Capitolo 9 (Infedeltà della vittima)

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/!\ ATTENZIONE QUESTO CAPITOLO CONTIENE LINGUAGGIO VOLGARE, SE SIETE TROPPO PICCOLI NON ANDATE OLTRE, GRAZIE BUONA LETTURA/!\

Triste,felice,o soltanto colpevole di un bacio che gli era stato portato via.
Le labbra erano ancora unite, ma il pensiero di Ikari era perso nel suo amore per Castiel, ma non era lui, no, era un calore più intenso ma sconosciuto.

Nell'oscurità non illuminata   di un'altra area dell'hotel, vi giaceva una figura sconosciuta.

???:Obbiettivo individuato, ripeto, obbiettivo individuato.

Ripeteva a bassa voce nel telefono.

???: Perfetto! Non sbagliare stavolta.

Rispose.

???: aspetto i tuoi ordini.

Clik.

chiuse il cellulare, mentre uscì dall'oscurità.

Ikari stranamente sentì un brivido percorrere lungo la schiena e si distaccò in un colpo.

Nat: che succede?( rispose a bassa voce)
Ika:  mi sono sentita...strana
Nat: ho capito...è un pò strano che ti ho preso così. Forse ho corso troppo?

Ikari non rispose alla domanda, era ritornato quel morale che Nathaniel non voleva mai più rivedere in lei.

Nat:Scusami...

Si allontanò da lei  dirigendosi verso il giardino con la fontana che si scrutava dalle porte aperte dell'hotel.
Ikari, si mise la mano in fronte facendo un sospiro di soffocamento.
Strinse i pugni, e si diresse nel bagno per rinfrescarsi un pò, sentiva troppo il profumo di Nathaniel.

Continuava a guardarsi allo specchio, chiudeva e riapriva gli occhi.

Ika:Perchè faccio così??, dovrei stare rilassata, sto avendo molte porte aperte davanti a me. Dove Ho la testa?
Castiel mi ha lasciato,devo capirlo una volta per tutte e penso di essermi anche innamorata di Nathaniel, ma perchè non riesco a fargli prendere un pezzo del mio cuore?

???: Perchè Sei ancora in un periodo dove hai preso troppe decisioni in poco tempo portandoti in confusione.

Ikari si spaventò e girandosi vede Serena entrare dalla porta.

Ika: Serena...Scusami non ti avevo sentita e vista.
Ser: Tranquilla, sai una cosa?
Quando avevo la tua età, avevo gli stessi problemi.
Certo, non avendo una famiglia dietro era an ora più difficile.
Ika:Come mai non avevi i genitori ?

Serena si mise dietro le spalle di Ikari e gli sciolse i capelli facendo girare il viso verso lo specchio.
Inizio ad accarezzare i suoi capelli.

Ser:I miei genitori mi hanno abbandonato in una comunità minorile quando avevo 14 anni dicendo che ero solo un peso economico per loro.
Sono rimasta  fino a 19 anni.  Ho perso gli anni migliori della mia vita, in mano agli assistenti sociali.
Ero sempre chiusa in una casa, Potevo uscire solo 2 ore al giorno, il sabato e la domenica dovevo andare a casa di mia madre ma lei era sempre in viaggio al mare.
Forse non mi crederai, ma è la verità.
Quando si è piccoli il mondo lo prendi come un gioco ma man mano che cresci ti rendi conto che il mondo è pieno di orrori.
Io giudicare, ci penso due volte.
Si, sono dislessica, faccio fatica a scrivere faccio fatica a comprendere ma alzo la testa e vado avanti, le persone non sanno i problemi degli altri.
Ma, quando cresci capisci, e torni a pensare i momenti migliori di quanto eri bambina.
Ma essere sincera, preferisco ora, che ritornare di nuovo bambina a patire ancora la sofferenza.

Guardava Ikari con lo specchio

Ser:Divertiti, hai la possibilità per farlo,ma stai sempre attenta e non lasciare che le persone ti  procurano del Male, la gelosia e la invidia sono sempre dietro l'angolo.
Non pensare troppo, ti fa ancora più male.

Ikari emise delle piccole lacrime dalla storia toccante.

Ika: Snif.
Ser: (li assciugò le lacrime)
Sai, stai meglio con i capelli sciolti, e l'abito che ho disegnato apposta per te ti sta divinamente bene.
Ika: L'hai disegnato tu?
Ser: Si.
Ika: ma come hai fatto per le misure?
Ser: diciamo che alla mia età grazie al cielo, la prima volta che ti ho vista ho già individuato le misure, anche grazie al tuo Nathaniel di avermi portato alcuni tuoi Capi.
Ika: (Nathaniel ha collaborato a mia insaputa)
Ser: guardati, i capelli sciolti ti fanno più matura, poi il tuo colore naturale ti valorizza ancora di più, specialmente i tuo colore verde pallido dei tuoi occhi.
Ika: grazie, sei gentile.
Ser: Forza, via quei lacrimoni e rilassati che sei qui per iniziare una nuova vita.

(Serena mi accompagnò fuori tenendomi per mano come due sorelline quando vanno a giocare nel bosco.)

Ser: Ricorda, guarda te stessa.

Serena si allontanò facendo un inchino come segno di scuse e si diresse verso una folla di sole donne.

Don DON DON DON DON DON DON DON DON DON don.

Erano le 23:00 mentre in lontananza si sentiva una campanile rintoccare tale ora.
Ikari uscì di corsa verso il giardino dove la fontana era illuminata da vari colori con la firma di un ingegnere italiano.
Voleva Nathaniel,ora.

Ika:Nat! Nat!!!

Nathaniel era seduto sull'erba a gambe incrociate.

Nat:Ikari sono qui! (Alzandosi)

Ikari li andò in contro correndo da farlo cadere per terra.
Lei gli andò sopra

Ika:(Serena ha ragione, ha ragione! DANNAZIONE HA RAGIONE)
Nat: Ikari che succede?
Ika: Nathaniel, ero cieca di te! Non vedevo quanto tu stavi facendo per me, pensavo solo a me e Castiel tu eri sempre la via dello sfogo, ma solo ora ho capito...
Nat:....
Ika:Solo ora ho capito....snif snif
Nat:Ikari...ascoltami...non voglio che tu stai male solo per un mio capriccio.
Volevo solamente aprirti gli occhi sul mondo, volevo solamente...farti mia.

Lui la spostò sopra l'erba è lui ci andò sopra.

Nat:voglio farti mia è farti sentire unica. Voglio te, ora, per sempre.

La baciò con la forza ma lei non si mosse, anzi voleva solo questo, per stanotte o per un'altra volta.

Una volta in camera DA letto appena chiusa la porta, Nathaniel ha sbattuto Ikari su quest'ultimo  prendendole entrambe le mani e portandole verso l'alto mentre lui iniziò a leccare il suo collo, dove i capelli di lei si adagiarono su tutta la sua testa lasciando un dolce profumo.
Lei si riuscì a liberare dalla sua presa e iniziò a carezzare le sue spalle da sopra la camicia sbottonata.
Lui si distaccò e si tolse la cravatta facendola scivolare come una frusta, la prese e la mise intorno al braccio di Ikari.
Nathaniel si avvicinò al suo viso.

Nat: ascoltami attentamente, questa cravatta non dovrai mai più toglierla, per ora questo sarà il mio segno di... possesso.

Ikari ansimò di ecitazzione sentendo pronunciare quelle parole da un carattere che lei non aveva mai visto.
Nathaniel aveva tirato via i pantaloni e la biancheria intima rimanendo solo con la camicia bianca tutta aperta e stropicciatta, mostrando il fisico atletico.
La sua erezione li premette contro il suo vestito, mentre le loro labbra erano unite tra loro.
Lui la sollevò portando le gambe intorno alla sua schiena, mentre la erezione accostò il perizoma di ikari, penetrandola in un solo colpo.
I due erano tutti sudati e ansimavano insieme,mentre lui dava un colpo più forte dell'altro dove la sua camicia seguiva il suo corpo.
Mentre i due erano ancora uniti, lui la portò sul letto per effettuare la parte finale di entrambi i sessi.
Abbandonandosi alla parte dell'intimità.

Abbandonandosi alla parte dell'intimità

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