Capitolo 9

69 7 3
                                    

John, Freddie e Roger si svegliano dopo una lunga nottata di dormiveglia.

Freddie prepara dei pancake posizionando il composto su di una pentola riscaldata sui fornelli.
john apparecchia la tavola sistemando 3 piatti piani, delle forchette, dei coltelli e poggiando al centro della tavola una bottiglia di sciroppo d'acero.
Roger si sveglia e si dirige verso la cucina.
R: oggi toglierò queste maledette stampelle
J: e per colpa tua potremmo anche celebrare un funerale, non uno qualsiasi, ma quello del nostro migliore amico
R: te l'avrò detto un milione di volte: non l'ho fatto apposta!
J: di ciò che vuoi! Tanto è lui che ha avuto la peggio
F: basta ragazzi, oggi andremo ad accompagnare Roger e a vedere come sta il nostro amico. Cosa fondamentale: se si dovesse svegliare asciugate le lacrime e cercate di non fargli capire che potrebbe abb....abb....abbando...no ragazzi, non ce la faccio- dice in lacrime
J: lo stavi dicendo stesso tu: bisogna essere forti, forza Freddie...dobbiamo essere forti

Roger e gli altri si preparano per la loro grigia giornata.

Salgono in macchina e arrivati lì Freddie accompagna Roger e john va diretto da Brian.

In reparto ortopedia.
Dottore: perfetto, la tua caviglia è come nuova
R: grazie dottore
D: cerca di non fare troppi sforzi almeno per questa settimana
R: va bene, grazie e arrivederci

I due si dirigono verso il luogo dove c'è Brian.

John è di spalle e piange.
Non ce la fa a vederlo così.
Occhi chiusi, immobile...
John si era trattenuto quella notte ed ora è il momento migliore per farlo.
Aveva stretto un gran bel rapporto di amicizia con lui e non voleva assolutamente pensare che il moro non avrebbe più mostrato i suoi occhi a nessuno, condiviso risate, abbracciato qualcuno.
J: no, ti prego, Bri.....ri-ma-ni....ti prego...vederti così mi distrugge....ti prego svegliati e ricominciamo a parlare dei nostri soliti discorsi....
Freddie alla vista di Brian e alle lacrime di john non ce la fa più a sopportare tutto e si arrabbia.
F: cazzo, è tutta colpa tua!- si rivolge a Roger- l'hai accoltellato....non posso crederci....
R: ma ragazzi! Io amo quest'uomo e non mi permetterei mai di uccidere l'amore della mia vita!
Una voce familiare si fa spazio tra le altre.
B: quindi...mi ami, veramente?

Io e te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora