6.

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passarono interminabili minuti di puro silenzio, si sentiva solo il rumore dell'acqua che Taehyung muoveva.
Nessuno proferiva parola ed era un po' imbarazzante da un certo punto di vista.

"come mai oggi ti sei arrabbiato così tanto per quel gioco?" dissi rompendo il silenzio.

TAEHYUNG POV'S
c'era un silenzio imbarazzante e stavo pensando di andarmene ma lei apri bocca domandandomi qualcosa a cui non avrei potuto rispondere.

"cosa ti importa" dissi freddo senza degnargli di uno sguardo.
"stavo solo chiedendo"

Questa ragazza stava iniziando a farmi fastidio, e il mio cuore non smetteva di battere da quando si era seduta vicino a me.
Ne avevo parlato con Yoongi e aveva detto che stavo iniziando ad innamorarmi, e io non dovevo.
Perché mi girava attorno anche se la trattavo male?

"perché devi farmi sempre da psicologa? Cosa pensi sia pazzo?" Urlai senza pensarci e lei che si era alzata in piedi indietreggiò.
"Scusami non volevo farti questa impressione" disse venendomi in contro ma io entrai in casa verso la mia camera.

YUNSEO POV'S
mi sentivo in colpa, non pensavo reagisse così per una semplice domanda.
Lo seguii sulla grande scala fino a quando non mi ritrovai al piano superiore.

"ehi aspetta Taehyung" allungai la mano per cercare di afferrare la sua maglia ma era già troppo lontano.

"oh Yunseo come mai ancora sveglia?" spuntò Jungkook, era appena uscito dalla camera in cui dormiva e aveva tutti i capelli arruffati.

"nulla non avevo sonno" dissi seguendo con lo sguardo Taehyung che prima di entrare nella sua camera e sbattere la porta diede una spallata a Jungkook.

Jungkook lo guardò male e io non capivo perché ogni volta che ci scambiavamo qualche parola dovevamo sempre finire per "litigare"

Okay ammetto di non odiarlo più come prima, non so cosa mi succede ma ogni volta che lo vedo mi sento le farfalle nello stomaco.
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La sveglia che continuava a tormentarmi tutte le mattine per ricordarmi di andare a scuola era suonata anche oggi puntuale come un orologio svizzero ed io non potevo fare altro che alzare la testa dal mio comodissimo cuscino e le calde coperte e prepararmi psicologicamente alla giornata che avrei dovuto affrontare.

Stranamente mi ero alzata con la testa che stava scoppiando guardai fuori dalla finestra e sembra arrivato l'autunno, stava piovendo e io odiavo la pioggia.

Mi vestii velocemente, misi qualcosa di più pesate poiché sembrava fare più freddo del solito e uscii dalla mia camera dopo essermi truccata.

Avevo il mio solito iPhone tra le mani e scorrevo la home di Instagram per vedere se c'era qualcosa di interessante, ma come il solito nulla.
Qualcosa mi fece fermare di scatto, davanti a me c'era Taehyung già vestito che stava cercando di passare ma si era fermato e non si muoveva.
"cosa succede?" domandai con faccia interrogativa a lui e la sua risposta non tardò ad arrivare.
"Devo passare" mi guardai attorno e il corridoio era larghissimo, avrebbe potuto spostarsi di alcuni centimetri e sarebbe passato tranquillamente.
"guarda quanto spazio c'è" dissi io mostrando con la mano ciò che c'era intorno e lui si avvicinò pericolosamente alla mia faccia mi guardò negli occhi, poi si spostò vicino all'orecchio e mi sussurrò di non contraddirlo.

Il mio cuore stava per esplodere, ero paralizzata e i miei piedi non riuscivano a fare un passo.
Appena si allontanò da me con un sorriso soddisfatto in volto mi prese dalle spalle e mi spostò di lato,quel poco che bastava per poter passare.
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Ero sotto il grande albero nel cortile della scuola, lo stesso albero sotto il quale Taehyung mi aveva "presa in giro" qualche giorno prima.
Avevo il mio album da disegno tra mani e stavo cercando di disegnare qualcosa per passare il tempo.

"posso?" alzai lo sguardo e la voce era della stessa ragazza dai capelli rosa che mi aveva aiutata a ripulire la mia divisa.
Annuii sorridendo e si sedette difronte a me sull'erba con le gambe incrociate.

"L'altra volta non mi sono presentata, io sono Jae-Hwa" disse sorridendo la ragazza, finalmente aveva un nome!
"Io sono Yunseo, piacere di conoscerti"
sorrisi anche io.

Stavamo parlando da dieci minuti ormai e già mi ero trovata benissimo con lei e avevamo moltissime cose in comune; entrambe amavamo i manga e disegnare, anche lei era nuova nella scuola ed entrambe avevamo un bracciale identico.

"Yunseoo" sentii chiamarmi in lontananza da qualcuno ma la voce stava diventando sempre più vicina e quelle ooooo infinite che uscivano dalla bocca iniziavano a farsi sentire fin dallo spazio.

Alzai gli occhi al cielo ridendo, avevo già capito chi fosse anche se non lo avevo visto in faccia.
Jimin.

"Yunseooo devo dirti una cosa" urlò lui entusiasta per poi sedersi affianco a me.
"oddio scusami forse ho disturbato" disse col fiatone per quanto aveva corso per raggiungermi.
"no non disturbi, cosa volevi dirmi di così entusiasmante da urlare il mio nome già da 2 chilometri di distanza?" Dissi io ridendo.
"Stasera un ragazzo che conosco ha preparato una festa a casa sua e tu devi venirci a tutti i costi" mi implorò lui con un faccino da cucciolo.

Io in realtà odiavo le feste, non facevano per me, gente ubriaca, musica a palla, persone che ti ronzano attorno per fare colpo su di te e tanti altri tipi diversi di persone che non mi stavano molto simpatiche.

"no Jimin non mi va" dissi mettendo il mio album da disegno atterra vicino alle mie gambe e appoggiando la testa al tronco dell'albero guardando le piccole foglie secche cadere.
"e poi fa freddo" mi girai verso di lui.
"Ti scongiuroo, fallo per me" si inginocchiò e per chi passava di lì e vedeva quella scena poteva morire dalle risate.

Sentii Jae-Hwa ridere e risi anche io.
"vuoi venire anche tu?" chiesi alla ragazza dai capelli color zucchero filato che aveva una mano sul viso perché stava ancora ridendo ma lei scosse la testa.
"stasera sono impegnata purtroppo"

"Jimin ti scongiuro, sarò l'unica ragazza insieme a tutti voi, mi sentirò un pesce fuor d'acqua" mi lamentai.
"Non fare la drammatica ci sei già stata insieme a tutti noi, non sei mica morta" disse Jimin ridendo e aveva ragione ma continuavo a non volerci andare.

Lui mi scongiurò per altri due minuti e per farlo smettere decisi di accettare, non sarebbe stata una tragedia, no?

Ci alzammo perché era ormai ora di ritornare in classe, presi il mio zaino e lo misi sulle spalle stavo per dimenticare l'album da disegno quando un po' di vento fece girare alcune pagine aprendo il foglio del disegno che fece mia madre anni fa e facendo rumore mi ricordai di lui, ma, quando stavo per prenderlo qualcuno ci mise un piede sopra rovinando il disegno più bello che avevo.
"ops"

lasciate una se vi va :3

ʜɪᴍ // ᴋɪᴍ ᴛᴀᴇʜʏᴜɴɢ [✔️]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora