Tre giorni.
Erano passati esattamente tre giorni da quando Yoongi aveva scritto a Jimin, chiedendogli se volesse uscire con lui la sera per fare un giro in compagnia, e magari mangiare qualcosa, e finalmente quella serata tanto attesa da Jimin era arrivata.
Era in ansia? Si, non credeva di essere stato così agitato in tutta la sua vita; si era lavato i capelli tre volte di fila per assicurarsi che fossero davvero puliti, e poi li aveva pettinati maniacalmente per 1 ora abbondante.
Anche scegliere l'outfit era stato un problema. Aveva un sacco di vestiti nell'armadio, ma la maggior parte erano comodi e lui non voleva sembrare sciatto. Dall'altra parte aveva dei pantaloni in pelle, e quelli erano troppo espliciti, e non voleva di certo che Yoongi lo prendesse per uno che è interessato solo a quello.
Alla fine aveva optato per dei semplici skinny jeans neri e un maglioncino bordò, semplice ma mai scontato.
Si era pure preso la briga di applicarsi un filo di trucco.
Oltre a ciò, si era ripetuto innumerevoli volte che non doveva fare brutta figura, dato che ne aveva già fatte abbastanza, motivo per il quale aveva passato un bel po' di tempo davanti allo specchio per provare come avrebbe dovuto salutare il maggiore.
"Oh, ciao Yoongi hyung. Come stai? Oh bene anch'io, si. Il mio outfit? Lo so, sono davvero capi super carini e azzeccati. Pensa che ci ho messo meno di un minuto a sceglierli, ma sono davvero entusiasta del fatto che ti piacciano tanto" ammiccò al suo stesso riflesso, appoggiandosi con un avambraccio al muro e continuando a guardarsi con un sorriso da rimorchiatore mancato, che pian piano scemò, trasformandosi in una smorfia disgustata.
"Oooh, miseriaccia! Sono ridicolo. Anzi, disperato. Ridicolo e disperato, se gli parlo così mi chiama il manicomio aaaargh." ringhiò demoralizzato, guardando l'orario sul cellulare, e scoprendo che mancava mezz'ora abbondante all'orario prestabilito dai due per incontrarsi.
Nonostante ciò, decise di infilarsi le scarpe e uscire dall'abitazione. La piccola piazza dove si sarebbero dovuti incontrare distava solo 5 minuti da casa sua, ma non voleva di certo arrivare in ritardo! Non poteva sapere se la strada era bloccata, o cose del genere. Alla fine era meglio prevenire che curare.
Nonostante le sue preoccupazioni tutto filò liscio, e arrivò alla piazzetta con ben 20 minuti di anticipo sull'orario.
Rimase in piedi in un angolo, ad aspettare ansiosamente il corvino, battendo ripetutamente il piede a terra, incapace di controllarlo.
Ormai si erano fatte le 19:30, e il maggior sarebbe dovuto arrivare proprio in quel momento, ma fece appena 5 minuti di ritardo, 5 minuti in cui il minore non aveva fatto altro se non pensare che avesse cambiato idea, e che non lo volesse più vedere a causa del suo comportamento da ragazzina psicopatica innamorata, infatti aveva tirato un sospiro di sollievo alla vista di Yoongi venirgli in contro, sempre bellissimo.
Indossava del pantaloni neri e una camicia bianca e candida, lasciata larga a ricadergli sul torace, slacciata per i primi due bottoni, e una mascherina nera, che si tolse non appena individuò il minore.
"Scusa il ritardo, Jimin. Non trovavo parcheggio e avendo il telefono nel sedile posteriore dell'auto non ho avuto modo di avvertirti" si scusò, carezzandosi la nuca imbarazzato.
Jimin prontamente agitò entrambe le mani davanti al suo viso. "No no no no! Non importa, davvero...come stai?" domandò, facendo sorridere genuinamente il più grande.
"bene, grazie Jimin. Tu com- oh...aspetta" si bloccò di scatto, avvicinando una mano al viso del più piccolo, che avvampò, completamente preso alla sprovvista.
Appena il più grande sfiorò il suo labbro inferire si sentì morire, e trattenne con tutto se stesso un forte urlo.
Sentì il pollice del più grande strofinarsi su un punto, poi si staccò nuovamente, mostrando a Jimin il dito sporco di una sostanza blu.
"Eri sporco di dentifricio" rise il più grande, e a quel punto il viso di Jimin era dello stesso colore del maglione che indossava.
"beh, vogliamo andare?" lo invitò Yoongi, con un gesto fin troppo teatrale della mano, che fece sciogliere leggermente la tensione, e ridacchiare Jimin.
"certo"
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Goodnight N Go -yoonmin-
Fanfic-IN PAUSA DA UN SECOLO- Dove Jimin incontra per caso il ragazzo che da anni colora i suoi sogni, inconsapevole di essere a sua volta il protagonista di quelli dell'altro (ATTENZIONE: prima di leggere questa storia vi consiglio di passare a dare un'o...