Capitolo Terzo

20 3 2
                                    




Il fatidico giorno era arrivato.
Rob Watch non aveva mai visto Paris così agitata e nel contempo cosi desiderosa di partire. Sorrise a vederla così piena di emozioni contrastanti: saltellava in preda all'eccitazione e al massimo della felicità fino a bloccarsi in un punto del laboratorio a fissare la macchina e a mordersi il labbro inferiore con ansia.

- Paris!- la voce roca di Rob tuonò nel garage in cui fino a poco prima regnava il silenzio. Tant'è che la ragazza sobbalzò spaventata.
-andrà bene! Sei in gamba e so per certo che porterai a termine con successo il tuo piano!- continuò il dottore avvicinandosi alla sua giovane amica.

- e poi io verrò con te! Per qualsiasi cosa potrai contare su di me!- la rassicurò infine.

Paris sembrò rassicurarsi con le parole di Rob, così prese i vestiti che quest'ultimo le aveva procurato per il viaggio e andò in bagno a cambiarsi. Doveva essere "invisibile" per le persone che avrebbe incontrato nel passato, quindi anche i vestiti dovevano rispecchiare la moda del periodo che aveva scelto.

Era arrivato il momento di partire, i due entrarono nella Mercedes "magica": Rob nel posto del guidatore e Paris nel posto del passeggero.

Sembravano passate ore finché Watch non ruppe il silenzio dicendo:" a te l'onore!".

Paris guardò di fronte a sé la miriade di tasti e bottoni che corrispondevano a numeri e lettere fino a che il suo sguardo non ricadde sull'enorme pulsante rosso sulla destra che avrebbe fatto accendere la macchina del tempo.
Nel mentre Rob apri la porta del garage che si sollevò verso l'alto lentamente.
Finalmente, con le mani tremanti, Paris si decise a digitare la data che avrebbe rappresentato l'inizio di tutto ciò che lei meno si aspettava:

Los Angeles, 27 Gennaio 1989

Si posizionò sul sedile e la macchina partì.

Los Angeles, 27/01/89 ore 19.30

Paris guardò dal finestrino della macchina a bocca aperta... 'il mondo era così diverso trent'anni fa' pensò sbalordita.

Uscì dalla vettura e aiutò Rob a nasconderla. Nel mentre non faceva che respirare profondamente per assaporare l'aria sicuramente meno inquinata.

-perché hai scelto questa data e Los Angeles?- le domandò Rob curioso.

Paris gli spiegò che questa era la data perfetta per il suo piano per tre motivi:

1) era l'ultima tappa del bad world tour e quale modo migliore per farsi notare se non durante un suo concerto?

2) lei e il re del pop erano quasi coetanei quindi forse l'avrebbe ascoltata di più;

3) sognava da tempo immemore di assistere a un suo concerto del bad world tour e secondo il suo modesto parere Michael a trent'anni era più che un bell'uomo...( ma questo dettaglio non lo rivelò a Rob ovviamente).

-ok ma come farai a entrare al suo concerto senza nemmeno il biglietto?!- constatò lo scienziato.

Paris, sorridendo di fronte all'innocenza del suo amico, tirò fuori dalla tasca della sua gonna di jeans a vita alta due biglietti per il concerto apparentemente nuovi di zecca.
- esiste una cosa chiamata internet Rob- Paris continuò a ridere mentre Rob alzava gli occhi al cielo.

Paris non solo era riuscita a trovarli su internet ma soprattutto aveva trovato i biglietti zona Vip con i quali sarebbe stato più facile farsi notare e magari riuscire a corrompere le guardie del corpo a farla andare nel backstage.

Non era una cosa di cui andava fiera, ma seguendo la moda degli anni novanta aveva deciso di indossare un top attillato senza reggiseno stile spice girls ed ,essendo nel '89 , nessuno era ancora a conoscenza della famosa moda anni '90, avrebbe di sicuro dato nell'occhio.

La difficoltà stava solamente nel "flirtare" con le guardie affinché la portassero dal suo unico obiettivo: Michael Jackson.

Remember the time - [MJ]Where stories live. Discover now