In Un Universo Parallelo - 2

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Era mattina presto e i sorveglianti si apprestano a svegliare i collegiali con la campanella e la loro voce squillante.

Con molta fatica i ragazzi si alzarono, o meglio, si buttarono giù dal letto con l'eleganza degli elefanti.

Dopo essersi preparati era il tempo di fare i letti in modo ordinato. Beh almeno ci provavano.

«Oh ma che sei ritardato!?» Natsu fulminò Gray con lo sguardo.

«Che succede qui? Perché i vostri letti non sono in ordine?» si avvicinò il sorvegliante con autorità.

«Sto co*****e mi ha spinto e mi sono aggrappato alla coperta» spiegò il rosato arrabbiato.

Gray si accigliò «ma che ca**o dici!? Non l'ho fatto apposta, stavo cadendo, hai lasciato le scarpe ccà 'mmiézzo (qua in mezzo)»

Il sorvegliante si schiarì la voce «moderate i termini, resterete qui finché non avrete fatto i letti come si deve» si girò verso gli altri ragazzi «voi potete andare»

«Di Gray non sopporto 'sta cosa de pararsi 'r cu*o. M'hai spinto. Stop. Ce stai a'nna' de puzza» Disse il rosato in modo irritato.

«Natsu è montato di testa. Fra, nun t'attiggià (non tirartela)»

Un ragazzo di nome Gerard, dai capelli turchini, si passò una mano sul viso.
«Effettivamente ci sono alcuni soggetti particolari nella classe, dovremmo tutti darci una calmata»

E dopo una tranquilla colazione, per modo di dire, i collegiali erano pronti ad iniziare la giornata scolastica. Alcuni posti erano cambiati. Natsu e Lucy avevano deciso di mettersi vicini dove prima si trovavano il rosato e Gray. Il corvino era passato accanto a Levy.
Erza accanto ad una dolce quattordicenne di nome Wendy.
Gajeel accanto ad un allegro quindicenne di nome Romeo.
Juvia accanto ad una ragazza dai capelli rosa chiamata Meredith.
Cana accanto ad una, all'apparenza dolce, ragazza dai capelli albini di nome Mirajane.
Un ragazzo biondo chiamato Laxus accanto ad un albino di nome Lyon.
Ed in fine un ragazzo molto alto di nome Jet accanto ad uno più in carne di nome Droy.

Era la lezione di inglese e il professore aveva chiesto ai ragazzi di presentarsi dicendo qualcosa su di loro.
Cominciarono dagli ultimi banchi dove vi erano Lucy e Natsu.
«Signorina Heartfilia, cominci pure»

La bionda si alzò in piedi «i'm Lucy Heartfilia, i'm sixteen and... i think i'm hot» disse sorridendo.

Il professore fece un'espressione sorpresa «do you think you're hot?»

La ragazza annuì «yeah»

Il professore si voltò verso Natsu «do you think Miss Heartfilia is hot?»

Lui annuì alzando le sopracciglia «ca**o! Me la mannerei pe' l'ossa (mi piace molto)»

Tutti risero anche se non avevano capito il significato letterale della frase, era più il contesto ad essere divertente.

Il professore si passò una mano sulla fronte «in English, please»

«I'd fuck her right away»

«Andiamo avanti» sospirò l'uomo facendo delle domande ad altri.

Lucy ridacchiò sedendosi, poggiò il mento sui palmi delle mani e guardò un punto indefinito.
«Peccato che ci sono le telecamere»

Natsu sogghignò voltandosi verso la bionda per poi toccarle il naso con l'indice facendola ridere «anvedila (guardala)»

Durante la pausa i ragazzi andarono nella sala relax dove misero un po' di musica e cominciarono a ballare, scherzare e chiacchiere. Vi erano anche dei piccoli interessi che stavano nascendo.

Natsu e Lucy sembravano non volersi separare da quel bacio tutt'altro che casto, il quale aveva scaturito diversi commenti da parte degli studenti.

Ma quei due ragazzi, nonostante si baciavano senza giri di parole e sembravano molto intimi, non erano certo fidanzati. Non avevano neppure parlato di quell'argomento, erano semplicemente due ragazzi istintivi che agivano in tal modo.

«Ma quei due sono troppo carini!» disse Mira sognante.

Juvia aveva cominciato a tormentare Gray in ogni modo possibile, lo stalkerava, era sempre con lui, gli parlava molto. Insomma, era ossessionata.

«Gray mi ha colpita subito. È figo, ma tanto, e poi il suo dialetto napoletano mi fa impazzire! Solo che ho notato come guarda Lucy. Quella non la sopporto proprio»

«Aiutatemi vi prego! Scollatemela di dosso! Nun cia pozz fa (non ce la posso fare)»

«Cosa pensate di questo collegio?» chiese all'improvviso Mirajane per cominciare una conversazione casuale.

Lucy, che in quel momento era seduta in braccio a Natsu, si affrettò a rispondere «che non lo farò vedere a mio padre» tutti risero e si trovarono così a spettegolare un po' di tutto.

«Juvia me stava a guardà male da 'na cifra. 'N so che problema c'ha, sinceramente. Però un po' m'urta 'sta cosa» disse Lucy gesticolando un po' e ridendo sarcasticamente.

«Lucy è...» Natsu simulò con le mani e con la voce l'esplosione di una bomba alzando gli occhi al cielo «'na fregna assurda»

Il tempo passò velocemente ed era già ora di andare a dormire ma la bionda si fermò ancora un po' con il rosato sotto le coperte del suo letto.

Lui le stava accarezzando i capelli mentre lei se ne stava stretta al suo petto.
Lucy si ritrovò a dire apertamente quello che pensava, così, dal nulla.
«Mi piaci. Sei figo, sei divertente. Pure il fatto che sei un grandissimo co*****e su di te sembra un pregio»
Sussurrò alzando il mento per guardarlo, anche se era buio.

Lui ridacchiò silenziosamente abbassando un po' il capo «wow, che romanticismo»

La bionda alzò le sopracciglia «e lo vieni a dire a me? Non eri te quello che voleva allargarmi la cassetta della posta?»

«Ma zitta» ridacchiò cominciando a baciarla e lei ricambiò divertita.

A malincuore Lucy dovette lasciare la stanza dei ragazzi per tornare nella sua e mettersi a letto, anche perché dovevano alzarsi presto e dormire poche ore non era proprio il caso.

Lucy sospirò sognate alzando gli occhi al cielo per poi mordersi il labbro «Natsu è Natsu»

Un'altra giornata al collegio era giunta al termine ma alcuni disguidi stavano iniziando a formarsi.

𝐹𝒶𝒾𝓇𝓎 𝒯𝒶𝒾𝓁-  𝕠𝕟𝕖-𝕤𝕙𝕠𝕥𝕤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora