Genitori dell'anno - 4

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Lucy era uscita con le sue amiche, dopo aver accompagnato suo figlio a casa di un suo amico, Natsu dovette rimanere con la piccola Nashi, per fortuna, però, aveva invitato Gray per dargli una mano e guardare la partita.

"Oh è iniziata! Veloce!" Esclamò il corvino accendendo la tv.

"Ho una bambina! Non si gestiscono mica da soli!" Esclamò il rosato sventolando la piccola Nash davanti a Gray.

"Mettila in quel coso con le ruote e dalle da mangiare, datti una mossa!" Si buttò sul divano poggiando le birre sul muretto.

Natsu mise la bambina nel girello e corse in cucina alla ricerca di cibo, vide il barattolo di nutella sul mobile della cucina ed era anche aperto. Perfetto. Afferrò un cucchiaino e lasciò i due oggetti sul tavolino del girello.

"Fatto!"

"Appena in tempo" Gray passò la birra al rosato "ecco perché io non avrò mai dei figli"

La piccola rosata avvertì uno strano retrogusto nella Nutella, ma scosse le spalle e continuò a mangiare allegra camminando per la casa tutta felice. Si spalmò il cucchiaio per tutta la faccia e provando a fare dei disegni sul muro ridendo.

"No! 'Fanculo gli Inglesi!" Natsu quasi rovesciò la birra per fare un gestaccio agli avversarsi.

Gray si girò confuso "io pensavo che stessimo contro i Russi"

Natsu ricambiò lo sguardo "io pensavo che stessimo contro gli Inglesi"

Gray assottigliò lo sguardo posando la birra "scusa, da quando in qua tifiamo per i Russi?"

Natsu fece lo stesso "io ho sempre tifato per i Russi"

"Io per gli Inglesi"

Natsu boccheggiò "quindi..."

"Mi stai dicendo che..." continuò il corvino

"Noi..."

Gray sgranò gli occhi "siamo stati contro per tutto questo tempo senza saperlo!?"

A quel punto cominciarono a picchiarsi capovolgendo il divano e continuando a girare per terra maledicendosi.

A fermare la lotta fu la suoneria di Natsu, egli cercò il suo telefono e rispose a Lucy.
"Dolcetto alla crema!" Esclamò allegro.

"Sto arrivando, tutto bene con Nashi? La casa è in ordine?"

Gray sgranò gli occhi quando si accorse di una cosa "Nastu..."

Il rosato fece segno di stare zitto al corvino "si si, puoi fidarti di me"

"Va bene, ci vediamo tra cinque minuti"

"Natsu!" Esclamò Gray.

Il rosato staccò la chiamata voltandosi nervoso "che c'è!?" Quando si girò vide la casa sporca di Nutella, le bottiglie di birra sparse qua e là e il divano capovolto.

Si sentì morire.

"Tu sistema il salotto io penso a Nashi" disse con tono spaventato.

"Perché?" Chiese scocciato il corvino.

"Lei sta arrivando"

Come un fulmine Gray si lanciò sulle bottiglie di birra e Natsu alla ricerca di sua figlia. La trovò mentre dipingeva con la Nutella sul muro.

Con la bocca spalancata la prese in braccio e si sbrigò a farle il bagnetto e cambiarla. Fortunatamente la bimba, sfinita, si addormentò e il padre la mise nella culla sospirando.

I due ragazzi cominciarono a pulire i muri e il pavimento ma c'era solo una macchina che non andava via. Il disegno con la Nutella.

Spaventati i due decisero di coprirlo con un quadro che Lucy voleva tanto appendere senza mai trovarne il tempo. Che fortuna!

Mentre la bionda stava aprendo la porta Natsu si era disfatto del barattolo di Nutella.

"Ciao Lucy!" Esclamò Gray abbracciandola per poi correre via. "Addio Lucy!"

Natsu lo guardò incazzato borbottando qualche insulto mentre la bionda chiudeva la porta confusa.
"Va tutto bene?" Chiese guardando suo marito mentre aveva il viso pallido e un sorriso sforzato.

Egli cominciò a ridere nervoso "certo che si!" Rise ancora "non è mai andata meglio di cosi!"

Lucy si diresse in cucina confusa, voleva preparare la cena.
"Nashi?" Domandò girando tra gli scaffali.

"Abbiamo giocato così tanto che si è addormentata" disse cercando di sembrare tranquillo.

"Bene" poi si accorse che qualcosa sulla cucina mancava "hai visto il barattolo di Nutella aperto? Mi era caduto il peperoncino dentro e mi sono dimenticata di buttarlo" disse storcendo le labbra.

Natsu spalancò gli occhi "peperoncino!?" Poi si schiarì la voce "ehm, si, si! Me n'ero accorto così l'ho buttata"

La bionda si girò sorridendo e si avvicinò al rosato dandogli un tenero bacio "sei stato più affidabile del solito"

Egli sorrise tirato, anche se sotto sotto si sentiva un po' in colpa "puoi fidarti di me"
Pff! Ma quando mai!

Morale della favola: mai lasciare i bambini con i propri padri.

𝐹𝒶𝒾𝓇𝓎 𝒯𝒶𝒾𝓁-  𝕠𝕟𝕖-𝕤𝕙𝕠𝕥𝕤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora