Prologo.

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Abbasso la testa sul pavimento piastrellato della hall, guardandomi le scarpe di cuoio nero lucido.

La divisa cade morbida sulle gambe e gli stemmi cuciti alle maniche della giacca prudono, nonostante tra loro e la pelle ci sia il tessuto della camicia.

Controllo che la valigia sia sempre accanto a me e poi rialzo lo sguardo dandomi un'occhiata in giro. Il profumo di brioches mi stuzzica le narici quando un uomo mi passa accanto addentandone una con fare affamato.

Lo stomaco brontola ricordandomi che da quando sono salito sul primo volo, stamattina alle 8, non ho mangiato nulla. Anche se non sembra, il lavoro dello stewart è spossante, stressante e monotono. Non fa molto piacere recitare sempre le stesse cose per dodici ore di fila e dover esaudire i capricci di passeggeri che non si curano minimamente del fatto che, magari, hai dieci ore di lavoro sulle spalle.

Mi sistemo i ricci sotto il cappello con lo stemma della compagnia. Mi manca casa, come se avessi un buco nel petto che può essere riempito solo dal sorriso di mia figlia. Sono tre mesi che non torno a casa, il lavoro mi ha portato troppo lontano, penso che a quest'ora Catherin pensi che il suo papà l'abbia abbandonata, povera piccola. Una bambina di quattro anni non si merita un padre assente come sono io.

Il caffè è troppo caldo, le scale mobili fanno troppo rumore, la gente parla troppo forte, questo lavoro è troppo, questa vita lo è.

Andrò alla stazione e prenderò il primo treno per casa. Voglio solo riabbracciare la mia famiglia.

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Qualcuno mi picchietta la mano sulla spalla.

Come se non bastasse mi sono addormentato sul treno. Stanchezza.

Mi alzo in fretta, voltandomi verso l'uomo che mi ha svegliato solo per sorridergli impacciatamente.

Appena mi avvicino alle porte, un sensore le fa aprire e io scendo il primo scalino.

Non ci posso credere.

Non puó essere lui. Non qui, non ora, non dopo tutti questi anni.

N/A:

So che questo capitolo è corto e mi dispiace, ma sono in Germania e essendo quasi sempre fuori mi viene difficile scrivere e poter pubblicare.

Vi prometto che da lunedì, quando torno saranno più lunghi.

Spero abbiate gradito il capitolo.

Alla prossima :)

DRIZZLE. || Larry, NiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora