Capitolo 2

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Il primo giorno di scuola ci sarei dovuta andare,ma non ne avevo voglia,anzi a dir la verità avevo paura,non mi piace stare in luoghi con tanta gente,è una specie di fobia per me;a scuola ci andai il giovedì, eravamo in ventotto in tutto,non credevo che così tanti ragazzi volevano diventare registi o telereporter.

Erano quasi tutti del 2000,essendo stata bocciata l'anno scorso ho dovuto ripetere la prima superiore; il mio sogno è di diventare una regista di film horror,ma presto questo sogno non diventerà mai realtà se non cure le mie crisi maniacal...

Come sempre in classe di ragazzi carini non c'è n'erano, solo uno era carino, ma si capiva che gli piaceva un'altra ragazza,non mi ricordo neanche il suo nome;forse questa scuola potrà aiutarmi(in qualche modo)a socializzare come facevo una volta,o a trovare un ragazzo...magari.

-Prof. posso andare in bagno?-

-Si- mi sorrise,era la nostra professoressa d'italiano ed era molto simpatica, mi incamminai verso la porta,sentivo gli sgurdi dei miei compagni anche se non li vedevo,aprii la porta e uscì,non sapevo dove era il bagno e chiesi al bidello,mi disse che era vicino alla mia classe e andai;aprii la porta e alla mia destra c'era un rubinetto,più in avanti  c'erano due bagni e dopo quest'ultimo c'erano una grande finestra,molto grande poteva passarci una persona era circa alta 2 metri e larga 2 metri;ad un certo punto sentì qualcuno chiamarmi,

-Chi c'è??-

-Ciao Chaimaa-

-Chi sei?  fatti vedere!- me lo sentivo che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di brutto,

-Veramente vuoi vedermi?- era la voce di una femmina,si stava prendendo gioco di me,

-Si!!- ero preoccupata, lo ammetto,

-Sicura?- si era messa a ridere,la sua risata aveva qualcosa di terrificante,

-Allora esco,ma non ti spaventare- ero pronta o quasi,

-Eccomiii,sto arrivando- chiusi gli occhi,avevo paura,quando gli riaprì non ero più in bagno,mi trovavo in un prato,c'erano dei fiori ma erano morti,iniziò a piovere,corsi verso un albero,anch'esso era morto,lo toccai con la mia mano,sentivo il dolore suo mi scese una lacrima,all'improvviso mi sentì osservata,davanti a me si materializzò una figura,era una ragazza e avrà avuto intorno ai 16 anni;per la paura inciampai e caddi a terra di sedere,

-c...chi sei? cosa vuoi da me?,

-Cosa voglio? uhmm fammi ci pensare, voglio il tuo corpo e la tua anima,ecco cosa voglio,

-Sta lontana da meeee,non ti avvicinare,aiutooo!!-,urlavo,ma chi altro avrebbe sentito le mie urla,

-Chaimaa!Chaimaaa,svegliati!,

-Dove sono?-facevo a fatica ad aprire i occhi,

-Sei in bagno, ti ha trovato Claudia per terra svenuta, cosa ti è successo?,

-C'era dell'acqua per terra e sono scivolata,niente di che- cosa mi era successo? era un sogno o era la realtà? chi era quella ragazza e cosa voleva da me? forse era giunto il momento di parlarne con la dottoressa,

-Sei sicura di stare bene?-mi chiese la prof.,

-Possiamo chiamare casa se vuoi-,

-Si forse e meglio che chiamo i miei genitori,ho male alla testa e alla schiena-.

Alzai lo sguardo al soffitto e...e vidi quella ragazza,mi sorrideva e mi faceva ciao.

Ne ero sicura,era il momento di curarmi,era la prima crisi in una settimana, questa volta e stata peggio.

Lo so,sono pazza,ormai lo credo e ne sono convinta.

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