Parte 9 Principessa e mantenuta

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Le giornate erano trascorse in relativa tranquillità. Avevano deciso di iscrivere Pat, di comune accordo, in una scuola di Brooklyn ed aveva iniziato a frequentarla, molto contento, lasciando a sua madre tempo libero, in abbondanza. Per spulciare gli annunci di lavoro, senza esito. Non sapeva fare niente e non ricordava alcunché, della sua vita precedente.

Bucky era gentile e premuroso, sia con lei, sia con il bambino, a cui, per ora, avevano soprasseduto a dire la verità sulla paternità; era discreto in casa e si era limitato a girare senza protesi, indossando, sempre, una maglia con le maniche lunghe, stante il gran caldo. Non le faceva pesare di dipendere da lui per ogni aspetto, non ultimo ed importante... quello economico.

Era talmente tenero che si era ammorbidita, un pochino. Vista la questione dei fiori, si era anche limitato a farle dei regali, pure se lo avrebbe desiderato. Solo un sabato mattina, dopo la colazione, che consumava d'abitudine con Rogers, nella storica caffetteria del quartiere, le aveva portato dei cornetti alla crema; Pat dormiva e si erano seduti, al tavolo della cucina, per gustarli, davanti ad un caffè.

Sotto la bustina dei dolci, Katherine aveva trovato una carta di credito 'Che significa?' si era messa sulle sue, al solito...sulla difensiva!

'Non puoi andare in giro senza soldi! Così sto più tranquillo, è una carta prepagata; la ricaricherò, ogni mese, e la userai, per le tue spese personali. Soprattutto, non accetto un no come risposta' Si era preparato, a replicarle in maniera assertiva. Si comportava in maniera infantile, quando litigavano e i rimproveri e la voce grossa, a volte, erano utili.

'No, non sono la tua mantenuta' si lamentò 'e non ti darò niente in cambio, non farti strane idee, Soldato'.

Lui, che stava addentando il proprio croissant, si strozzò dal ridere 'Che genere di contropartita avresti in mente, Ross, piccola principessa pervertita?!'.

'Smettila di prendermi in giro. Sono seria e tu, invece, fai schifo, sei tutto sporco!' lo ammonì.

'Ora ti farò vedere, bella mantenuta, chi dei due farà più schifo!' preso dai soliti giochi, che gli ispiravano quelle paste, si alzò, di scatto, dalla sedia e le strofinò la bocca, colma di crema, sul viso, all'angolo delle labbra, tenendola ferma per i capelli 'Ecco fatto, sei a posto'.

Lei rimase immobile, poi, un guizzo nella testa, si difese e si vendicò 'Guerra sia, Barnes, me la pagherai' afferrò il suo cornetto, lo morse e, grondante, si buttò su Buck, all'altezza della guancia. Quest'ultimo, per schivarla, si spostò e si ritrovarono, bocca a bocca, separati solo da uno strato di crema, occhi negli occhi.

Katie sentì il cuore perdere un colpo e le gambe di gelatina, una strana reminiscenza, un barlume di luce in fondo al tunnel, che tornò subito buio.

'Sei dolce dolce, principessa' James le leccò le labbra, con la punta della lingua, delicato, sperando che glielo permettesse, stringendola a sé.

La ragazza si sciolse, ripulendolo della sua dose, le lingue avvinte, un brivido intenso lungo la schiena e nei lombi infuocati; contraccambiò l'abbraccio, carezzandogli con la propria mano il torace e poi il braccio...il braccio bionico!!

'Mammina' la voce di Pat, che la chiamava dal lettino, nella stanza attigua, li riportò alla realtà, intanto che si staccavano, malvolentieri, l'uno dall'altra.

***

In quel primo pomeriggio afoso di settembre, rientrata dalla spesa, aveva sentito rumore di acqua che scorreva in bagno. Buck era tornato prima di lei e si stava lavando.

Se lo era immaginato, nel suo letto, senza vestiti, quando non riusciva a prendere sonno, nervosa, poiché le dormiva accanto, a pochi metri di distanza; si era domandata come fosse fatto, che si provasse ad essere amata carnalmente da lui. Era un maschio molto attraente e il gioco di labbra con la crema le aveva provocato una vera e propria tempesta ormonale.

Cicatrici d'amore - Bucky e Katie#AvengersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora