"Mi stai dicendo che devo correre verso un muro-" Hoseok mi sembra troppo sicuro di sé. Non andrò a sbattere contro un muro di una stazione ferroviaria. Non oggi. Ammetto di essere emozionantissimo. Mia madre piange da questa mattina e mio padre la consola. Quindi posso anche non lamentarmi, direi. "Jungkook ti fidi di me?" Mi sorride il rosso. Sembra di guardare Aladdin. Ew quanto sdolcinato. Però si. Mi fido di lui. Ed essendo al terzo anno avrà sicuramente più esperienza di me. "Si. Mi fido." "E allora corri verso quella dannatissima parete!"
Ok Jungkook. Hai affrontato sfide peggiori.. come..uhm.. giocare tutta la notte ai videogames- Ok no forse non ho mai affrontato sfide peggiori.
Deglutisco, guardando la parete.
Prendo un respiro.
E corro.
Sento lo stomaco d'improvviso leggero e il cuore battere a mille.
Poi sento i piedi per terra. Apro gli occhi.
Quanta gente.. quanto rumore.. quanti sorrisi e lacrime. Che strano ambiente per uno come me.. non ci sono abituato.
"Ehi Kook. Vieni. Stanno caricando i bagagli." Ed ecco lo Hyung che mi aiuterà a farmi entrare nell'ottica di questo mondo complesso ma curioso. "HOSEOK ATTEN-" come non detto. È caduto.
"Ehi. Ragazzino tutto ok?" Lo aiuta a rialzarsi un ragazzo con i capelli neri e gli occhi marroni. La prima cosa che ho notato sono le sue spalle. Sono davvero enormi! È davvero un bel ragazzo. Ma sembra un adulto rispetto a me ed Hoseok.
Il mio amico a quel punto risponde tra l'imbarazzato e il nervoso, ringraziando il più grande che gli sorride. Posa quindi lo sguardo su di me.
"Ah guarda.. una matricola. Piacere. Kim Seokjin. Quinto anno, Grifondoro.
Aggiungerei il più figo della scuola." Mi porge la mano, ridacchiando.
Sembra simpatico ma se la tira un po'.
Afferrò la sua mano e la stringo, anche questa è enorme rispetto alla mia.
"Io sono Jeon Jungkook, piacere mio."
Naturalmente i miei mi hanno insegnato l'educazione e mi inchino rispetto a qualcuno più grande di me. Alzo lo sguardo appena finito e lui scoppia a ridere. Ha una risata davvero contagiosa e rumorosa.
"Ma che fai?"
"Porto rispetto-" Hoseok anche inizia a ridere.
"Davvero i tuoi ancora ti insegnano queste cose?"
Faccio per ribattere ma ci richiama il suono di un treno.
"Ok. Beh ragazzi. È stato bello conoscervi. Ci si ribecca in giro per la scuola, Mh?" Ci liquida così il più grande e dopo il nostro consenso ci saluta, salendo sul treno.
"Hoseok ma tu hai il mio stesso biglietto?"
"Non credo Kook. Noi del triennio siamo verso gli ultimi vagoni. Tu sei tra i primi. Potresti capitare con qualcuno di più grande di te di un anno."
Spalanco gli occhi.
"STAI SCHERZANDO?! V-VUOI SERIAMENTE LASCIARMI SOLO? IO NON CONOSCO-" mi tappa la bocca e fa cenno di guardarsi intorno con la testa.
Tutti mi hanno appena visto andare in escandescenze, fantastico. Chi mi aiuta a sotterrarmi?
"Jungkook. Rilassati. Riuscirai a fare amicizia ne sono sicuro."
Mi sorride con il suo classico sorriso splendente.
Ed io mi rilasso.
Ha ragione.
Cosa potrà mai andare storto?Spazio autrice:
CIAO MELANZANE~
Non sono morta.
Ancora no, per lo meno. HAHAH.
No ok. Ecco a voi un capitolo.
Mi sentivo ispirata.
Prometto che posterò più spesso questa estate, siccome ho tempo.
Niente.
Vi amo.
Passate una buona giornata e rimanete in salute!🌈💗
Baci.
~Promise.
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D'un tratto magia.
Fanfiction"Jeon Jungkook.." fremo, giocando nervosamente con le dita, è da ieri che non dormo a causa di questo peso. A causa di quella maledettissima lettera che ha cambiato letteralmente la mia vita. Così tanta gente.. e sono quasi tutti più grandi di me...