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Erano tre giorni che Jimin si piazzava vicino al negozio di musica nella speranza di vedere il ragazzo dei suoi sogni, inutilmente

Ogni mattina usciva di casa, e stava lì davanti tutto il giorno, portandosi pure il cibo da casa per non doversi spostare, ma ancora non aveva avuto modo di rivederlo.

Avrebbe continuato ad aspettarlo anche per i prossimi mesi, se fosse stato necessario.

Qualcosa dentro di lui gli diceva che ne sarebbe valsa la pena, e lui ci sperava davvero.

In quel momento si trovava seduto in un bar davanti al negozio di musica, e nonostante la cocacola che aveva ordinato fosse finita da un pezzo stava continuando a mordicchiare la cannuccia dall'ansia

Si sentiva un po' uno stalker pazzo in quel momento.

Anche i baristi lo guardavano confusi. Insomma, veniva lì da tre giorni e non faceva altro se non fissare il negozio di fronte a lui, senza distogliere lo sguardo nemmeno un attimo, ma Jimin nemmeno se ne curava.

Quasi cadde dalla sedia quando finalmente lo rivide, attirando l'attenzione di qualche cliente seduto attorno a lui.

Era bellissimo come sempre, e quasi gli manco il respiro guardandolo.

Era proprio un sogno per lui.

Lo vide entrare nel negozio di CD, e di conseguenza si alzò anche lui, lasciando i soldi contati in precedenza sul tavolino.

Era tutto trafelato e agitato, si poteva notare da chilometri di distanza. Cercò di darsi una calmata prima raggiungerlo

Aprì piano la porta come se avesse paura di essere beccato, e il cassiere lo saluto cordialmente.

Il suo sguardo si spostò rapidamente da un lato all'altro del negozio, sperando di vedere il suo suo sogno, e così fu

Era girato verso un mobile pieno di CD, dando le spalle alla porta e quindi a Jimin, mentre leggeva il retro di qualche album

Senza connettere i neuroni iniziò a camminare verso il corvino, e in men che non si dica si trovò in piedi di fronte a lui

"ciao!" esclamò, con così tanta enfasi che quasi volle prendere a testate il muro.

Il ragazzo si voltò verso di lui, con un sopracciglio alzato, ma appena i suoi occhi incontrarono quelli del biondo assunse un espressione quasi divertita. "hai bisogno di qualcosa?"

"no! Cioè si, ma non esattamente. Volevo solo dirti che sei bello! Davvero un sacco, tipo tanto, capito?" appena realizzato ciò che aveva detto il suo volto sbiancò, lasciando spazio a due occhietti sbarrati, mentre le sue gote si imporporavano

"sono bello?" chiese il corvino ridacchiando, facendolo imbarazzare ancora di più

"no! No no no, aspetta! Cioè si, sei bello! Oh, accidenti" sbuffò, nascondendo il volto nelle sue piccole mani.

E meno male che non voleva fare brutta figura

"beh, grazie biondino. Anche tu lo sei"

quasi si sentì morire quando il ragazzo pronunciò quelle parole, e lo guardò tra le dita, continuando comunque a coprirsi il viso

"sono bello?" si percepì chiaramente la timidezza e l'imbarazzo nella sua voce, e si diede l'ennesima sberla mentale

Il corvino sorrise pienamente, facendolo sussultare "si, lo sei"

"oh mio dio" sussurrò, sentendo il suo volto diventare rovente tanto rosso era

"posso sapere il tuo nome?"

Si scoprì timidamente il volto, borbottando un "Jimin" in un tono così piccolo e tenero che fece sciogliere il cuore del ragazzo di fronte a lui.

Lo trovò adorabile

"bene Jimin, io sono Yoongi. Mi dai un secondo il tuo cellulare?" domandò educatamente, e il biondo non ci pensò due volte a tirarlo fuori dalla tasca dei jeans e darglielo

Le loro dita si sfiorarono per qualche istante, e percepì chiaramente una bizzarra elettricità, che partì dalle sue mano e si divulgò in tutto il suo corpo.

Guardo Yoongi digitare qualcosa, prima di ridargli il telefono.

"scrivimi, ci conto" sorrise, prima di andarsene e lasciare Jimin con il cuore a mille e una voglia assurda di urlare e piangere di gioia.

Aveva davvero il suo numero.

Non ci poteva credere.
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aggiornamento di mezza notte e mezza, rip. scusate i miei orari

Goodnight N Go -yoonmin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora