre di Francis si addormentò nel salotto, con la luce accesa, e il figlio, turbato a sua volta, le fece compagnia guardando la televisione.

Quando sua madre fu completamente addormentata, Francis cominciò a girare i vari canali alla ricerca di un telegiornale che gli raccontasse di quello che era accaduto.

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