S2: E14 "Segui il tuo cuore"

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BELLAMY

La carcassa del cervo giace a terra. Il manto bianco è ricoperto di terra umida e nell'aria aleggia un silenzio da far accapponare la pelle.
Lincoln s'inginocchia accanto all'animale. Estrae un pugnale dalla bisaccia e comincia a mutilarne la carne. Arriccio il naso e volgo lo sguardo sull'estremità degli alberi, dove la luce del sole fatica a penetrare e raggiungere il suolo. Il Terrestre immerge le mani nel ventre del cervo e comincia a spalmarsi il sangue sul viso. Senza chiedere spiegazioni, lo imito. Gli indumenti da Terrestre che indosso mi impediscono di muovermi agilmente. "Qual è il piano?" domando.
Lincoln si passa le mani sugli indumenti, pulendosi il sangue che gli è rimasto sulle mani.
"Uccido tutti i Falciatori e tu entri dalla porta di aspirazione." risponde Lincoln, infilando nuovamente la mano nella bisaccia ed estraendone una sacca minuscola.
"E dopo?"
Lincoln apre la sacca ed immerge tre dita al suo interno.
"Ti spogliano, ti cospargono di acqua bollente e ti asciugano con qualcosa che brucia da morire." si cosparge dalla fronte fino alle labbra di calcare.
Deglutisco.
"E poi ti selezionano. Alla maggior parte viene iniettato qualcosa che ti fa diventare come loro. Un Falciatore." superiamo due alberi dalle dimensioni grottesche.
"Come fai a sapere queste cose?" gli domando.
"Perché l'ho visto."
Giunti nei pressi di una miniera abbandonata, Lincoln porta l'indice alle labbra. Resto in ascolto. Dentro la cava si sente il vociferare di qualcuno.
"Sono i Falciatori?" domando piano, ma Lincoln non mi risponde.
"Le tue mani." dice poi. "Dammele." e senza chiedergli ulteriori spiegazioni, gliele porgo.
Il Terrestre me le lega. "Fingerò di essere uno di loro e tu un mio ostaggio."
"Ne sei sicuro? Potrebbero accorgersene." il piano di Lincoln non mi convince affatto. È stato lui stesso a dirmi che i Falciatori sono esseri spietati, che usano una forza tale da farti fuori in meno di due secondi.
"Non se ne accorgeranno mai." lo guardo senza capire. "Perché ero uno di loro."

LEAH

Sono trascorse poche ore da quando Bellamy e Lincoln hanno lasciato l'accampamento Alpha. Appoggiata al parapetto della torre di vedetta, scruto gli alberi in lontananza. Il braccio mi fa ancora male, nonostante siano passati due giorni da quando l'uomo mandato da Cage Wallace mi ha sparata. Sei stata fortunata. Se il proiettile avesse colpito questa parte qui, avresti potuto perdere il braccio. La voce della dottoressa Griffin mi risuona nella mente. È grazie a Bellamy se non ho perso un arto. Quando mi ha presa in braccio, ho percepito tutte le molecole del mio corpo rilassarsi. Non so come spiegarlo, ma mi sono sentita al sicuro tra le sue braccia.
Noi non ci sopportiamo. Che cosa significa? Finora non abbiamo mai bisticciato. È vero, prima non ci sopportavamo, ma adesso le cose sono cambiate. Forse sono cambiate per me e per Bellamy no. Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da Raven. Mi sporgo dal parapetto.
"Hai un momento?" domanda la ragazza. Noto che indossa una protesi alla gamba.
Annuisco e scendo dalla torre.
"Sei preoccupata per Bellamy?" domanda, mentre camminiamo in direzione della Stazione Alpha.
"Sono preoccupata per i ragazzi che si trovano a Mount Weather." mento. In parte è vero, ma non riesco ancora a capire i sentimenti che provo per Bellamy.
"A me puoi dirlo, Leah." Raven si ferma, toccandosi la protesi con la mano.
"Non so che cosa pensare." mi arrendo.
"Non pensare. Segui il tuo cuore, anche se un giorno dovesse spezzarsi." si riferisce alla sua relazione finita con Finn.
"Mi dispiace." dico, ma lei fa spallucce. "Non possiamo comandare al cuore."
Annuisco d'accordo con lei.

THELONIOUS

"Non credevo ci fossero degli sopravvissuti sulla Terra. È pazzesco!" esclamo, mentre mi guardo intorno. È passato molto tempo da quando ho inspirato l'ossigeno, quello vero. L'aria è frizzante e l'odore di ortaggi mi invade le narici.
"Consideraci i tuoi antenati." dice Iris, riempendo la cesta di insalata e pomodori.
"Conosci bene questa zona?" mi volto verso di lei. Un raggio di sole le illumina gli occhi di un colore differente.
"Certo. Vivo qui da parecchio tempo." risponde, asciugandosi la fronte imperlata di sudore.
"Mi hai parlato di Pramheda. Che cosa significa?"
Iris attizza il fuoco, getta gli ortaggi dentro a quella che dovrebbe assomigliare ad una pentola e comincia a mescolare il brodo con un bastone di legno.
Mi siedo a gambe incrociate.
"Nella nostra cultura, Pramheda è il primo Comandante. Colui o colei che ottiene questo ruolo, veglia sul proprio clan." spiega la donna.
"E come lo ottiene questo ruolo?"
Iris si volta verso un tavolino e afferra un barattolo contenente delle erbe aromatiche. Svita il tappo e ne prende una manciata, gettandole nell'acqua bollente.
"Quando il Comandante precedente muore. Dopodiché avviene il Conclave, un evento nel quale viene selezionato il prossimo Natblida." continua lei.
"Natblida?" tutta questa faccenda mi incuriosisce, ma allo stesso tempo mi spaventa.
"Sangue nero. Solo coloro che possiedono il sangue nero sono degni di diventare Comandanti."

Quando trangugio l'ultima goccia di zuppa rimasta nella scodella mi alzo in piedi.
"Voglio ringraziarti dell'ospitalità, Iris. Mi sei stata d'avvero d'aiuto, ma ora devo mettermi in marcia e cercare la mia gente. Come ti ho detto prima sono atterrati sulla Terra prima di me."
Iris mi sorride. "Lo so, ho visto qualcosa cadere dal Cielo, ma non credo che tu sappia la strada, Theloniuous."
"Hai ragione. Ho bisogno di una guida." ricambio il sorriso.

BELLAMY

Le voci dei Falciatori si fanno sempre più vicine. Lincoln è teso. Glielo si legge negli occhi, eppure vuole a tutti i costi portarmi dentro. Mi ha spiegato che la miniera è una dei pochi passaggi che conducono a Mount Weather. Mentirei a me stesso se dicessi di non avere paura, ma non posso arrendermi ora. Ho fatto una promessa. Tornerò all'accampamento con la nostra gente.
Lincoln si ferma e un Falciatore grosso come un armadio si para davanti. I due cominciano a parlare nella loro lingua e l'unica cosa che riesco a percepire nella cava è il sangue che mi pulsa nella testa.
Il Falciatore, all'improvviso, mi benda gli occhi. Il mio respiro comincia ad accelerare. Funzionerà, penso. Funzionerà.
Vengo condotto lungo uno stretto passaggio, spogliato e costretto ad inginocchiarmi.
Una donna con indosso una tuta blu mi guarda.
"Prendete anche lui." dice rivolta a me.
Due mani grandi come tronchi mi sollevano in piedi. Getto un'occhiata a Lincoln, ma lui sembra non vedermi. Oh, no, penso. Gli hanno iniettato la dose rossa. Lincoln cade a terra, preso da spasmi incontrollabili.

Caccio un urlo, quando l'acqua bollente mi scivola sulla pelle. Fatico a vedere e a respirare. L'unica cosa che percepisco è il gemito degli altri. La stanza in cui ci troviamo è avvolta dal vapore. Lincoln aveva ragione. Il calore è insopportabile. Il braccio mi pulsa di dolore, quando mi iniettano un liquido al suo interno. Se questo è l'Inferno, me lo merito. Dopotutto, ho sparato io al Cancelliere Jaha, ho costretto i ragazzi a strapparsi di dosso il bracciale e ho allontanato Leah da me.
Leah.
Tornerò con i nostri amici, è una promessa.
Se tutto è andato per il verso giusto, Maya, la ragazza di cui Jasper mi ha parlato nella ricetrasmittente, dovrebbe aiutarmi ad infiltrarmi a Mount Weather.
La gabbia nella quale mi trovo è stretta. Una sagoma con indosso una tuta azzurra, all'improvviso, si ferma di fronte a me.
"Bellamy." la sua voce è poco più di un sussurro.
"Maya?" domando e lei annuisce, aprendo piano il cancelletto.
"Seguimi. In silenzio."
Non appena esco dalla gabbia, noto altre persone stipate in altre gabbie. Terrestri! Lincoln mi aveva detto che alcuni Terrestri erano scomparsi.
Maya mi conduce in una stanza in cui ci sono due Terrestri appesi a testa in giù.
"È lui?" domanda una voce maschile alle mie spalle.
A giudicare dall'aspetto sembrerebbe una guardia. Maya annuisce, passandogli accanto.
"Molto bene." ghigna l'uomo e prima che possa colpirmi in faccia, Maya inietta un liquido trasparente nel collo dell'uomo.
"Ecco fatto. Prendi i suoi vestiti e seguimi."

L'uniforme mi sta grande, ma non c'è tempo di pensare ai dettagli ora. Calo il cappello da baseball in testa e seguo Maya.
Non appena entriamo in una stanza, Jasper mi getta le braccia intorno al collo.
"Bellamy!" esclama Monty. "Non ci credo. Ha funzionato!"
"Dove sono gli altri?" domando.
Jasper abbassa lo sguardo, mentre Monty dice: "Non lo sappiamo. Hanno portato via anche Nancy."
Dannazione, penso. Il tempo stringe. Devo tirarli fuori da qui e ora.
"La ricetrasmittente. Dammela." allungo il braccio e Jasper mi porge l'oggetto in mano.
Monty mi spiega che Cage Wallace, figlio del Presidente Wallace, è ora il Comandante.
"Controlla tutti. Persino suo padre." aggiunge Jasper.
"Qui Bellamy Blake. Mi ricevete?"

The 100 - Gli Uomini della MontagnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora