'Steve...Che devo fare?' Bucky era disperato 'dalla sera in cui abbiamo discusso, Katie mi tratta con freddezza. A casa, siamo due estranei. Pat se ne è accorto, mi bombarda di domande...ho tentato di parlarle e farla ragionare ... non vuole ascoltarmi...'.
Rogers rifletté. Se lo aspettava, quei due insieme erano una catastrofe. Ricordava sempre le parole del Generale...due bombe inesplose. Tentò di essere saggio 'Purtroppo, svolgete un'attività particolare. Non siete operai o impiegati. La Ross si è spaventata più di te, a mio avviso, per quanto accaduto in missione. Ha visto, in prospettiva, ciò che potrebbe succedere, se foste troppo coinvolti, e voi coinvolti lo siete davvero. Vi amate, Bucky! É l'unica cosa certa, in questo casino'.
'Credi che potrò riconquistarla? Tornare con lei, vivere in un futuro con la mia famiglia?'.
'Intanto, Katherine non si è ancora trasferita. Ha visitato molti appartamenti e non ha trovato nulla che le piacesse; lo so poiché si è fatta accompagnare da Wanda e Pietro, che lo hanno spifferato a mezzo mondo. Approfitta di questo, e stai calmo. Ho una sensazione strana...che, per voi, sia tutto ancora in gioco. Sei certo che non ritroverà mai i propri ricordi? Io no...'.
Barnes pensò avesse ragione, senza riuscire a placarsi veramente.
Da quando si erano lasciati, Katie usciva, diverse sere a settimana. Coi fratelli Maximoff...andava a cena fuori, a ballare, al cinema. Bella e curatissima. Gli chiedeva, gentilmente, e con congruo anticipo, se potesse rimanere con Pat; lui non aveva nulla da fare ed adorava stare col bambino. Fu al ritorno da una di quelle serate, che ebbero un'altra, pesante, discussione.
Era molto tardi, James non riusciva a dormire; la mora ancora non era rincasata e gli aveva attaccato il telefono in faccia, quando l'aveva cercata per capire dove fosse finita. Si era piazzato alla finestra del soggiorno, che dava sul cortile, in attesa; la vide scendere dal fuoristrada di Pietro, lui le aveva aperto lo sportello. Nell'attimo in cui aveva alzato lo sguardo, incrociando quello del Soldato d'Inverno, si era accostata al sokovo, che le aveva dato un bacio sul collo.
L'aveva salutato ed era salita a casa, nera come la pece e parecchio sbronza 'Mi spii, adesso? Sei impazzito?' gli aveva gridato, appena entrata in casa.
Lui, devastato da quell'effusione amorosa e dallo stato in cui si era ridotta, le si rivoltò 'Abbassa la voce, Pat dorme...'. Era la prima volta che le rispondeva tanto male.
'Parlo come mi pare...'.
'Fai la stupida con Maximoff, non conta sia un collega, vero? Conta solo quando ci sto io di mezzo...ed hai bevuto troppo'.
'È diverso...con lui mi svago, e basta! Non mi fa ramanzine e rimproveri...solo piacere, con Pietro, tanto piacere' lo disse, languida, facendogli intendere che ci fosse stato ben altro che un semplice sfiorare di labbra. 'Non desiderare troppo, Soldato, ciò che non potrai avere più...' si tolse, dalla testa, il vestito che indossava, sotto solo un perizoma di pizzo color lavanda, nuovo, che non le aveva mai visto...muovendosi in maniera sensuale, sui tacchi altissimi, gli dette le spalle, rientrando nella propria stanza.
James si chiese il perché, di una siffatta provocazione. Gli aveva inflitto una sofferenza pazzesca...sperò non troppo consapevolmente, visto il livello di alcool che aveva nel sangue.
***
'Bucky, ho un biglietto in più per il cinema, venerdì sera...vieni insieme a me? Mi farebbe piacere' Wanda si era proposta, stranamente. Era una ragazza delicata, cortese, timida e si conoscevano da anni. Mai si aspettava un invito diretto.
'Veramente...' era perplesso, si chiese se ci sarebbero stati il fratello e la Ross.
La Maximoff lo intuì ' Siamo solo io e te...'
STAI LEGGENDO
Cicatrici d'amore - Bucky e Katie#Avengers
Fanfiction'L'amore è quando qualcuno conosce le tue cicatrici e rimane a riempirle di baci'. (cit). *** 'Volevo uccidermi, per il dolore che sento nel petto. Volevo vivere, per l'amore che sento nel petto, per te! Ti amo, James, mi sono innamorata, per la pri...